La normativa sulla qualifica degli applicatori di resine e i premi CAM
Durante il III FORUM dei Massetti e Pavimenti Continui al SAIE di Bologna in una conversazione moderata da Enzo Parietti e Giorgio Avenali di Conpaviper, Marco De Gregorio di UNI Ente Italiano di Normazione e Roberto Baldo di Certis hanno approfondito il tema dei patentini - ovvero della qualifica - degli applicatori di sistemi resinosi e di quali vantaggi vi siano con l’ultimo decreto CAM.
Durante il III FORUM dei Massetti e Pavimenti Continui che si è svolto al SAIE 2022, la prima conversazione era dedicata al settore delle resine ed era moderata da Enzo Parietti e Giorgio Avenali, rispettivamente Presidente Vicario e Consigliere di Conpaviper.
Nel primo evento i moderatori hanno incontrato Marco De Gregorio di UNI e Roberto Baldo di Certis per approfondire i temi dei patentini - ovvero della qualifica - degli applicatori di sistemi resinosi e del loro legame con i CAM.
Un utile supporto per poter comprendere oggi come arrivare ai patentini per gli applicatori di resine per pavimenti e i conseguenti vantaggi.
Patentini e CAM
Ad aprire le conversazioni è stato il Presidente vicario di CONPAVIPER, con la richiesta diretta di un chiarimento a Roberto Baldo «con una precisazione estremamente sintetica che cosa sono i CAM» e all'ingegner De Gregorio «quale correlazione hanno i CAM e patentini».
Roberto Baldo ha quindi risposto sui CAM "che sono l'abbreviazione dei criteri ambientali minimi e sono una declinazione Nazionale che viene da una direttiva Europea relativa agli acquisti per quanto riguarda gli appalti pubblici. Quindi, ragionevolmente, quelli che poi vanno in gara nell'ambito delle forniture della pubblica amministrazione. Ci sono tutti servizi, opere e prodotti anche relativi alle costruzioni e, quindi, si è provveduto a fare un decreto per determinare le regole attraverso cui si stabiliscono i livelli di partecipazione alle gare pubbliche e quindi criteri di accesso alla gara, che sono normalmente i criteri relativi all’organizzazione, ed criteri premianti per quanto riguarda modalità attraverso cui un partecipante può avere la possibilità di avere un un punteggio ulteriore legato a certe prestazioni che sono volontarie. L'ambito è quello legato alla sostenibilità, quindi parliamo di criteri per la sostenibilità nell'ambito degli appalti pubblici.»
In merito al nuovo decreto CAM Roberto Baldo ha precisato: «vengono introdotte alcune novità importanti per il settore perché stabiliscono non solo la necessità di avere una certificazione ambientale ai sensi delle norme 14.000, piuttosto che avere delle organizzazioni che sono in grado nell'ambito della progettazione di sviluppare e poter dimostrare tutta una serie di criteri relativi all'edificio a impatto zero, ma ha introdotto anche dei criteri relativi agli operatori andando a considerare l'abilità del posatore, che diventa un fattore molto importante per la durabilità dell’applicazione. In sostanza, un lavoro fatto bene dura di più rispetto a un lavoro fatto male e quindi è più sostenibile. É la prima volta che questo viene normato e viene stabilito con un criterio premiante.»
Perché i Patentini dentro i CAM
Marco De Gregorio, di UNI, parte da una considerazione iniziale «Se noi oggigiorno dovessimo scegliere un idraulico, un fabbro o altra figura come facciamo? O andiamo per amicizia, quindi chiamiamo l'amico per che chiedergli se ha un amico che fa quel lavoro, oppure apriamo internet per cercare l'idraulico di zona. Può andare tutto bene oppure può andare male perché magari quell'idraulico che arriva ha scelto il giorno prima di fare quella professione e di conseguenza può sbagliare completamente l’impianto. Cosa c'entra questo con i CAM e il criterio premiante? L'intenzione è quella di definire un metodo di riferimento oggettivo e univoco per tutti per poter dire che questa figura professionale è capace oppure no. É un valore premiante, non un obbligo, perché non possiamo occludere il mercato a chiunque. Quando sono nati i CAM, in fase di scrittura UNI ha partecipato e ha dato il proprio contributo. Si erano iniziato soltanto con i posatori di serramenti: l'intenzione era "qualifichiamo i serramenti e i serramentisti". Da qui abbiamo detto ampliamo il campo: abbiamo un sacco di norme che parlano di qualifica del personale sulla posa perché non trattare anche loro. E il Ministero ci è venuto dietro, ha ampliato questa cosa mantenendo la volontarietà.»
Poi Marco De Gregorio ha voluto sottolineare «Chi decide di percorrere un percorso di qualifica in conformità alla norma, quindi il cosiddetto patentino di cui dicevamo prima, deve farlo in maniera consapevole sapendo che cosa significa fare quel percorso. Si tratta di un percorso ben preciso, nel rispetto delle Norme UNI.»
E su sollecito di Parietti ha voluto aggiungere: «i CAM vanno applicati anche laddove ci siano degli interventi finanziati dalla PA come ad esempio i superbonus, e non sono limitati soltanto a quello che era previsto per la pubblica amministrazione. Sono stati ampliati nel loro campo di applicazione, quindi, chi deve fare un intervento del superbonus o comunque accedere ai bonus edilizi può avvalersi di personale qualificato.»
La conversazione prosegue approfondendo il processo di qualifica degli operatori, analizzando norme, requisiti, metodi di valutazione. Insomma, un utile supporto per poter comprendere oggi come arrivare ai patentini per gli applicatori di resine per pavimenti e i vantaggi.
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