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La Via Appia è Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO

Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha iscritto la "Via Appia. Regina Viarum" nella Lista UNESCO. La candidatura, promossa dal Ministero della Cultura, ha coinvolto diverse istituzioni. Celebrazioni a Roma il 31 luglio 2024.

Via Appia. Regina Viarum: 60esimo sito italiano UNESCO

Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione, ha deliberato, nella giornata di sabato 27 luglio 2024, l'iscrizione della "Via Appia. Regina Viarum" nella Lista del Patrimonio Mondiale, rendendolo il 60esimo sito italiano riconosciuto dall'UNESCO.

 

"Via Appia. Regina Viarum" Patrimonio UNESCO

 

Questa candidatura è stata promossa direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e predisposto la documentazione necessaria per la richiesta d'iscrizione.

Il risultato è frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto molteplici istituzioni: 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerose rappresentanze delle comunità territoriali, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede.

 

Esprimo tutta la mia soddisfazione e il mio orgoglio per il grande risultato ottenuto. La ‘Via Appia. Regina Viarum’ da oggi è patrimonio mondiale dell’umanità. L'UNESCO ha colto l’eccezionale valore universale di una straordinaria opera ingegneristica che nei secoli è stata essenziale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l’Oriente. Congratulazioni a tutte le istituzioni e  comunità che hanno collaborato con il Ministero della Cultura per arrivare a questo prestigioso traguardo. È un riconoscimento del valore della nostra storia e della nostra identità, dal quale può nascere una valorizzazione in grado di portare benefici economici ai territori interessati

 

Mercoledì 31 luglio 2024, alle ore 19:00, si terrà a Roma l'evento celebrativo per l'iscrizione della "Via Appia. Regina Viarum" nella Lista del Patrimonio dell'Umanità UNESCO, alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, e di tutte le istituzioni pubbliche e private coinvolte nel percorso di candidatura.

 

La Via Appia Patrimonio UNESCO è un grande successo per il Ministero della Cultura, ma soprattutto per quei milioni di italiani che vivono nei territori della Via Appia, simbolo mondiale della storia da cui proveniamo. Si aggiunge alla straordinaria affermazione ottenuta meno di un anno fa dalla lirica italiana e sono felice che coincida con il mio mandato

 

Cenni storici sulla Via Appia

Concepita per esigenze militari in epoca romana, la Via Appia divenne da subito strada di grandi comunicazioni commerciali e di primarie trasmissioni culturali e, nel tempo, è diventata il modello di tutte le successive vie pubbliche romane così come, in un certo senso, l’origine del complesso sistema viario dell’Impero, che è anche alla base dell’attuale rete di comunicazione del bacino del Mediterraneo.

Lunga più di 800 chilometri, i Romani la consideravano la "sovrana delle strade" ed è universalmente riconosciuta come una delle maggiori imprese di ingegneria civile del mondo antico, vista l'epoca in cui fu costruita (tra la fine del IV secolo a.C. e il III secolo a.C.), con un impatto eccezionale in termini economici, militari e culturali sulla società romana. Questo antico tracciato viario romano congiungeva la città di Roma al porto di Brindisi.

Come dichiara Unesco, questo sito "è un insieme completo di opere di ingegneria, che illustrano l'avanzata abilità tecnica degli ingegneri romani nella costruzione di strade, progetti di ingegneria civile, infrastrutture e ampie opere di bonifica del territorio, nonché una vasta serie di strutture monumentali tra cui, ad esempio, archi trionfali, terme, anfiteatri e basiliche, acquedotti, canali, ponti e fontane pubbliche".

 

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Patrimonio UNESCO: sono 24 i nuovi siti inseriti nella prestigiosa Lista nel 2024

Nel corso della 46° sessione del World Heritage Committee (New Delhi, 21-31 luglio 2024), oltre alla Via Appia. Regina Viarum sono stati inseriti all'interno della Lista del Patrimonio UNESCO altri 23 siti e due siti hanno ampliato i loro confini di tutela.

Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO ha iscritto il Monastero di Sant'Ilarione/Tell Umm Amer in Palestina nella Lista del Patrimonio Mondiale e, contestualmente, nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo, riconoscendo il suo valore storico culturale e la necessità di proteggerlo dalle minacce dovute al conflitto nella Striscia di Gaza. La decisione è stata presa tramite la procedura di iscrizione di emergenza.

Dal 2024 sono Patrimonio Unesco i seguenti siti:

Nuove proprietà iscritte tra i Beni culturali UNESCO

  • Via Appia. Regina Viarum - Italia
    Criteri: (iii)(iv)(vi)
  • Asse centrale di Pechino: un insieme di edifici che mostra l'ordine ideale della capitale cinese - Cina
    Criteri: iii) vi)
  • Brâncuși Complesso Monumentale di Târgu Jiu - Romania
    Criteri: (i)(ii)
  • Paesaggio culturale del lago Kenozero - Federazione russa
    Criteri: iii)
  • Frontiere dell'Impero Romano - Dacia, Romania
    Criteri: (ii)(iii)(iv)
  • Hegmataneh - Iran
    Criteri: ii) (iii)
  • Diritti umani, liberazione e riconciliazione: i luoghi dell'eredità di Nelson Mandela - Sud Africa
    Criteri: vi)
  • Melka Kunture e Balchit: siti archeologici e paleontologici nell'area degli altopiani dell'Etiopia - Etiopia
    Criteri: (iii)(iv)(v)
  • Moidams – il sistema di sepoltura a tumulo della dinastia Ahom - India
    Criteri: iii) (iv)
  • Phu Phrabat, una testimonianza della tradizione della pietra Sīma del periodo Dvaravati - Thailandia
    Criteri: (iii)(v)
  • Corte Reale di Tiébélé - Burkina Faso
    Criteri: iii)
  • Miniere d'oro dell'isola di Sado - Giappone
    Criteri: iv)
  • Monastero di Sant'Ilarione/ Tell Umm Amer - Stato di Palestina
    Criteri: ii) (iii) (vi), Sito inserito contemporaneamente nella Lista del Patrimonio UNESCO in Pericolo
  • Schwerin Residence Ensemble - Germania
    Criteri: iv)
  • Il Patrimonio Archeologico del Complesso delle Grotte del Parco Nazionale di Niah - Malaysia
    Criteri: (iii)(v)
  • Il paesaggio culturale dell'area archeologica di Al-Faw - Arabia Saudita
    Criteri: ii) (v)
  • L'emergere del comportamento umano moderno: i siti di occupazione del Pleistocene in Sudafrica - Sud Africa
    Criteri: (iii)(iv)(v)
  • La città storica e il sito archeologico di Gedi - Kenia
    Criteri: (ii)(iii)(iv)
  • Umm Al-Jimāl - Giordania
    Criteri: iii)

Nuove proprietà iscritte tra le Proprietà naturali UNESCO

  • Deserto di Badain Jaran - Torri di sabbia e laghi - Cina
    Criteri: (vii)(viii)
  • Parco Nazionale dei Lençóis Maranhenses - Brasile
    Criteri: (vii)(viii)
  • Il paese del flusso - Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
    Criteri: (ix)
  • Grotta di Vjetrenica, Ravno - Bosnia ed Erzegovina
    Criteri: (x)

Nuove proprietà iscritte tra le Proprietà miste UNESCO

  • Te Henua Enata – Isole Marchesi - Francia
    Criteri: (iii)(vi)(vii)(ix)(x)

Modifiche significative ai confini Beni culturali UNESCO

  • Insediamenti ecclesiastici moravi - Danimarca, Germania, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Stati Uniti d'America
    Criteri: iii) (iv)

Modifiche significative ai confini Proprietà naturali UNESCO

  • Santuari degli uccelli migratori lungo la costa del Mar Giallo-Golfo di Bohai della Cina (Fase II) - Cina
    Criteri: (x)

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Fonti:
MiC - Ministero della Cultura
World Heritage Convention 

Video

“Via Appia. Regina Viarum” - La proclamazione

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