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Le infrastrutture green a Ecomondo: un focus sul protocollo internazionale adottato anche in Italia

Ecomondo è stata l’occasione per ICMQ per presentare una importante iniziativa a favore della sostenibilità: Envision, il protocollo di certificazione internazionale a servizio delle infrastrutture sostenibili, oggetto di un seminario tenutosi l'8 novembre

Ecomondo è stata l’occasione per ICMQ (organismo di certificazione) e Anpar (l’Associazione di categoria degli impianti fissi e mobili che riciclano rifiuti inerti) per presentare due importanti iniziative a favore della sostenibilità: Envision, il protocollo di certificazione internazionale a servizio delle infrastrutture sostenibili e l’EPD, la certificazione dedicata ai prodotti sostenibili. Entrambi sono stati oggetto di due seminari l’8 novembre all’interno della Fiera di Rimini.

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Envision, il protocollo di certificazione internazionale a servizio delle infrastrutture sostenibili

Nel corso della mattinata, dedicata a Envision, è stato sottolineato come un protocollo di questo tipo, internazionale e dedicato in modo specifico alle infrastrutture, sia di grande utilità alle stazioni appaltanti che cercano garanzia per opere complesse di questo tipo. 

Alfredo Martini, Direttore di Civiltà di Cantiere ha introdotto lo scenario attuale di mercato mettendo in evidenza alcuni dati: “Secondo lo studio della McKinsey Global Institute “Smart Cities: Digital Solutions”, le nuove tecnologie digitali possono consentire alle città di conseguire il 70% degli obiettivi di sviluppo sostenibile e secondo uno studio commissionato da Siemens AG se tutte le città del mondo con oltre 750mila abitanti facessero investimenti sufficienti per aderire agli standard più elevati in termini di trasporto metropolitano, il beneficio economico totale sarebbe pari a 800 miliardi di dollari all’anno”.

In particolare Lorenzo Orsenigo Direttore Generale di ICMQ ha messo in evidenza come: “l’attuale trend porterà ad un consumo di risorse doppie rispetto a quelle disponibili e necessariamente la sostenibilità ambientale dovrà estendersi a tutti gli elementi del costruito. Bisogna pensare globalmente. Oltre 1.000 progetti nel mondo hanno utilizzato o stanno usando il Protocollo Envision, 59 sono i progetti registrati per la certificazione e 50 hanno già ottenuto il riconoscimento. Fra questi progetti ci sono impianti di trattamento delle acque, una rete idropotabile, una strada, una facility industriale per itticoltura, un parco eolico programmi di riqualificazione aree industriali. Orsenigo ha anche fatto notare come l'Italia abbia un grande bisogno di infrastrutture poiché negli ultimi dieci anni gli investimenti sono stati costantemente ridotti, mentre nello stesso periodo Germania, Francia e Regno Unito hanno investito di più".

Secondo Emanuela Sturniolo, Amministratore Delegato di Stantec, la sostenibilità è un valore che, sempre più spesso, entra in gioco nel determinare benefici ed impatti ambientali, economici e sociali di progetti, beni, prodotti, servizi. Per questa ragione molti committenti, in Italia e all’estero, utilizzano protocolli capaci di fornire valutazioni indipendenti al mercato, alle istituzioni e alla pubblica opinione, rispetto al profilo di sostenibilità di oggetti di diversa natura. “Costruire città smart, sostenibili e resilienti è possibile solo attraverso singoli progetti che concorrano ad obiettivi comuni – ha affermato. Con Envision si ha a disposizione gratuitamente un metodo per un approccio progettuale innovativo e sostenibile in grado di supportare concretamente imprese, progettisti, amministrazioni pubbliche e cittadini nella progettazione delle infrastrutture. Tutto ciò sotto il profilo dell’efficacia dell’investimento, del rispetto dell’ecosistema, del rischio climatico e ambientale, della durabilità, della leadership e del miglioramento della qualità della vita”.

Claudio Rangone di IGI (Istituto Grandi Infrastrutture) ha sottolineato come l’Italia sia molto indietro per quanto riguarda il patrimonio infrastrutturale, anche perché non riesce a spendere i soldi messi a disposizione dalla Unione europea: è infatti penultima nell’utilizzo dei fondi. Eppure vanta un primato per quanto riguarda invece il risparmio privato in cui è seconda solo al Regno Unito, un primato che però spesso non sfrutta appieno quando si tratta della formalizzazione degli appalti. 

Envision in Italia: le best practice da prendere a esempio

Nel corso della mattinata sono state presentate le best practice italiane che hanno utilizzato il protocollo Envision. Il primo caso è stato illustrato da Nicoletta Antonias di Italferr che si è dotata di risorse accreditate come Envision Sustainability Professionals (ENV SP) a supporto di progettisti, di committenti ed Enti e ha elaborato, in collaborazione con RFI e ICMQ, le Linee Guida per l’applicazione del protocollo Envision al settore delle infrastrutture di trasporto ferroviari. “Nell’ambito della progettazione di infrastrutture «green», - ha affermato Antonias - il protocollo Envision, primo sistema di rating per misurare la sostenibilità di progetti infrastrutturali, rappresenta lo strumento oggettivo capace di valorizzare le scelte sostenibili dello specifico progetto e di rendere disponibile una lettura chiara ed accurata del significato complessivo dell’opera nel territorio”.

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E’ stata poi la volta di Alberto Musso di E2i energie speciali che ha illustrato il progetto di ripristino dell’impianto eolico di Mazara del Vallo per cui sono stati insigniti della targa Envision Gold. “E2i ha scelto il protocollo Envision per il suo carattere innovativo e la sua visione a 360° nella valutazione dei progetti infrastrutturali – ha dichiarato nel corso del suo intervento. E’ un protocollo unico nel suo genere che permette di  analizzare i progetti dalla fase di sviluppo fino alla dismissione, applicare criteri quanto più possibile oggettivi, verificare i diversi aspetti dal punto di vista progettuale, economico, sociale e culturale per valutare l’impatto dell’infrastruttura sul territorio”.

E’ intervenuta poi anche la responsabile Envision della Milano-Serravalle Engineering: Valeria Fabrizio che ha raccontato l’esperienza di un processo nato con un investimento sulla formazione delle diverse figure professionali coinvolte nella progettazione per poi continuare con l’adozione del protocollo su una tratta della Pedemontana che coinvolge i comuni di Milano, Como, Monza e Bergamo. L’importanza delle competenze è stata anche sottolineata da Michele Paleari di E-Ambiente che ha spiegato al pubblico come Envision riesca anche a dare nuove opportunità di lavoro a chi sceglie di certificarsi come Envision SP, professionisti della progettazione di infrastrutture sostenibili.

Per il Presidente di Anpar, Paolo Barberi:occasioni come queste sono preziose per diffondere una nuova cultura del costruire, più vicina all’ambiente, al concetto di riciclo e di circular economy di cui il nostro comparto e tutto il settore delle costruzioni ha bisogno per riprendere quota a livello nazionale e internazionale”.

>>> Per maggiori info: www.envisionitalia.it

SCARICA LE LINEE GUIDA PER L'APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO ENVISION SUL SITO di ICMQ

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