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Le contropareti a secco come soluzione rapida ai problemi di rumore fra abitazioni

Il miglioramento della prestazione fonoisolante di una parete in muratura può essere ottenuto attraverso il suo rivestimento con una struttura a secco, che nel linguaggio comune prende il nome di controparete. La prestazione acustica che ne risulta, così come quella termoisolante, è ovviamente funzione dei componenti utilizzati, ma anche di alcune attenzioni pratiche nell’esecuzione in opera che, se trascurati, rischiano di ridurre l’efficacia dell’intervento.

Cos'è un sistema costruttivo “a secco”

Le partizioni edilizie possono essere classificate in due principali categorie: "massive" e "leggere".

Gli elementi massivi fanno riferimento ai sistemi costruttivi tradizionali, tipici dell’edilizia italiana, che impiegano materiali come pietra, laterizio, blocchi di calcestruzzo (anche alleggerito) e altre soluzioni simili. Queste strutture garantiscono una buona inerzia termica e un'elevata resistenza meccanica, ma spesso risultano meno flessibili e più impegnative da installare o modificare.

Gli elementi leggeri, invece, appartengono alla categoria dei sistemi costruttivi a "secco", una tecnologia sempre più diffusa per la sua rapidità di installazione e versatilità.

Ma che cosa si intende esattamente con “sistema costruttivo a secco”?

I sistemi costruttivi a secco si basano sull’assemblaggio di componenti prefabbricati, tra cui:

  • Pannelli in cartongesso, gessofibra o fibrocemento, utilizzati per realizzare pareti, controsoffitti e contropareti;
  • Strutture metalliche leggere, come profili in acciaio zincato, che fungono da supporto per i pannelli;
  • Materiali isolanti, quali lana di roccia, lana di vetro o pannelli in fibra di legno, inseriti tra i pannelli per migliorare le prestazioni acustiche e termiche.

L'assenza di materiali umidi come malta o cemento consente di ridurre i tempi di cantiere, eliminare i lunghi tempi di asciugatura e garantire un intervento più pulito e meno invasivo.

Questa tecnologia si sta affermando sempre di più non solo nelle nuove costruzioni, ma anche nelle ristrutturazioni, poiché permette di migliorare rapidamente le prestazioni degli edifici esistenti, in particolare per quanto riguarda l’isolamento acustico e termico.

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Negli interventi di ristrutturazione o ripristino di edifici esistenti, ci si trova spesso di fronte al dover intervenire su strutture già in essere con l’obiettivo di incrementarne l’isolamento termo-acustico.

I sistemi a secco da applicare a pareti esistenti come contropareti sono estremamente efficaci e versatili, adatti a rispondere ad ogni esigenza.

È assolutamente indispensabile partire da un corretto dimensionamento dell’intervento, in base alle esigenze prestazionali finali e a quelle iniziali della struttura su cui si va ad intervenire. L’esperienza e la competenza tecnica fanno la differenza: la scelta dei materiali, la cura dei particolari, il corretto disaccoppiamento del sistema a secco rispetto alle strutture edili esistenti sono elementi essenziali, insieme all’accuratezza della posa a regola d’arte, per garantire il risultato finale.

  

Sistemi costruttivi tradizionali e a secco per pareti
Sistemi costruttivi tradizionali e a secco (@Antonietta Rossi)

  

Riassumendo, dunque, possiamo definire una controparete come una struttura aggiuntiva applicata a una parete esistente con lo scopo di migliorare le prestazioni dell’edificio, in particolare in termini di isolamento acustico e termico.

A differenza di una parete divisoria, che separa due ambienti distinti, la controparete viene installata parallelamente a una parete già presente per potenziarne le caratteristiche.

 

   

Cos'è il “potere fonoisolante”

L’isolamento acustico, noto anche come fonoisolamento o fonoimpedenza, è un aspetto essenziale nell’edilizia e nell’architettura moderna. Consiste in un insieme di soluzioni progettuali e tecniche costruttive finalizzate a ridurre o eliminare la trasmissione del suono da una sorgente di rumore agli ambienti circostanti.

L’obiettivo principale è migliorare il comfort acustico all’interno degli spazi abitativi e lavorativi, proteggendo gli occupanti da disturbi sonori indesiderati. Il rumore del traffico, la musica ad alto volume, i rumori d’urto causati da passi o spostamenti di mobili, così come le voci provenienti da ambienti adiacenti, possono compromettere la tranquillità e la qualità della vita quotidiana.

Il “potere fonoisolante”

Il potere fonoisolante rappresenta la capacità di un materiale, di una struttura o di un sistema di isolamento di limitare o eliminare la trasmissione del suono da una sorgente di rumore agli ambienti circostanti.

Questo parametro indica l'efficacia con cui un elemento costruttivo, come una parete, un pavimento o un soffitto, riduce il livello di rumore che lo attraversa, contribuendo a migliorare il comfort acustico degli spazi interni.

In altre parole, maggiore è il potere fonoisolante di un materiale o di un sistema, più efficace sarà la sua capacità di attenuare o bloccare la propagazione del suono.

Il potere fonoisolante viene misurato in decibel (dB): un valore più elevato indica una maggiore capacità del materiale o del sistema di impedire la trasmissione del suono, garantendo un ambiente più silenzioso e confortevole.

La misura del potere fonoisolante è legata ai coefficienti di trasmissione del suono attraverso una superficie.

La formula utilizzata per calcolare il potere fonoisolante (R) è la seguente:

R = 10 * log(1/t)

Dove:

  • R: il potere fonoisolante in decibel (dB);
  • t: il coefficiente di trasmissione del suono attraverso la superficie divisoria.

La relazione tra R e t è inversamente proporzionale, il che significa che all’aumentare di R, t diminuisce, indicando un migliore isolamento acustico.

Un valore di “R” positivo indica un isolamento acustico efficace. Ad esempio, se si ha un materiale o un sistema con un R di 40 dB, significa che riduce il livello del suono di 40 dB quando il suono passa attraverso di esso. Questa riduzione del suono è percepita come una notevole attenuazione del rumore nell’ambiente ricevente.

La capacità di una partizione di isolare dai rumori aerei si basa sui due seguenti concetti:

  • legge della massa: più aumenta la massa di una partizione più la partizione isola dal rumore;
  • effetto massa-molla-massa: a parità di massa una parete composta da differenti strati (strati massivi e strati porosi), isola meglio di una parete monolitica.

L’effetto massa-molla-massa in particolare è una legge fisica fondamentale di cui tenere conto nell’isolamento acustico.

Le pareti multistrato realizzate con lastre in gesso rivestito abbinate o non ad un materiale isolante di tipo fibroso presentano valori di fonoisolamento che vanno ben oltre i valori prevedibili dalla semplice legge della massa.

Le lastre di gesso, grazie alla loro massa, contribuiscono al sistema con un po’ di effetto isolante, mentre il materiale fibroso all’interno dell’intercapedine, lavorando come una molla, restituisce un effetto attenuante. I montanti infine, anch’essi dotati di elasticità, assicurano una buona separazione strutturale impedendo alle onde acustiche di trasmettersi per contatto.

Questa composizione ammortizza le vibrazioni smorzando di conseguenza le onde sonore.

Il problema del rumore dall'appartamento vicino e viceversa, si può quindi risolvere facilmente e velocemente con questo sistema, ovvero applicando su una delle due pareti un complesso di materiali (la controparete) composto da un materiale fonoassorbente a diretto contatto del muro e un pannello rigido di finitura.

 

Sistema “massa – molla – massa” rappresentazione di una parete
Sistema “massa – molla – massa” (@Roberto Gai)

  

Tipologie di lastre per contropareti e tipologie di materiali fonoassorbenti per l’intercapedine

Le contropareti a secco utilizzate per l'isolamento acustico sono realizzate con diverse tipologie di lastre, ognuna con caratteristiche specifiche.

Le più comuni sono le lastre in cartongesso standard, che offrono un discreto isolamento acustico ma devono essere abbinate a materiali fonoassorbenti per ottenere prestazioni migliori.

Esistono poi lastre in cartongesso ad alta densità, più pesanti e resistenti, che garantiscono una maggiore capacità di isolamento grazie alla loro maggiore massa. Per esigenze più elevate, si possono utilizzare lastre fonoisolanti progettate specificamente per ridurre la trasmissione del suono, grazie a una composizione con additivi speciali.

Un’alternativa efficace sono le lastre in gessofibra, composte da gesso e fibre di cellulosa, che offrono una combinazione di resistenza meccanica e buone prestazioni acustiche. Le lastre in fibrocemento, invece, sono costituite da cemento e fibre minerali, caratterizzate da elevata resistenza all'umidità e buone proprietà fonoisolanti, ideali per ambienti umidi o esterni.

Infine, esistono lastre multistrato ad alte prestazioni, che combinano strati fonoassorbenti o materiali viscoelastici per massimizzare l’isolamento acustico, utilizzate soprattutto in ambienti che richiedono un livello elevato di insonorizzazione, come studi di registrazione o sale conferenze.

PER APPROFONDIRE: La cura dei dettagli nella bonifica acustica di pareti in muratura

Per migliorare ulteriormente le prestazioni della controparete, nell’intercapedine tra la parete esistente e la nuova struttura vengono inseriti materiali fonoassorbenti.

La lana di roccia è uno dei materiali più efficaci, con un’eccellente capacità di assorbire il suono e resistenza al fuoco, disponibile in pannelli o rotoli di varia densità. Simile per caratteristiche, ma più leggera e flessibile, è la lana di vetro, che offre un buon isolamento sia acustico che termico. Un'altra opzione naturale è rappresentata dai pannelli in fibra di legno, che riducono sia i rumori aerei che quelli da impatto, migliorando anche l’isolamento termico della parete. Il sughero, invece, è una soluzione sostenibile con ottime proprietà di smorzamento acustico e lunga durata nel tempo.

Per migliorare l'isolamento delle contropareti si possono impiegare anche schiume poliuretaniche fonoassorbenti, disponibili in pannelli o spray per riempire cavità e sigillare fessure, anche se risultano meno efficaci rispetto alla lana minerale per l’assorbimento del suono.

Un’ulteriore soluzione avanzata è l’uso di membrane acustiche in gomma o materiali viscoelastici, che pur essendo molto sottili incrementano significativamente il potere fonoisolante della parete, riducendo vibrazioni e migliorando l’isolamento sia dai rumori aerei che da quelli strutturali.

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