Laterizi certificati Stabila: efficienza sostenibile per un basso impatto ambientale

Edificio termicamente efficiente a bassa impronta ambientale

…fase di valutazione energetica di un immobile, dobbiamo inserire l’oggetto muratura, una scelta che avviene scorrendo decine di prodotti/sistemi proposti nell’archivio del software di turno, ma come lo scegliamo?

Solitamente cercando il prodotto o pacchetto con la più bassa conducibilità termica che permetta non solo di arrivare più velocemente alla verifica, ma soprattutto garantisca un buon “margine” di sicurezza (a fronte di errori di posa) o più semplicemente per essere più appetibile commercialmente.

Questa non è un’accusa e neppure la descrizione di un atteggiamento superficiale, è solo la fotografia di un modus operandi che il progettista (valido certamente per tutti gli ambiti – sismica, fuoco, acustica ecc..) spesso mette in atto per raggiungere il singolo obiettivo. In questo caso realizzare un edificio termicamente efficiente che consumi poco ed inquini sempre meno, insomma la ricerca della massimizzazione della prestazione termica che però porta in sé il rischio di perdere di vista tutto ciò che ruota attorno alla vera “efficienza”.

Ciò che progettiamo, costruiamo, ed infine viviamo deve non solo durare nel tempo, ma deve essere pensato per limitare l’impronta ambientale. Perché se da una parte è sì virtuoso realizzare edifici poco energivori (per il mantenimento della temperatura interna) è altrettanto fondamentale non perdere di vista il consumo di tonnellate di C02 richieste per costruire, mantenere e ancor di più dismettere a fine vita l’immobile. Il bilancio spesso è un conto parziale che non tine conto dell’intero impatto, del cosiddetto ciclo di vita, che se analizzato porterebbe a trasformare scelte apparentemente vincenti in perdenti su tutta la linea.

Il singolo dato non ha più valore!

Lo vediamo anche con l’avvento del BIM (Building Information Modeling) dove è fondamentale applicare l’integrazione di tutti i valori in campo per trovare il giusto compromesso che tenga conto di ogni sfaccettatura, a partire dal fattore tecnico-economico, organizzativo, esecutivo e soprattutto ambientale. Operare senza un occhio puntato sulla sostenibilità ora come ora non è più “sostenibile”. Credere di risolvere il singolo problema, la singola verifica, senza concertare LA SOLUZIONE con tutti gli attori della filiera è qualcosa che non è più attuabile.

Adesso al prodotto, al sistema costruttivo, non è più richiesta la “semplice” prestazione, ma dovrà dimostrare la sua natura sostenibile altrimenti si andrà incontro al rischio di trasformare una presunta soluzione in un effettivo problema.

L’avvento dei CAM, che richiedono l’utilizzo di minori quantità di materie prime, la certificazione EPD (Environmental Product Declaration), che con trasparenza illustrano l’impronta dall’intero ciclo di vita dei materiali e all’ISO 14001 per una sapiente gestione ambientale della produzione, sono le attestazioni che creano un valore aggiunto dando al termine efficienza il significato più ampio, quello del nostro benessere.

Stabila è la PRIMA azienda italiana, produttrice di blocchi di laterizio, ad aver reso disponibile al mercato tutti gli impatti ambientali del proprio processo produttivo (cradle to gate).

Scopri di più sulle Certificazioni di Stabila