Tunnel e Gallerie
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La prima galleria stradale energetica al mondo: Olimpia

La Galleria Olimpia si è rivelata una pietra miliare nella trasformazione delle infrastrutture autostradali. Situata lungo l’autostrada A26, questa galleria di 890 metri, originariamente costruita negli anni '70, è stata trasformata nel primo tunnel energetico al mondo. Grazie all'adozione del sistema geotermico Tun.Re.Fit, sviluppato dal Politecnico di Torino, Olimpia utilizza il calore del sottosuolo per prevenire la formazione di ghiaccio sulla strada, integrando sostenibilità e sicurezza in un'infrastruttura esistente.

La recente riapertura della Galleria Olimpia, situata lungo l’autostrada A26 tra Alessandria e Casale Monferrato, rappresenta un traguardo significativo nel campo delle infrastrutture autostradali.

Questo tunnel di 890 metri, realizzato negli anni '70 e riqualificato a partire dal 2023, è diventato il primo traforo energetico al mondo grazie a un innovativo sistema di sghiacciamento che sfrutta il calore geotermico per mantenere la sicurezza della strada anche nelle condizioni climatiche più rigide.

Il progetto di riqualificazione ha visto il coinvolgimento di tecnici e operatori di Amplia, la società di costruzioni del Gruppo Autostrade per l’Italia, che hanno lavorato ininterrottamente per oltre 300.000 ore.

Gli interventi strutturali hanno incluso la parziale demolizione della calotta e la sua sostituzione con un nuovo guscio di calcestruzzo, oltre all’installazione di un sistema di impermeabilizzazione e drenaggio delle acque.

L’elemento di spicco è senza dubbio l’applicazione del sistema Tun.Re.Fit, sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Torino.

Il sistema Tun.Re.Fit utilizza circa 1.000 metri di tubazioni geotermiche inserite nel rivestimento della galleria, permettendo di recuperare il calore dall’ammasso roccioso sovrastante.

Questo calore viene poi trasferito alla pavimentazione stradale esterna, in particolare alla corsia di emergenza, prevenendo la formazione di ghiaccio durante i periodi invernali. Si tratta di una soluzione che non solo migliora la sicurezza della rete autostradale, ma che si distingue anche per il suo approccio ecosostenibile, rendendo la Galleria Olimpia una pioniera nel settore.

Galleria Olimpia - A26

L’innovazione alla base di questo progetto si radica in una tecnologia già studiata e sperimentata anni fa dal Politecnico di Torino, come evidenziato in un articolo di Ingenio pubblicato sette anni fa. Il concio energetico ENERTUN, sviluppato dal gruppo di ricerca Rockmech del Politecnico, ha infatti dimostrato la possibilità di trasformare le gallerie in scambiatori di calore.

La realizzazione di una galleria energetica consente di sfruttare il fatto che la temperatura del sottosuolo alla profondità di realizzazione dello scavo sia sostanzialmente costante tutto l'anno. Ad esempio a Torino risulta di 14°C, quindi molto più bassa della temperatura esterna estiva, mentre d'inverno è vero il contrario. Grazie ad una pompa di calore si può sfruttare questa differenza di temperatura per 'spostare' il calore da una parte all'altra, rinfrescando gli edifici d'estate e riscaldandoli d'inverno. Il concio ENERTUN consente lo sfruttamento intelligente di una fonte energetica locale e rinnovabile.

In questo contesto, la Galleria Olimpia rappresenta un’applicazione concreta di questa visione, adattando il concetto alla realtà autostradale e facendo un passo avanti verso la realizzazione di infrastrutture sempre più sostenibili.

Questa riqualificazione, oltre a prolungare la vita del tunnel di altri cinquant’anni, dimostra come le innovazioni tecnologiche possano essere integrate in infrastrutture esistenti, migliorandone l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale.

La Galleria Olimpia non è solo un esempio di eccellenza ingegneristica, ma anche un simbolo di come le tecnologie avanzate possano rivoluzionare il modo in cui concepiamo e gestiamo le infrastrutture, anticipando le sfide future con soluzioni sostenibili e innovative.

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