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La protezione contro i fulmini nei cantieri edili

La protezione delle strutture presenti in un cantiere edile dai fulmini è un aspetto legato alla corretta esecuzione dell’impianto elettrico di cantiere spesso sottovalutato o talvolta affrontato in maniera approssimativa. Lo scopo di questo articolo è fornire alcune indicazioni, tratte principalmente dalle vigenti norme di riferimento, per un corretto approccio al problema.

La protezione delle strutture di un cantiere dai fulmini

La protezione nei riguardi dei fulmini delle strutture di un cantiere edile è un aspetto relativo alla corretta esecuzione dell’impianto elettrico di cantiere spesso sottovalutato; talvolta affrontato in maniera superficiale e non raramente oggetto di controversie con gli organi ispettivi

Preliminarmente è opportuno ribadire che ai sensi del D.lgs. 81/08 il datore di lavoro ha obblighi precisi nei riguardi della protezione dei lavoratori da tutti i rischi di natura elettrica.

Il Titolo III, Capo III, IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE prevede agli articoli 80 e 84:

Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro

1. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da:

  • a) …
  • b) …
  • c) …
  • d) …
  • e) fulminazione diretta ed indiretta;
  • f) sovratensioni;
  • g) …

Articolo 84 - Protezioni dai fulmini, è fatto obbligo al datore di lavoro di provvedere affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature siano protetti dagli effetti dei fulmini secondo le indicazioni delle relative norme tecniche.

Il disposto degli articoli 80 e 84 del Testo Unico non comporta, come vedremo, l’obbligo di realizzazione di un impianto di protezione contro i fulmini nelle sue varie componenti (LPS, SPD) ciò che è necessario è l’effettuazione di una corretta valutazione dei rischi dovuti alla possibile fulminazione delle strutture di cantiere.

Non è infrequente riscontrare che in un cantiere edile sia stato realizzato, in assenza di una corretta valutazione dei rischi, un impianto di protezione contro i fulmini. Si è constatato che tale impianto è stato realizzato collegando a terra in maniera indiscriminata tutte o in parte le strutture metalliche presenti nel cantiere quali: ponteggi, baracche, silos, gru.

E’ evidente come tale scelta, spesso del tutto ingiustificata, abbia anche riflessi di natura economica, comportando un aumento dei costi dovuti all’installazione ed alle successive procedure obbligatorie di verifica.

Ogni impianto di protezione contro i fulmini deve essere, infatti, denunciato ai sensi del DPR 462/2001 agli Organi competenti e verificato periodicamente.

Per contro è altrettanto sovente riscontrabile che nel realizzare l’impianto elettrico di cantiere il rischio derivante dalla fulminazione delle strutture presenti venga quasi totalmente trascurato.


La Guida CEI 64.17

Per affrontare in maniera corretta la questione è fondamentale riferirsi alle vigenti norme tecniche, un prezioso aiuto in tal senso è la Guida CEI 64.17.

Secondo le indicazioni fornite dalla Guida “la necessità o meno di proteggere dai fulmini le strutture di cantiere deve essere sempre predeterminata tramite una corretta valutazione del rischio”. (Guida CEI 64.17, premessa al punto 11 della stessa).

La Guida ci dice che preliminarmente è necessario

  1. Individuare tutte le strutture di cantiere tra loro fisicamente separate
  2. Suddividere le stesse in:
  • a) Strutture adibite a servizi (baracche, depositi, ecc.)
  • b) Strutture metalliche all’aperto (gru, ponteggi, tettoie) che presentano un rischio d’incendio nullo.


Per le strutture di tipo a) è necessario individuare (avvalendosi delle indicazioni della norma CEI EN 62305) il numero di persone e il tempo in cui permangono nella struttura od in prossimità di essa, la probabilità di danno agli esseri viventi, il carico d’incendio, le caratteristiche del suolo e della pavimentazione.

Le strutture esistenti in un cantiere si possono in genere classificare come strutture nelle quali possibili guasti interni agli impianti non provocano pericolo per le vite umane pertanto la componente R1 valutazione del rischio perdita di vite umane (CEI EN 62305-2) diventa:

  • a) Strutture adibite a servizi (baracche, depositi, ecc.) R1=RA+RB+RU+RV
  • b) Strutture metalliche all’aperto (gru, ponteggi, tettoie) R1=RA

RA è la componente relativa ai danni alle persone causate da tensioni di passo o di contatto.

Tale componente si può trascurare nel caso in cui la probabilità di presenza di persone o la durata della loro presenza all’esterno della struttura (vicino alle calate) sia molto bassa. Questa componente è altresì trascurabile nel caso che la resistenza superficiale del terreno (entro 3 m dalla calata) sia non inferiore a 5kΩm.

Nella tabella sotto riportata sono indicati i valori di resistività per alcuni tipi di terreni.


Suolo asfaltato (s=5 cm), suolo ricoperto di ghiaia (s=10cm), suolo roccioso, hanno in genere una resistività ≥5kΩm

RB è la componente relativa ai danni materiali prodotti da scariche pericolose all’interno della struttura che possono innescare incendi.

Ru è la componente relativa ai danni a persone dovuti a tensioni di contatto all’interno della struttura causate dalla corrente di fulmine sulla linea elettrica entrante.

Rv è la componente relativa ai danni materiali causati da scariche pericolose che possono innescare incendi causate dalla corrente di fulmine sulla linea elettrica entrante.

Da quanto sopra discende che nel caso di mancata presenza di persone all’esterno della struttura o durata della loro presenza all’esterno della struttura (vicino alle calate) molto bassa risulta:

  • Strutture adibite a servizi (baracche, depositi, ecc.) R1=RB+RU+RV
  • Strutture metalliche all’aperto (gru, ponteggi, tettoie) R1=0.

La guida CEI 64.17 fornisce dei diagrammi di flusso che consentono di valutare il rischio perdita di vite umane a valori considerati tollerabili (R1<10-5).

Protezione dai fulmini delle strutture di cantiere con presenza di persone molto bassa
Protezione dai fulmini delle strutture di cantiere con presenza di persone molto bassa
Protezione dai fulmini delle strutture di cantiere con presenza di persone non trascurabile
Protezione dai fulmini delle strutture di cantiere con presenza di persone non trascurabile

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