Calcestruzzo Armato
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La trasformazione di un bacino di carenaggio in un museo marittimo

Celebra la centralità del mare e della navigazione nella storia della Danimarca, il nuovo M/S Maritime Museum of Denmark, aperto da poche settimane a Helsingør, poco meno di cinquanta chilometri a nord di Copenhagen. Progettato da BIG – Bjarke Ingels Group, studio internazionale con sedi a New York e nella capitale danese, attualmente attivo in Europa, Nord America, Asia e Medio Oriente, l’edificio si caratterizza per la presa di possesso di un bacino di carenaggio del porto cittadino, tramite tre gallerie-passerelle.

Un’interessante opera di recupero per realizzare il M/S Maritime Museum della Danimarca a firma dello studio BIG CPH di Copenhagen
 
 
Fondato nel 1915 il Museo Marittimo M / S venne localizzato nella città costiera di Helsingør, all'estremità settentrionale dello Stretto di Øresund, all'ingresso del Mar Baltico, a poco meno di cinquanta chilometri a nord di Copenhagen. 
Fino al 2003, il museo è stato ospitato nel Castello di Kronborg (1574-1585), noto alla maggior parte dei visitatori come Elsinore dell’ “Amleto” di Shakespeare, ma altrettanto importante per il suo ruolo nella storia marittima danese. Con la sua posizione di rilievo lungo una importante via commerciale, il castello rappresentò per secoli il punto di riscossione dei pedaggi di navi di passaggio.
Nel 2000, però in seguito al riconoscimento del Castello e dei suoi dintorni come patrimonio mondiale dell'UNESCO, si decise di trasferire il museo nel vicino bacino di carenaggio, un tempo adibito alla cantieristica navale della città ma da oltre due decenni abbandonato e lasciato invaso d’acqua.
La scelta di ri-utilizzare una struttura marittima e interrata forniva due vantaggi: il primo di ridar vita ad una struttura facente parte della storia marittima della città, l’altro di non creare strutture che alterassero la vista del castello.
Un obiettivo importante ma non certo di facile soluzione visto la struttura e la conformazione unica del sito.
Vincente è stata la proposta dello studio BIG – Bjarke Ingels Group, studio internazionale con sedi a New York e nella capitale danese, attualmente attivo in Europa, Nord America, Asia e Medio Oriente, che letteralmente rivisto le indicazione del bando di concorso. 
La scelta dello studio è stata quella di incorporare gli spazi previsti per il museo intorno al perimetro del bacino anziché all’interno, trasformando quindi la parte vuota in uno spazio di circolazione e in un cortile sommerso capace di fornire la luce alle gallerie e agli uffici circostanti. In più grazie a questa soluzione è stato possibile ampliare l’area destinata alle funzioni pubbliche e amministrative che quindi sono state localizzate, diversamente dalle indicazioni iniziali del concorso, tutte in un'unica struttura.
 
   
 
Il “nuovo museo” non presenta le sembianze di un monumento, quanto invece di un sito archeologico in fase di scavo sotto la passeggiata pubblica. Affacciandosi poi dal parapetto è possibile notare una serie di tagli lungo le pareti del bacino per permettere alla luce di entrare negli spazi espositivi e di vederne le strutture interne.
 
 
Volutamente si è lasciato a vista il calcestruzzo originario delle pareti che è stato tagliato con un l'attenta precisione in modo da mettere in evidenza il contrasto tra il vecchio e il nuovo e per rivelare la cruda bellezza della struttura di 5 metri di spessore.
Le linee decise poi dei ponti in alluminio rivestito, guidano i visitatori attraverso il vuoto del bacino e al tempo stesso forniscono spazio aggiuntivo per mostre ed eventi.
 
 
 
DATI DEL PROGETTO
Luogo: Helsingør, Danimarca
Tipologia: Edificio espositivo, uffici
Dimensione: 6.500 m2
Costo: 54 milioni dollari
Data: Ottobre 2013
Architetto: BIG CPH (flash.big.dk/projects/sof/)
Fotografia: © Luca Santiago Mora 

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