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Le barriere di protezione stradale e i DSM

Le barriere stradali e le novità in vista della imminente modifica al Codice della Strada: aumento della sicurezza con l’adozione dei dispositivi per la tutela dei motociclisti. Un piccolo focus sui DSM

I riferimenti vigenti ed i problemi connessi

Le barriere di protezione stradale (comunemente noti come guardrail) sono dispositivi progettati e utilizzati per garantire la permanenza dei veicoli all’interno della sede stradale in caso di perdita di controllo degli stessi.

All’attualità, i guardrail installati in tutta l’Unione Europea sono soggetti al rispetto della norma armonizzata UNI EN 1317-8 e nello specifico della progettazione e installazione per la normativa nazionale, i riferimenti sono quelli del D.M. n. 223 del 1992 e del D.M. n. 2367 del 2004, in merito a cui sono state successivamente promulgate diverse circolari ministeriali.

Le linee guida offerte dalla normativa, facilmente reperibili per approfondimenti, danno una indicazione piuttosto precisa in merito alla resistenza allo sbandamento dei veicoli ma questo aspetto viene definito con cura e precisione unicamente per quanto riguarda la fase di progettazione e posa mentre per quanto riguarda i dispositivi esistenti si è osservato purtroppo un fenomeno di mancanza di manutenzione con effetti sempre più deleteri partendo dalle reti autostradali per poi scendere alle strade di competenza ANAS, provinciali e comunali.

Questa mancanza di una adeguata manutenzione ha causato nel corso degli anni svariati episodi tragici legati a barriere vetuste non a norma che non sono state in grado di evitare incidenti molto gravi con perdite di vite umane (cit. unicamente il pullman caduto dal sovrappasso a Venezia).

A tutti è tristemente familiare la giustificazione addotta dagli enti proprietari per l’assenza della manutenzione prescritta e cioè la mancanza di fondi ma è necessario ricordare che è la stessa norma che ne prescrive la realizzazione a prescriverne la regolare manutenzione (Rif. Recente sentenza numero 11950 del 03.5.24 della III Sezione della Corte di Cassazione).

L’art. 14 comma 1 del Codice della Strada è chiarissimo in tal senso:

“… Gli enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi;”

Queste peculiarità esercitate dai proprietari o gestori di una strada non si limitano alla sola carreggiata, ma si estendono anche agli elementi accessori o pertinenze, ivi comprese eventuali barriere laterali con funzione di contenimento e protezione della sede stradale e sugli stessi ricade ogni conseguenza derivante dalla loro assenza o inadeguatezza.

 

Figura 1 – Guardrail classico
Figura 1 – Guardrail classico (@Massimo Rossi)

  

Le novità imminenti sui DSM (Dispositivo Stradale di Sicurezza per Motociclisti)

L’Italia risulta essere il Paese europeo con il maggior numero di motocicli circolanti (oltre 7.000.000) e si tratta di una cifra in continua crescita. L’utilizzo dei mezzi a due ruote è deputato ad una esigenza di evasione e turismo ma va considerato soprattutto l’utilizzo per necessità di spostamento, soprattutto nei centri urbani.

Nel 2023 si sono registrati 3.039 morti in incidenti stradali in Italia (20.400 in UE) di cui 734 tra i motociclisti e 68 tra i ciclomotoristi.

Se da un lato sono i comportamenti errati alla guida a causare il maggior numero di incidenti si deve comunque considerare che per i mezzi a due ruote costituiscono un aggravamento del rischio anche le condizioni climatiche ed ambientali in quanto la stabilità su un fondo viscido si riduce drasticamente.

È per questo motivo che si sono cercate soluzioni di sicurezza passiva in grado di compensare le maggiori condizioni di rischio con un dispositivo in grado di assicurare, in caso di scivolamento, una maggior sicurezza nell’aspetto del contenimento delle derive inerziali.

Questi studi si sono incentrati sull’adozione di una componente innovativa per le barriere di protezione stradale (di nuova realizzazione o esistenti) che si identifica nell’inserimento al piede delle barriere stradali di una fascia formata da elementi modulari (rigidi in profilo metallico oppure flessibili in gomma riciclata), di solito di colore giallo, da applicare alle barriere di nuova installazione oppure a quelle esistenti che dissipando energia cinetica, evita ai motociclisti che impattano contro la barriera, di finire tra le lamiere e i pali di sostegno della stessa, con conseguenze spesso fatali.

La terza fascia dei guardrail è definita con il termine DSM (Dispositivo Stradale di Sicurezza per Motociclisti).

DMS

Il DSM (Dispositivo Stradale di Sicurezza per Motociclisti) è un sistema progettato specificamente per migliorare la sicurezza dei motociclisti in caso di incidente stradale. In particolare, i DSM sono installati lungo i guardrail o le barriere stradali per proteggere i motociclisti dall'impatto diretto con i montanti metallici o con altre superfici rigide, che possono causare lesioni gravi.

Figura 2 – Installazione del DSM
Figura 2 – Installazione del DSM (@Massimo Rossi)

 

L’adozione di questo ulteriore dispositivo di sicurezza è stata oggetto di numerose richieste negli ultimi anni e laddove già sperimentato ha portato ad un considerevole riscontro in termini di sicurezza preservando gli utenti delle due ruote da gravi conseguenze in caso di caduta.

Si evidenzia che in precedenza era assai frequente la casistica in cui un mezzo a due ruote ed il relativo conducente finivano la propria corsa al di sotto della fascia del guardrail andando il più delle volte a impattare contro i pali di sostegno con esiti estremamente seri se non letali (lesioni interne e/o spinali, amputazioni, decesso).

I risultati di alcuni studi hanno evidenziato come nella maggior parte degli incidenti le lesioni mortali alla colonna vertebrale non avvengono infatti durante l’urto dovuto alla caduta ma successivamente, quando un pilota colpisce le lamiere o i pali di sostegno dei dispositivi di sicurezza.

L’utilizzo dei guardrail di nuova generazione con DSM è stato introdotto già dal DM 1.04.2019 (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 114 del 17.5.2019 “Dispositivi stradali di sicurezza per i motociclisti (DSM)“ e sebbene sia entrato in vigore il 18 novembre dello stesso anno per l’effettiva adozione con l’installazione concreta in tutti i guardrail sulle nostre strade è stato finora ostacolato dalla mancanza di un decreto di riferimento.

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