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La preparazione delle superfici con le attrezzature Blastrac

Per rimuovere correttamente una pavimentazione esistente, si possono utilizzare, in base alle caratteristiche della pavimentazione e dello stato di fatto, diversi tipi di macchine, come le pallinatrici e le scarificatrici.

Tecnologie per la preparazione Blastrac: Levigatrici, pallinatrici e scarificatrici

La preparazione delle superfici è un fattore fondamentale per un buon risultato nell’applicazione di qualsiasi materiale o rivestimento. 
Una MANCATA O NON CORRETTA PREPARAZIONE può pregiudicare la buona riuscita di una pavimentazione anche in presenza di prodotti/materiali di qualità.

DIVERSI FATTORI condizionano la scelta degli operatori in merito alla tecnologia o alla combinazione di tecnologie da utilizzare nella preparazione delle superfici:

•    Tipologia di RIVESTIMENTO che dovrà essere applicato
•    Eventuale presenza di VECCHIE COPERTURE e/o RIVESTIMENTI
•    Condizioni del SUPPORTO (nuovo, vecchio, duro, friabile, sporco …)
•    L’AMBIENTE, RESTRIZIONI, VINCOLI in termini di rumorosità, vibrazioni esalazioni o smaltimento residui



Levigatrici Monodisco e planetarie:
La levigatura è un trattamento che si esegue con macchine a rotazione sull’asse verticale, MONODISCO oppure PLANETARIE, a più dischi controrontanti.
La possibilità di ottenere una superficie uniforme e planare rende questa tecnologia ideale per le preparazioni in vista dell’applicazione di rivestimenti a basso spessore.
La levigatura è consigliabile per la rimozione del lattime di cemento, lo spianamento di irregolarità presenti sui supporti, la rimozione di colle e vernici, l’irruvidimento di piastrelle e grès, oltre che per la molatura di pavimentazioni in marmo, granito, terrazzo.
L’estrema versatilità dei sistemi di levigatura si deve al fatto che sui dischi possono essere montati vari tipi di utensili diamantati: a legante metallico o resinoide, di diversa durezza in funzione della consistenza della superficie da trattare e di varie grane in relazione al grado di finitura desiderato.  Nell’ultimo decennio si è assistito ad un considerevole sviluppo della tecnologia, sia in termini di attrezzature che di utensili, con la possibilità di impiegare anche diamante PCD (Polycrystalline Diamond) che, lavorando a strappo permettono di rimuovere anche bassi rivestimenti e materiale elastico, oltre che particolari rulli a bocciarda muniti di inserti in carburo di tungsteno per irruvidimenti più incisivi.
In funzione delle produzioni richieste la gamma delle soluzioni è molto ampia ma l’elemento cruciale di valutazione è sempre rappresentato dal rapporto fra il peso dell’attrezzatura e la potenza del motore.
Le macchine sono predisposte per l’utilizzo con idonei sistemi di aspirazione ma le superfici dopo il trattamento necessitano comunque di una pulizia finale mediante spazzolatura e/o aspirazione degli eventuali residui di polvere, prima della posa.


Pallinatrici a ciclo chiuso:
Questa tecnologia utilizza della graniglia metallica per intervenire sulla superficie. Il materiale abrasivo viene proiettato attraverso una turbina, impatta sulla superficie e attraverso l’effetto di rimbalzo e dell’azione del sistema aspirante ritorna in circolo. La graniglia abrasiva viene ripulita all’interno della macchina e viene riciclata mentre il materiale asportato viene convogliato all’interno del sistema d’aspirazione dedicato. Il grado di pallinatura dipende da tre elementi: la dimensione della graniglia metallica, la quantità utilizzata e la velocità di avanzamento che vengono impostate in fase di lavorazione.
L’attrezzatura può essere utilizzata su superfici in calcestruzzo, grès, piastrelle, ferro, e asfalto.
Rispetto alle altre tecnologie la pallinatura basandosi sul principio della sabbiatura (senza lo svantaggio della produzione di polveri) permette di avere una superficie perfettamente trattata anche in corrispondenza di crepe, cavillature, giunti e dislivelli.
Idonea per pavimentazioni dure e per asportazione di bassissimi rivestimenti friabili, non agendo in spessore mantiene le condizioni di planarità esistenti e risulta consigliabile per l’applicazione di autolivellanti, multistrato e medi spessori.
L’attrezzatura è utilizzabile esclusivamente con aspiratori dedicati e lascia la superficie immediatamente pronta per l’applicazione.

Scarificatrici:
Queste attrezzature impiegano un tamburo multialberi a rotazione sull’asse orizzontale che grazie alla  forza centrifuga martella la superficie da trattare.
Grazie all’impiego di motorizzazioni e pesi contenuti,  di effettuare risanamenti anche in profondità.
Le attrezzature, dotate di sistemi per la regolazione della profondità di lavoro, consentono di effettuare, a seconda delle esigenze, sia interventi di semplice irruvidimento che di asportazione di spessori anche superiori a 5 mm per passata (variabili a seconda della durezza del supporto) e possono eseguire anche scanalature – ad esempio a ridosso di giunti ammalorati – raggiungendo anche profondità di 20mm.
Facili da utilizzare, sono anche strumenti molto versatili, in quanto sostituendo semplicemente gli utensili con cui sono attrezzate permettono di ottenere risultati e profili molto diversi, in termini di ruvidità e/o rimozione.
L’impiego delle scarificatrici risulta ottimale per l’asportazione di vecchi rivestimenti a spessore, colle, livelline o spolveri,  - per il risanamento profondo di superfici contaminate da agenti quali oli, grassi ecc. - e per tutti gli interventi di preparazione prima della posa di rivestimenti a spessore al fine di creare il necessario aggrappo meccanico. Per le stesse ragioni la scarifica non risulta idonea nella preparazione in caso di posa di vernici o altri materiali a basso e medio spessore se non previa levigatura. Predisposte per l’utilizzo con idonei sistemi d’aspirazione, prima della posa risulta comunque necessaria una pulizia accurata della superficie.
Per conoscere meglio i prodotti Blastrac, visita il sito: www.blastrac.it

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