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La Relazione DNSH senza segreti

Per accedere ai fondi RRF (Recovery and Resilience Facility) dell’UE è necessario predisporre un’apposita relazione. La Relazione DNSH significa “Do No Significant Harm” e si riferisce ad un principio che richiede che tutti gli interventi finanziati dal PNRR non causino danni all’ambiente. Vediamo assieme come.

Cosa significa DNSH?

DNSH è l’abbreviazione di “Do No Significant Harm”, ossia non arrecare danni significativi.
È un principio che si colloca nel contesto degli interventi dei PNRR finanziati dell’Unione Europea.
Il DNSH richiede che gli interventi pianificati non causino danni (harm) rilevanti (significant) all’ambiente.
Questo criterio è condizione necessaria e sufficiente per accedere ai finanziamenti del Recovery and Resilience Facility (RRF), che è un programma dell’UE nato per sostenere la ripresa economica degli Stati membri dopo la pandemia di COVID-19.
L’inclusione del principio DNSH nei PNRR nazionali evidenzia l’importanza di considerare l’impatto ambientale degli interventi e di promuovere azioni sostenibili nel perseguimento degli obiettivi di ripresa economica.

Il Regolamento UE 2020/852 ed i suoi obiettivi principali

La “Tassonomia Europea delle Attività Sostenibili” (Regolamento UE 2020/852) è un fondamentale punto di svolta delle politiche EU. Essa fissa infatti i criteri quantitativi e qualitativi per valutare il contributo di qualsivoglia attività economica agli obiettivi di sostenibilità definiti nel regolamento.

Questi 6 obiettivi sono:

  • O1. la mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • O2. l’adattamento ai cambiamenti climatici;
  • O3. l’uso sostenibile e la protezione delle risorse idriche e marine;
  • O4. la transizione verso un’economia circolare;
  • O5. la prevenzione ed il controllo (riduzione) dell’inquinamento;
  • O6. la protezione ed il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Gli effetti generati da un investimento sui 6 obiettivi ambientali di cui sopra, sono stati ricondotti a 4 scenari distinti:

  • S1. La misura ha impatto nullo o trascurabile sull’obiettivo;
  • S2. La misura sostiene l’obiettivo con un coefficiente del 100%;
  • S3. La misura contribuisce “in modo sostanziale” all’obiettivo ambientale;
  • S4. La misura richiede una valutazione DNSH complessiva.

 

DNSH: attività dannose e Life Cycle Assessment (LCA)

Un’attività economica si considera “significativamente dannosa” se:

  • Produce emissioni rilevanti di gas climalteranti;
  • Aumenta l’impatto negativo degli eventi climatici avversi sull’attività stessa, sulle persone, sulla natura o sui beni, sia nel presente che in futuro;
  • Deteriora la qualità delle risorse idriche e riduce anche il loro potenziale ecologico;
  • Utilizza inefficientemente materiali riciclati, aumenta l’uso di risorse o genera una quantità significativa di rifiuti;
  • Causa un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo;
  • Provoca danni agli ecosistemi o compromette lo stato di conservazione degli habitat e della biodiversità.

Il concetto di danno "significativo” o “rilevante” si valuta con il LCA (Life Cycle Assessment), che studia il ciclo di vita di prodotti, processi e servizi forniti dall’attività economica "cradle-to-grave" (dalla culla alla tomba).

 

Quando è obbligatoria la relazione DNSH?

L’Art 17 del Regolamento UE 2020/852 statuisce che tutti gli interventi del PNRR, devono presentare obbligatoriamente una valutazione di sostenibilità attraverso la redazione di una Relazione DNSH.

La conformità al DNSH si basa su una valutazione dicotomica che prevede:

  • il «rispetto del principio DNSH»;
  • il «non rispetto del principio DNSH».

La Circolare del MISE n. 120820 del 28 marzo 2022 specifica i dettagli e le modalità di controllo dei vari dettami.

 

Gli approcci valutativi

Sono stati definiti due approcci per la Relazione DNSH:

  • Approccio semplificato
    Se l’intervento è classificabile in uno dei primi tre scenari (S1, S2, S3). Le amministrazioni hanno prodotto una breve motivazione per giustificare le ragioni per cui l’intervento è associato ad un rischio ridotto di danno ambientale.
  • Analisi approfondita e condizioni da rispettare
    Per investimenti e riforme ricadenti nei settori di energia, trasporti o gestione dei rifiuti, che presentano quindi un rischio maggiore di incidenza su uno o più obiettivi ambientali. La stessa analisi è necessaria per gli interventi mirati alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Per approfondire i 6 punti chiave di una corretta relazione DNSH e scaricarne un esempio editabile, vi consigliamo di continuare a leggere il nostro approfondimento: 

 

(Crediti: LOGICAL)

 

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