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Le n dimensioni dell’InfraBIM: programmazione temporale, analisi dei costi e progettazione antincendio

Qui la sintesi della Tesi di laurea magistrale in Ingegneria Edile discussa dall'ing. Enrico Bosio al Politecnico di Torino. All'interno il link al download dell'elaborato.

L'articolo che segue è la sintesi dell'elaborato di Tesi di laurea magistrale in Ingegneria Edile discussa dall'autore nell'a.a. 2018/19 al Politecnico di Torino sotto la supervisione della Prof.ssa Anna Osello, Prof. Roberto Vancetti e PhD Student Arianna Fonsati.

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Il BIM per le infrastrutture

Partendo da un caso studio reale (Stazione Metropolitana Sevran-Beaudottes di Parigi) con una già definita WBS (Work Breakdown Structure), si elaborano modelli 4D, 5D, 6D e 7D in cui il BIM (Building Information Modeling) per le infrastrutture è utilizzato per la determinazione dei tempi e dei costi e per le analisi basate sulla FSE (Fire Safety Engineering). Inoltre, si gettano le basi per un futuro studio sulla manutenzione di tali strutture.

L’applicazione del BIM per le infrastrutture risulta essere in fase evolutiva, tuttavia, come in altri campi, si è compreso che, attraverso una progettazione efficiente basata sulla collaborazione, il Building Information Modeling (BIM) e l’interoperabilità tra i software garantiscono una serie di vantaggi a chi opera nel settore.

Ogni attività viene supportata e arricchita da software specifici e l’interoperabilità è implementata al fine di ridurre il più possibile la ridondanza dei dati dovuta alla realizzazione di più modelli per scopi diversi: si evita così la disincentivazione delle analisi e l’aumento incontrollato di errori e incoerenze.

L’interoperabilità tra i software richiede inoltre un formato aperto per i dati delle strutture ed un’interfaccia di dati per ogni applicazione: nel momento in cui l’utente uscirà dalla specifica piattaforma software, la struttura di dati standardizzati gli dovrà consentire l’«information exchange», ovvero lo scambio di informazioni.

InfraBIM nel campo delle n dimensioni

Il lavoro di tesi presentato si pone l’obiettivo di elencare i vantaggi ottenibili dall’utilizzo della metodologia InfraBIM nel campo delle n dimensioni: l’interoperabilità tra i vari software utilizzati assicura infatti efficienza e automatizzazione e garantisce una serie di benefici a chi opera nel settore delle costruzioni.

Attraverso il collegamento del modello BIM ai processi di pianificazione, di stima e di analisi FSE i professionisti all’interno del team di progettazione possono ridurre i tempi di realizzazione dell’opera, di verifica e di validazione da parte degli enti e possono velocizzare la redazione del computo metrico e degli elaborati. Tra i principali vantaggi, l’importanza di ottenere un feedback rapido sugli effetti delle modifiche progettuali del modello.

Si ricordi però che tali strumenti sono di supporto alle figure professionali addette a tali ruoli, non consentendone la sostituzione. A tal scopo si fornisce un esempio relativo al computo metrico: in questo caso la metodologia BIM è solo uno dei passaggi di un processo di stima complessivo dei costi, poiché la precisione dei dati ottenibili da uno strumento BIM non tiene in considerazione le condizioni del sito o la complessità della struttura, aspetti che possono essere quantificati solo attraverso l’esperienza di un professionista.

Inoltre, l’utilizzo e lo sviluppo di tali metodologie è in linea con le ultime disposizioni previste dal nuovo Codice degli Appalti, nel quale sono introdotti metodi e strumenti che si avvalgono di piattaforme interoperabili sviluppate nell’ottica del concetto di dematerializzazione in atto nella Pubblica Amministrazione.

Come sviluppo futuro della tesi, risulta di notevole interesse proseguire lo studio relativo all’antincendio, soffermandosi su un approccio di tipo prescrittivo anziché prestazionale.

L’approccio prescrittivo garantisce infatti una maggiore fruibilità e facilità di lettura dei parametri impostati nel software di modellazione parametrica, anche attraverso l’uso di software di «model checker», come Solibri, che valutano in modo diretto il raggiungimento del livello da garantire.

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La tesi "Le n dimensioni dell’InfraBIM: programmazione temporale, analisi dei costi e progettazione antincendio" ha ricevuto il primo premio nella categoria "Ricerca" al concorso BIM&DIGITAL Awards 19

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