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La Sicurezza del Lavoro deve essere Progettata: il punto del CNI

Ecco il resoconto della 6a edizione della giornata nazionale della sicurezza

Conclusi i lavori della 6° Giornata Nazionale della Sicurezza dedicata al D.Lgs 81/2008

giornata-della-sicurezza.jpg“La progettazione efficace della sicurezza nei luoghi di lavoro. Bilanci, criticità e prospettive a dieci anni dall’emanazione del D.Lgs 81/2008”.

È stato questo il tema della 6a Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza, evento promosso dal Consiglio Nazionale Ingegneri, i cui lavori, svoltisi ieri a Roma, sono stati coordinati da Gaetano Fede, Consigliere del CNI con delega alla sicurezza.

gaetano_fede_consigliere_cni.jpg“Siamo molto fieri - ha detto Fede in apertura dei lavori - di aver raggiunto la sesta replica della manifestazione, la cui la cui prima edizione si è tenuta nel 2013 ed è proseguita negli anni successivi grazie al supporto e alla coorganizzazione degli enti e delle associazioni più importanti del settore: nel 2013 con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; nel 2014 con l’INAIL, nel 2015 con l’ANCE, nel 2016 con Confindustria. Nel 2017 e quest’anno l’evento è stato organizzato in maniera autonoma dal CNI, ma questo non ha fatto mancare i patrocini e i contributi fattivi dei più importanti attori della filiera nel settore della sicurezza.

Per il prossimo anno abbiamo ottenuto proprio oggi l’adesione in linea di massima del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a tornare ad avere un ruolo fattivo nell’organizzazione della manifestazione”

Gli adempimenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro

I lavori della sessione mattutina hanno permesso di fare il punto sullo stato di attuazione degli adempimenti relativi alla materia della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso l’analisi trasversale di aspetti legati alla progettazione efficace dei principali adempimenti prevenzionistici: quindi la progettazione in senso lato come momento centrale ed essenziale per la cultura e la qualità della sicurezza sui luoghi di lavoro.

GIOVANNI_CARDINALE_CNI_002.jpgLa Sicurezza non riguarda solo i professionisti

Giovanni Cardinale, in qualità di Vice Presidente, ha portato i saluti del CNI, introducendo i lavori e sottolineando quanto il termine ‘efficace’ contenuto nel tema del convegno sia importante in quanto sottintenda a una strategia generale che accumuni il CNI e vari settori per essere influenti in materia di sicurezza sul lavoro anche sulla società civile e non riguardi solo gli operatori tecnici.

Massimo De Felice, Presidente INAIL, ormai presenza fissa del convegno, ha sottolineato quanto sia intensa e proficua la collaborazione tra l’Istituto e il CNI nelle tematiche che riguardano la professione. De Felice ha ricordato anche che a gennaio di quest’anno è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra le due parti frutto dell’esito dei numerosi seminari di formazione svolti in stretta collaborazione.

Michele Mazzaro ha sottolineato quanta affinità e sempre maggiore sinergia ci sia tra il CNI e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di cui lui è un esponente. È necessario favorire la capacità di percepire i rischi è stato il leit motiv dell’intervento del Prof. Michele Marangi dell’Università Cattolica di Milano che, in considerazione dell’era in cui viviamo sempre più condizionata dalla connettività, ci faccia assumere una nuova forma mentis basata su conoscenza, competenza e consapevolezza.

Le stazioni ferroviarie italiane sono opere d'arte

Di particolare rilevanza l’intervento di Salvatore Pellone, Responsabile Funzione Operation di Grandi Stazioni Rail, che ha portato, anche a nome di Silvio Gizzi, AD della società, il contributo sullo stato della progettazione della sicurezza nelle grandi organizzazioni. Pellone ha sottolineato quanto sia difficoltoso gestire la sicurezza nelle grandi stazioni italiane, alcune delle quali sono vere e proprie opere d’arte sotto il vincolo della Soprintendenza.

Altrettanto interessante è stato il contributo di Fabrizio Mario Vinardi dell’Ordine di Torino che ha illustrato come l’aspetto della sicurezza nella nuova era dell’industria 4.0 può rappresentare una nuova fonte di rischio in considerazione dell’elevata tecnologizazione delle macchine di oggi.

Sicurezza del lavoro: un concetto ancora non compreso

ing-antonio-leonardi-sicurezza lavoroAntonio Leonardi del Gruppo di Lavoro Sicurezza del CNI ha ricordato come, fino al 1981, il concetto di sicurezza non era previsto in alcuna normativa, ma nonostante i progressi fatti in materia non si siano ancora ottenuti risultati importanti a causa di una mancanza di comunicazione, di un linguaggio più diretto verso il lavoratore.

Lo psicologo Antonio Zuliani ha portato un nuovo punto di vista per quanto riguarda l’efficacia dei comportamenti soprattutto quando una volta appresi i nuovi automatismi di lavoro improvvisamente riappaiono quelli vecchi. Secondo Zuliani le persone vogliono soluzioni nuove che vengono percepite come utili.

gabriella-magri-sicurezza-ingegnereLa progettazione della sicurezza all’estero è stato il tema trattato da Gabriella Magri della Commissione della Sicurezza dell’Ordine degli Ingegneri di Parma, che insieme a Stefano Bargagnin del Gruppo di Lavoro Sicurezza del CNI, ha elaborato le tematiche presentate alla platea che hanno puntualizzato quanto rispettando i contenuti delle Direttive Europee, le relative normative nazionali spesso hanno evidenziato aspetti importanti molto di versi tra Stato e Stato.

Molto puntuale anche la relazione di Bruno Giordano, magistrato di Cassazione, che ha spiegato come la sicurezza oggi sia diventata un problema pubblico e non solo dei singoli lavoratori e per questo motivo, oltre alle istituzioni deputate, la notifica va presentata anche al Prefetto.

Ricca di spunti interessanti la sessione pomeridiana, moderata dalla giornalista del TG2 Maria Concetta Mattei che ha avuto come tema “Bilanci, criticità e prospettive a dieci anni dall’emanazione del D.Lgs. 81/2008”.

Maurizio Di Giorgio (Coordinamento Tecnico delle Regioni), Bruno Giordano (Magistrato di Cassazione), Marco Masi (Itaca), Michele Mazzaro (Corpo Nazionale Vigili del Fuoco), Giuseppe Piegari (Ispettorato Nazionale del Lavoro), Fabio Pontrandolfi (Confindustria), Ester Rotoli (INAIL), Rocco Sassone (CNI), Michele Tritto (CNPT), si sono scambiati opinioni sull’efficacia della normativa vigente e hanno illustrato gli ambiti su cui intervenire per migliorarla.

 


6° GIORNATA NAZIONALE DELLA SICUREZZA


Sul tema della sicurezza del lavoro potete trovare su INGENIO alcuni articoli tecnici:

Criteri generali di sicurezza antincendio e la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro: la posizione CNI

Nella seduta del Comitato Centrale Tecnico Scientifico (CCTS) del 10 luglio 2018 è stata presentata la bozza di aggiornamento del cosiddetto nuovo DM 10/03/1998 (Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro ai sensi dell’art. 43, comma 3, del D.lgs. 81/2008). Si ricorda che il DM 10/03/1998 ha rappresentato negli ultimi vent’anni il principale e fondamentale riferimento normativo per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro; lo stesso decreto, per quanto non costituisca un vera a propria regola tecnica, è stato l’unico riferimento ufficiale a cui attingere i criteri generali di prevenzione incendi utilizzati per la progettazione delle cosiddette “attività soggette e non normate”. Infatti, fino alla pubblicazione del Codice di prevenzione incendi (DM 03/08/2015), la maggior parte delle attività produttive e di deposito/logistica non era supportata da una specifica regola tecnica di prevenzione incendi. ... SEGUE ...

I dispositivi di prevenzione da utilizzare per lavorare in quota in totale sicurezza

Quando il lavoro in quota non può essere eseguito in condizioni di sicurezza adeguate, devono essere selezionate soluzioni tali da consentire lo svolgimento delle attività in sicurezza, prediligendo soluzioni di protezione collettiva (DPC) su quelle individuali (DPI).  Il riferimento normativo italiano è il D.Lgs. 81/08, che agli articoli 75 e 111, rimarca la priorità di scelta per le misure di protezione collettiva rispetto a quelle individuali. Quando i DPC non possono essere utilizzati, sarà necessario considerare l’utilizzo di DPI.
  Questo implica la necessità di una valutazione che cerchi di ridurre il più possibile i rischi, considerando le possibili modalità di caduta e l’utilizzo di appositi DPI, per i quali si richiede formazione personale periodica. ... SEGUE ...

L’installazione di Linee Vita: cosa, come e perchè

Spazzacamino, lattonieri, antennisti: ecco solo alcuni dei profili esposti al rischio di caduta nel corso della propria attività lavorativa. In particolare, viene considerato lavoro in quota un’attività svolta ad un’altezza superiore ai due metri rispetto ad un piano stabile. Secondo le statistiche dell’Inail, le cadute dall’alto sono fra le principali cause di morte sul lavoro: fra i più colpiti si trovano uomini residenti in Italia Settentrionale con un’età compresa fra i 35 ed i 49 anni. ... SEGUE ...

Il coordinamento della sicurezza del cantiere di Porta Nuova Garibaldi: attività, strumenti e sviluppi futuri

L’articolo tratta del lavoro svolto dal Team che ha fatto parte dell’Ufficio Sicurezza e Coordinamento, in cui l’ing. Amaro ha rivestito il ruolo di Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione e di Esecuzione, e della metodologia applicata dallo stesso per lo svolgimento del servizio che, anche attraverso il coinvolgimento delle imprese, quali parti attive dello sviluppo e dell’evoluzione del cantiere di porta Nuova Garibaldi a Milano, è iniziato nel luglio del 2008 e concluso nel settembre del 2013. L’articolo rappresenta la 3^ parte del programma di divulgazione del lavoro e delle tematiche sviluppate nel contesto dell’intervento di cui trattasi. ... SEGUE ...