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Data Pubblicazione:

La procedura S.A.S.C.“Self Auditing Supervision Certificate“ come procedura “Craddle to Craddle

Descrizione della procedura S.A.S.C.“Self Auditing Supervision Certificate“

La procedura di controllo S.A.S.C.“ Self Auditing Supervision Certification”, messa a punto dallo scrivente, ecomunemente denominata “Piastre certificate”, attesta e garantisce al Cliente, che il pavimento è stato realizzato secondo le direttive UNI, CONPAVIPER ed ENCOPER, in conformità alle procedure di progettazione, di esecuzione, di mantenimento e di dismissione: “craddle to craddle”, dalla culla alla culla, direttamente ispirato al ciclo della natura.
Il cerchio va dall’idea inziale fino al completo smaltimento, senza tracce di rifiuti residui.
 
Con il termine “self auditing” si esprime un processo di auto valutazione pianificata, indipendente e sistematica di una attività, tale da intendersi come l'insieme delle attività volte a garantire il soddisfacimento degli obiettivi della qualità, riguardo la progettazione delle attività, il controllo delle procedure necessarie, affinchè il prodotto pavimento sia conforme al regime normativo, legislativo ed in generale a quanto definito dalla geotecnica e dalla scienza delle costruzioni.
Inoltre con “supervision certification” si viene a determinare una certificazione di supervisione generale di tutte le procedure ed attestazioni atte a definire che il pavimento è esente da qualsivoglia difetto o vizio adducibile al pavimentista.
Pertanto in caso di contestazione la presentazione degli elaborati redatti dal pavimentista in itinere durante tutto il processo cognitivo dei luoghi, valutativo delle procedure e delle norme, realizzativo in fase di esecuzione di controllo post operam, a timbro e firma di un tecnico debitamente qualificato viene ad attestare e certificare ad uso di perizia tecnica, che questi ha realizzato il manufatto in scienza e coscienza e con il criterio giuridico del buon padre di famiglia, scagionandolo quindi anche da fuorvianti criticità.
 
I controlli della qualità sono quindi espressi come una serie di attività tecniche di verifica, controllo ed adeguamento, rivolte soprattutto alla gestione delle mancate conformità, tali da essere coordinate e conseguenziali per verificare, e successivamente dimostrare che il prodotto e il relativo servizio di controllo della qualità raggiungano i requisiti tecnici richiesti dalle specifiche o dalle norme applicabili.
Questi, eseguiti giornalmente dal direttore tecnico del cantiere, sono parte integrante dell'assicurazione di conformità, che attraverso il piano della qualità, pianifica e documenta le azioni atte a convalidare la gestione della qualità.
La procedura messa a punto rappresenta pertanto il piano dei controlli della qualità, tale da garantire che le sequenze, i controlli ed i collaudi previsti, siano eseguiti secondo le modalità definite dalle norme e dalle specifiche tecniche applicabili.
 
In molti contesti esecutivi, la corretta e completa esecuzione dei controlli, del collaudo sul prodotto finito attestante l'assenza di non conformità, sono preliminari al soddisfacimento dell’opera da parte della Direzione lavori, del Cliente e quindi conseguentemente al pagamento delle spettanze.
 
La procedura S.A.S.C. quindi va intesa come gestione della qualità nel processo progettuale e realizzativo del pavimento industriale, prendendo quindi in considerazione la pianificazione delle attività di gestione del sistema qualità (verifiche ispettive, azioni preventive e correttive), il controllo della progettazione, la qualifica dei fornitori, il monitoraggio del soddisfacimento del cliente la gestione della manutenzione.
 
La procedura S.A.S.C. è suddivisa per fasi applicative, ognuna delle quali è verificata attraverso la compilazione di schede analitiche, di controllo, di verifica e di gestione, per un complessivo di oltre 30 schede tematiche, che dovrebbero essere adottate in ogni cantiere, non demandando mai, nulla al caso.
La presenza di un direttore di cantiere, magari con qualifica di ingegnere o architetto professionalmente abilitato, garantisce all’impresa ed al committente un professionista pronto alla risoluzione di eventuali problemi insorti.

La procedura messa a punto è suddivisa in 8 fasi applicative, elaborate sulle specifiche internazionali quali UNI, BS, ASTM, ASHO, FIDIC, e riguardano le seguenti attività: 

  • Attività propedeutiche al cantiere
  • Attività gestionale di cantiere
  • Attività di getto
  • Attività relative al controllo post getto
  • Attività di smaltimento detriti e scarti di lavorazione (D.Lgs 152/2006; D.Lgs 151/2006
  • Piano di manutenzione
  • Piano di demolizione
  •  

ALL'INTERNO DELL'ARTICOLO INTEGRALE LA DESCRIZIONE DI CIASCUNA ATTIVITA'.

ESEMPIO DI CERTIFICATO

 

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