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La metro di Doha vista attraverso l’uso del BIM

Come il BIM semplifica un progetto complesso come quello di una rete metropolitana. Un case history di 3TI PROGETTI.

La metodologia Building Information Modeling definita “Model Based”, come definito nella guida Associated General Contractors of America - AGC (2006), racchiude una rappresentazione tridimensionale del progetto che insieme a tutti i dati attribuiti ai singoli componenti, lo rendono un modello “intelligente” monitorabile per l’intero ciclo di vita del progetto. In effetti, tutti i dati progettuali sono ben strutturati grazie all’uso di diversi software per l’analisi (come Risa 3D, RAM, STAAD, ETABS), per il disegno (Revit e Architectural Desktop, Dynamo Studio, MicroStation Bentley ...), per il coordinamento, i dettagli e i rendering (Navisworks, Tekla strutture, e Graphisoft).
 
Prerogativa della progettazione in BIM è la semplificazione, intesa come capacità di gestire la complessità, ossia l’interezza dei processi informativi delle costruzioni.
 
Tutti gli elementi e i dati di un progetto vengono implementati in un modello omnicomprensivo, tridimensionale, parametrico e strutturato in modo da integrare dettagli di ogni singola attività e fase, dalla pianificazione dell’opera alla gestione del costruito.
Sul piano della progettazione, la forza del BIM risiede nel fatto che gli errori progettuali diminuiscono grazie alla possibilità di una migliore pianificazione del lavoro, una più ricca analisi del sito e degli eventuali scenari insieme alla possibilità di anticipare le decisioni con l’avanzamento della produzione dei disegni e dei report progettuali.
 
In termini di programmazione delle attività in fase di esecuzione, grazie al BIM si riscontra un aumento della produttività e una essenziale riduzione dei costi, in primo luogo per la limitazione dei conflitti e delle varianti, ma anche per il migliore coordinamento delle attività di sicurezza, dei rischi e delle interferenze, portando al minimo la presenza di tempi morti.
 
Infine, in merito alla gestione, il BIM garantisce una reportistica completa, una totale corrispondenza tra progetto e computo metrico e dunque un conseguente budgeting più vicino alla reale spesa per progetto in costruzione.
Il modello 3D in BIM, infatti, include dati dimensionali, materiali e tempistiche di progetto insieme anche a dati amministrativi, dati finanziari, ordini e forniture, che sono elementi che accompagnano le decisioni dei gestori e prima ancora degli investitori.
Trattandosi infine di un vero e proprio contenitore ordinato di informazioni, il modello BIM garantisce una panoramica globale dell’opera per tutta la sua vita, e diventa uno strumento strategico nella fase di manutenzione, in quanto consente di pianificare gli interventi a breve e lungo termine.
 
IL PROGETTO DELLA METROPOLITANA DI DOHA, IN QATAR
3TI PROGETTI, che è da sempre all’avanguardia nello sperimentare le nuove tecnologie, è riuscita ad applicare brillantemente l’approccio multi-disciplinare BIM nel settore grandi opere (ospedali, fabbricati, parcheggi, coperture) e nelle infrastrutture.
In quest’ultimo ambito 3TI PROGETTI è coinvolta nella progettazione di cinque tra le principali stazioni della nuova metropolitana di Doha e in particolare delle finiture architettoniche e opere MEP (Mechanical, Electrical and Plumbing) della Stazione Al Jadeda al Matar B.
La Metro di Doha è un progetto unico e prestigioso del nuovo sistema di trasporto passeggeri nella capitale del Qatar il cui scopo è di promuovere il trasporto pubblico come valida alternativa ai mezzi privati.
La fase di costruzione prevista è divisa in due fasi: la prima prevede la costruzione di tre delle quattro linee (rosso, oro e verde) e di 37 stazioni.
Le linee dovrebbero essere aperte al pubblico verso la fine del 2019 mentre la seconda fase sarà completata entro il 2026 e prevederà l’espansione di queste prime tre linee e la costruzione di una nuova linea blu addizionale, che contempleranno la realizzazione di altre 72 stazioni.
Nell’ambito del Progetto Qatar Integrated Railway (QIRP) la società UnStudio è stata incaricata di produrre il design architetturale di 35 stazioni della prima fase e di 60 riguardanti la seconda fase.
Poiché la realizzazione della metropolitana di Doha richiede una progettazione attenta a rispettare una rigorosa tempistica e la riduzione al minimo dell'impatto ambientale, con il fine di garantire la massima flessibilità alla realizzazione del progetto, UnStudio ha elaborato un Branding Manual architettonico, che contiene una serie di linee guida di progettazione, particolari architettonici e definizione dei materiali.
Ogni società coinvolta nel progetto deve fare riferimento a tale manuale poiché riflette le tradizioni del Paese sia nei colori che nelle forme.
 
 
 
3TI PROGETTI si è occupata della progettazione di 4 stazioni della Red Line (Al Doha Al Jadeda – AMB; Nafie Oqba Ibn – AME; Al Matar – AMD; Umm Ghuwailina - AMC) e 1 della Green Line (Al Mansoura - Al Khubaib).
La Red Line, denominata "Cost Line", va da nord a sud per 40 km. Servita da 17 stazioni collega il centro della città all’Hamad Al-ternazionale Airport.
La Green Line, anche chiamata "Education Line" corre da est a ovest, e con 8 stazioni passa attraverso Education City.
La stazione di Al Doha Al Jadeda, che ha fatto da “pilota” per la realizzazione delle altre stazioni, è situata all’incrocio tra Al Doha Al Jadeda Street e Bring Road. La stazione serve una zona a uso misto, che comprende l’edificio della Protezione Civile, una stazione di polizia centrale, alberghi, locali per vendita al dettaglio ed edifici residenziali.
 
La stazione è suddivisa in quattro diverse componenti denominate:
  • Station Box tout court
  • Entrance and pop ups
  • Landscape
  • Platform
A 3TI è stato affidato l’incarico per la progettazione delle finiture, delle strutture e dei servizi MEP per le diverse componenti progettuali.
Progettazione finiture, strutture e servizi MEP rientrano nello scopo dei servizi di 3TI per le componenti Entrance and pop ups; gli stessi servizi sono stati realizzati per la componente Station Box (escluse le strutture). Per entrambi i casi sono stati sviluppati segnaletica e computi.
La stazione di Al Doha Al Jadeda si sviluppa su quattro livelli e ha quattro ingressi per il pubblico con circolazione verticale: un ascensore, le scale e due scale mobili. Questi elementi collegano la “Station Box” al piano di ingresso, ove sono presenti i servizi per staff e utenti pubblici come, ad esempio, le sale di preghiera, i servizi igienici, ecc. e dove si accede al livello banchina mediante circolazione verticale attraverso scale e scale mobili. La configurazione del progetto, a livello della banchina, sarà pertanto quella di una stazione cosiddetta “a isola” con singoli binari e tre sezioni di tunnel sotterranei.
 
La stazione sarà servita da quattro ingressi principali: l’Entrata N° 1 è adiacente l'atrio della stazione ed è collegata all’Entrata N° 2 attraverso un sottopassaggio sotto Al Matar Street fino a nord-est. L'ingresso N° 2, a sua volta, è collegato con un sottopassaggio a nord-ovest dell’Entrata N° 3. L'ingresso N° 2 ha una lunghezza ridotta e sarà collegato con l’ingresso N° 4 a seguito di un’estensione della linea metropolitana (la costruzione sarà successiva ma senza ripercussioni sulla zona pedonale o influenzare le uscite di emergenza).
 
I materiali rappresentano i componenti fondamentali del fit-out architettonico del progetto specificati all'interno del Branding Manual.
 
La tecnica della modularizzazione e della prefabbricazione è alla base di ogni singolo elemento contenuto nel Manuale. Questa procedura mira a facilitare le operazioni di costruzione in maniera funzionale, realizzando preventivamente o al di fuori del cantiere gli elementi, e dando l'opportunità di ridurre i costi e la complessità di montaggio.
Questo approccio è applicato a diverse fasi del progetto della stazione di Al Jadeda e la tecnologia BIM ha rappresentato il modo migliore per realizzare le unità del progetto.
Il BIM permette, infatti, di creare elementi parametrici da poter richiamare e ripetere in serie: i singoli elementi sono definiti secondo una struttura parametrica e collocati all'interno di apposite famiglie.
Nella Stazione Al Jadeda, le volte dei soffitti sono ricoperte da pannelli a forma di petali, che sono gli elementi che meglio rappresentano le radici nel patrimonio architettonico locale.
 
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