Calcestruzzo Armato | Controlli | Rinforzi Strutturali
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La qualifica del tecnologo del calcestruzzo: una prassi per il rilascio del patentino

E' in consultazione fino a domani la prassi di riferimento dedicata alle figure professionali del calcestruzzo ed è possibile inviare i propri commenti entro il 1° settembre 2023. Così scritta a parere del presente non è corretta. Ecco le mie riflessioni e un invito a votare.

L'UNI ci informa che nel corso della riunione del Tavolo “Tecnologo del calcestruzzo” svoltasi lo scorso 28 luglio, è stato approvato il progetto di prassi di riferimento UNI dal titolo “Attività professionali non regolamentate. Profili professionali del personale tecnico per lo studio della miscela, la riparazione, rinforzo, protezione e manutenzione delle strutture in calcestruzzo armato normale e precompresso. Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”.

La prassi di riferimento, elaborata assieme a MASTER, definisce i requisiti relativi all’attività professionale del personale tecnico addetto allo studio della miscela, alla riparazione, al rinforzo, alla protezione ed alla manutenzione delle strutture in calcestruzzo armato, ossia:

  • Capo Squadra (CS)
  • Assistente di Cantiere (AC)
  • Tecnico Specialista (TS)

Tali requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall’identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ).

LINK alla BOZZA DELLA PRASSI

Alla predisposizione del testo hanno collaborato:

  • DE CARLI Lorenzo (Project Leader) - Associazione MASTER
  • AGOSTINO Maurizio - Associazione MASTER
  • BASILE Davide - CLASSEDIL Laboratorio Diagnostica Strutturale
  • BUFARINI Stefano - Associazione MASTER
  • CAGNATO Alessandro - Turbosol
  • COCCO Silvio - Istituto Italiano per il Calcestruzzo
  • COPPOLA Luigi - Università degli Studi di Bergamo
  • CORINALDESI Valeria - Università Politecnica delle Marche
  • D'ARIA Giuseppe - Associazione MASTER
  • DEL GIUDICE Angelo - ACCREDIA
  • DEZI Luigino - DSD Dezi Steel Design
  • ESTRAFALLACES Giorgio - Italferr
  • GIRARDELLO Paolo - Kerakoll
  • LAINO Federico - Mapei
  • MORONI Federico - Sika
  • MULONE Angelo - GEOLAB Laboratorio di Ricerca e Sperimentazione sui Materiali
  • NICOLETTI Andrea - Masterbuilders Solutions - Sika
  • PALERMO Giuseppe - ANSFISA
  • RENZI Emanuele - ANSFISA
  • RILIEVI Achille - Università degli Studi di Salerno
  • ROSSI Alfredo - ANSFISA
  • SARTOREL Marzio - Associazione MASTER
  • SQUILLACIOTI Domenico - Associazione MASTER
  • VALERIO Maria Francesca - ACCREDIA
  • VENTURI Vincenzo Domenico - SIDERCEM Istituto di Ricerca e Sperimentazione sui Materiali da Costruzione
  • ZAFFARONI Pasquale - Associazione MASTER
  • ZAMPELLA Stefano - Draco Italiana

Una norma importante, ma da correggere, prima che sia troppo tardi

Le norme sono tutte importanti. Alcune di più.

E' il caso di questa prassi UNI perchè arriva proprio dopo che è stato deciso che verrà riformato l'albo dei CTU e si terrà conto delle certificazioni delle competenze rilasciate sulla base di un riferimento riconosciuto da accredia.

Quindi è una prassi UNI importante.

Per questo ne abbiamo già parlato. Si prenda l'articolo "Una Prassi di riferimento per la qualificazione dei tecnici addetti ai ripristini delle strutture in calcestruzzo" che parla dell’avvio dei lavori per la nuova Prassi di Riferimento (UNI/PdR) per la “certificazione del personale tecnico addetto alla riparazione, protezione e manutenzione delle strutture in calcestruzzo armato” a firma delle due figure più di rilievo di questa attività: Stefano Bufarini e Lorenzo De Carli.

Personalmente condividevo la necessità di qualificare attraverso la certificazione il "personale tecnico addetto alla riparazione, protezione e manutenzione delle strutture in calcestruzzo armato", che era la dicitura iniziale con cui è partito il lavoro.

Ma ora c'è un problema. La Prassi ha cambiato rotta. Lo si capisce dal titolo nuovo "... personale tecnico per lo studio della miscela, la riparazione, rinforzo, protezione e manutenzione delle strutture in calcestruzzo armato normale e precompresso. Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”.

Leggendo il primo titolo posso comprendere perchè nessun rappresentante interno della filiera del calcestruzzo preconfezionato abbia valutato di non aderire, lo si vede dalla composizione della commissione, ma credo ci sarebbe stata una partecipazione diversa se fosse stato condiviso all'inizio il differente obiettivo.

Peraltro lo capisco. Quando si lavora con passione, quasi sempre gratis, per la predisposizione di un documento, si parte con una mission e man mano, grazie ai contributi, si arriva da un'altra. Non è una questione di malafede, è un normale sviluppo del lavoro.

E' vero che la prassi riguarda gli interventi di ripristino, ma il calcestruzzo è calcestruzzo, e la progettazione del mix design del calcestruzzo è la progettazione del mix design del calcestruzzo.

E' per questo che ritengo che il documento debba essere portato all'attenzione di una nuova commissione allargata, in cui vi siano rappresentanti del mondo che i prodotti li formula, quindi anche dei produttori di calcestruzzo.

Entrando nel documento ...

Non vi è dubbio che sia stato fatto un enorme lavoro e che il documento sia largamente apprezzabile e condivisibile.

Il problema sta nelle tabelle che riguardano la figura del Tecnico Specialista (TS). 

Riporto qui di seguido i dubbi che ho già manifestato in sede UNI.

Il principio è il seguente: la prassi non può confondere in una unica figura attività che hanno responsabilità professionali, civili e penali, commerciali diverse.

Nel dettaglio chi fornisce il materiale non può essere responsabile della posa così come chi è responsabile della posa non può essere responsabile della produzione di materiali fatta da terzi.

Provate a immaginare: un produttore di premiscelati potrà mai accettare che sia il TS che rappresenta la direzione lavori a formulare il premiscelato, lasciando a loro di essere dei semplici confezionatori ? lo stesso vale se il fornitore è un produttore di calcestruzzo. Al tempo stesso il fornitore non potrà mai assumersi nei i ruoli ne le responsabilità che sono tipiche della direzione lavori.

Questa dicotomia ha portato il mercato a individuare storicamente figure professionali diverse: in termini molto semplicistici:

  • il tecnico specializzato, che si occupa di progettazione degli interventi, dell’individuazione delle prestazioni, della direzione lavori … del contenzioso quando accade un problema
  • il tecnologo del fornitore, che si occupa della formulazione dei prodotti, e dell’assistenza al cliente
  • il tecnico di laboratorio esterno, che si occupa dei controlli che possono essere di qualifica e controllo dei materiali e dei prodotti, e delle prove dei controlli di accettazione

La terza figura a si occupa anche del primo ruolo. Il secondo ruolo, anche per un segreto industriale, è tipico invece del produttore. Il primo però non potrebbe fare il ruolo del terzo. Provo a immaginarmi il processo come avviene in genere.

  1. Il TS1 o il TS3 fanno un’analisi del contesto e individuano le caratteristiche e le prestazioni della tecnologia, e quindi del materiale da utilizzare
  2. Il TS2 mette a punto la tecnologia/materiale con le caratteristiche e prestazioni individuate
  3. Il TS2 sovraintende gli interventi applicativi e i relativi controlli
  4. Il TS3 esegue le prove previste

Sulla base di quanto affermato, quindi, l’attuale TS dovrebbe essere splittato in tre, o almeno due figure, con compiti e responsabilità diverse. Nel definire i ruoli del TS2 oltre a coinvolgere i produttori di calcestruzzo preconfezionato dovrebbero essere chiamati a partecipare anche i produttori di calcestruzzo preconfezionato.

Quindi, in conclusione, complimenti all'Associazione Master che si è assunta l'onere di portare avanti un obiettivo sicuramente importante, complimenti a tutti coloro che vi hanno collaborato, ora occorre un ulteriore passaggio con tutti gli interlocutori per completare una prassi utile per il settore.

PS.

Le consultazioni pubbliche meglio non in agosto !!!!

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