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Data Pubblicazione:

La progettazione delle infrastrutture viarie secondo il nuovo Codice dei Contratti Pubblici

Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), entrato pienamente in vigore il 1° gennaio 2024, digitalizza l’intero ciclo degli appalti per garantire trasparenza ed efficienza. Ha semplificato il quadro normativo con un sistema più strutturato, ma restano criticità da risolvere.

Il 31 marzo 2023 è stato pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” il nuovo Codice dei contratti pubblici  (D.Lgs.n. 36/2023), con entrata in vigore parziale dal 1° aprile 2023. Tutti gli istituti sono entrati in piena validità ed efficacia a far data dal 1° gennaio 2024. Il digitale è divenuto il protagonista assoluto dell’intero ciclo di vita del contratto, dalla programmazione all’esecuzione ecc., garantendo la trasparenza, la tracciabilità, la partecipazione e il controllo di tutti i procedimenti concorsuali d’appalto.

Il Codice apre la disciplina con il principio del risultato, da cui emerge l’interesse primario che le stazioni appaltanti e gli enti concedenti debbano perseguire ovvero l’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività e il miglior rapporto qualità-prezzo, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza e nell’interesse della Comunità, per il raggiungimento degli obiettivi dell’UE.

Sotto il profilo strutturale, il nuovo Codice degli Appalti opera un profondo riordino normativo. Alla coesistenza di varie fonti attuative di diversa natura (regolamenti ministeriali, linee guida ANAC, normativa emergenziale), il nuovo Codice degli Appalti sostituisce un sistema delle fonti strutturato con 229 disposizioni e 40 allegati.

Ciò rende il nuovo Codice degli Appalti immediatamente operativo, senza rinvio a successivi regolamenti attuativi e dà maggiore chiarezza al quadro regolatorio. In conclusione, il nuovo Codice degli Appalti ha introdotto importanti novità nel settore dei contratti pubblici, ma ci sono ancora molte criticità da affrontare per rendere il sistema più efficiente e trasparente.


Finalità della progettazione dei lavori pubblici

La finalità della progettazione dei lavori pubblici è quella di:

  • definire tutte quelle caratteristiche funzionali e prestazionali che il risultato di un determinato lavoro deve possedere;
  • trasformare l’esigenza indicata dall’ente gestore in risultato attuativo, nel rispetto della normativa vigente;
  • valutare in termini economici, tra più soluzioni comparative, quella con maggiori benefici rispetto ai costi da sostenere compresi quelli di manutenzione, nel periodo di vita utile dell’opera.

L’avvio della progettazione viene attivata al termine della fase di pianificazione dell’amministrazione aggiudicatrice, con approvazione della programmazione dei lavori successiva al bilancio, con previsione della disponibilità di fondi adeguati per la progettazione dei lavori.

Il termine della progettazione si conclude con la validazione del progetto e l’attivazione della successiva fase amministrativa per l’affidamento dei lavori.

 

La progettazione delle infrastrutture viarie

Le Infrastrutture viarie costituiscono un Sistema articolato (Fig.1) in vari sottosistemi, a cui fanno capo tipologie di opere specifiche.

Il progetto viario talvolta è composto da più sottosistemi che costituiscono l’insieme dell’infrastruttura.
Ad esempio un progetto complesso di una strada urbana potrebbe richiedere congiuntamente la progettazione integrata di Sottosistemi quali:

  • intersezioni (a raso, a livelli sfalsati, rotatorie);
  • opere d’arte (principali e secondarie);
  • stazionamenti;
  • opere di corredo e finimento,

Le caratteristiche delle infrastrutture viarie sono definite in vari quadri normativi, relativi agli aspetti:

  • funzionali, prestazionali e geometrici
  1. D.M. I.T del 5-11-2001 n. 6792 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade;
  2. D.M. I.T. del 19-04-2006 - Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali);

Il quadro normativo relativo alla funzionalità e geometria è molto articolato con indicazioni specifiche sul sistema.

Ad esempio il D.M. I.T del 5-11-2001 n. 6792 per strade e intersezioni descrive:

  • Campo di applicazione;
  • Le reti stradali;
  • Classificazione e caratteristiche compositive;
  • Organizzazione della sede stradale;
  • Distanze di visibilità;
  • Andamento planimetrico e altimetrico dell’asse;
  • Diagramma delle velocità;
  • Coordinamento plano-altimetrico;
  • Classificazione tipologica delle intersezioni;
  • Corsie specializzate;
  • Intersezioni a raso;
  • Intersezioni a rotatoria;
  • Distanze di visibilità;
  • Intersezioni a livelli sfalsati;
  • Dimensionamento funzionale;
  • Illuminazione;
  • Accessi e passi carrabili.

 

 -Strutturali

  • il Decreto MIT 9 Marzo 2023, Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni” rappresenta una modifica ed integrazione al precedente Decreto 17 Gennaio 2018 (NTC 2018).

È entrato in vigore il 23-3-2023 e tratta normative fondamentali definendo i principi da seguire per il progetto strutturale, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni; in particolare quello delle opere d’arte stradali.

-di traffico e sicurezza

  • Il nuovo Codice della strada, introdotto con la legge 25 novembre 2024, n. 177. Titolo II - della costruzione e tutela delle strade;
  • Gli articoli di interesse sono:

Art.13. Norme per la costruzione e la gestione delle strade.
Art.14. Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade.
Art.15. Atti vietati.
Art.16. Fasce di rispetto in rettilineo ed aree di visibilità
nelle intersezioni fuori dei centri abitati.
Art.17. Fasce di rispetto nelle curve fuori dei centri abitati.
Art.18. Fasce di rispetto ed aree di visibilità nei centri abitati.
Art. 19. Distanze di sicurezza dalle strade.
Art. 20. Occupazione della sede stradale.
Art. 21. Opere, depositi e cantieri stradali.
Art. 22. Accessi e diramazioni.
Art. 23. Pubblicità sulle strade e sui veicoli.
Art. 24. Pertinenze delle strade.
Art. 25. Attraversamenti ed uso della sede stradale.
Art. 26. Competenza per le autorizzazioni e le concessioni.
Art. 27. Formalità per il rilascio delle autorizzazioni e
concessioni.
Art. 28. Obblighi dei concessionari di determinati servizi.
Art. 29. Piantagioni e siepi.
Art. 30. Fabbricati, muri e opere di sostegno.
Art. 31. Manutenzione delle ripe.
Art. 32. Condotta delle acque.
Art. 33. Canali artificiali e manufatti sui medesimi.
Art. 34. Oneri supplementari a carico dei mezzi d'opera per
l'adeguamento delle infrastrutture stradali.
Art. 34-bis. Decoro delle strade.

In data 16 gennaio 2023, la Commissione Europea ha messo a disposizione orientamenti sulla metodologia per le valutazioni della sicurezza stradale a livello di rete. Le linee guida mirano a indirizzare le autorità pubbliche degli Stati membri dell'UE ad effettuare le valutazioni sulla sicurezza delle loro reti stradali, come richiesto dalla direttiva sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali
I documenti di orientamento comprendono un quadro che affronta sia una valutazione della sicurezza reattiva (basata sugli incidenti) che una proattiva (basata sulle caratteristiche) in relazione a elementi progettuali quali:

  • la larghezza della corsia;
  • la curvatura della strada;
  • la progettazione delle strade;
  • la disposizione stradale;
  • i potenziali conflitti tra i veicoli a motore e gli utenti della strada vulnerabili.

I documenti di orientamento suggeriscono inoltre una metodologia per un sistema comune di valutazione della sicurezza per la classificazione della rete stradale esistente che dovrebbe consentire di valutare ogni tratto stradale secondo una scala a 5 livelli.

Ciò consentirebbe alle autorità di individuare le priorità per le azioni e gli investimenti futuri per affrontare i problemi di sicurezza stradale.

Per aiutare le autorità, i gestori stradali e i professionisti della sicurezza stradale a rendere più sicure le infrastrutture e la gestione delle strade in Europa, ogni Stato membro dell'UE deve adottare orientamenti per il rispetto di alcuni requisiti giuridici fondamentali riguardanti:

  • Valutazioni d'impatto sulla sicurezza stradale;
  • Audit sulla sicurezza stradale;
  • Classifiche di sicurezza;
  • Gestione della rete stradale in esercizio;
  • Ispezioni di sicurezza stradale.

Gli obiettivi e i requisiti di base di cui sopra sono stabiliti nella direttiva UE 2008/96/CE sulla gestione delle infrastrutture per la sicurezza stradale.

 

(Crediti: G. Caposio)

   

...Continua a leggere nel PDF in allegato.

 

Nei prossimi paragrafi si parlerà di:

  • FINALITÀ DELLA PROGETTAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI;
  • LA PROGETTAZIONE DELL INFRASTRUTTUREVIARIE;
  • I LIVELLI DI PROGETTAZIONE DEL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI;
  • DOCUMENTO FATTIBILITÀ ALTERNATIVE PROGETTUALI (DOCFAP);
  • DOCUMENTO DI INDIRIZZO ALLA PROGETTAZIONE (DIP);
  • IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICO-ECONOMICA;
  • IL PROGETTO ESECUTIVO;
  • VERIFICA E VALIDAZIONE DELLA PROGETTAZIONE;
  • BIM NELLA FASE DI REDAZIONE DEI PROGETTI;
  • CONCLUSIONI

Si ringrazia l'Ordine degli Ingegneri di Torino per la  gentile collaborazione

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Guido Caposio

Professore Associato - Dipartimento di Ambiente, Territorio e Infrastrutture - Politecnico di Torino

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