La maturazione o stagionatura del calcestruzzo
Un altro articolo Massimiliano Berti, un tecnico del settore che coniuga la sua conoscenza e passione per il calcestruzzo attraverso la pubblicazione di un suo BLOG internazionale dal titolo "PRACTICALLY CONCRETE". Con Massimiliano riprenderemo alcuni suoi post, lo coinvolgeremo in alcuni approfondimenti, e gli chiederemo, visto che risiede in Danimarca, anche qualche informazione su come il ccalcestruzzo è "trattato" nei Paesi nordici.
Ma perchè continuano a raccomandarmi di maturare il calcestruzzo dopo che è stato gettato? E’ solo un’enorme perdita di tempo!....bè, è una perdita di tempo solo non siete interessati a perdere denaro!
Senza maturazione adeguata del calcestruzzo non ci sono prestazioni che tengano
Quando acquistate calcestruzzo, normalmente la vostra richiesta è sempre accompagnata da unao specifico valore di Rck. Se saltate la fase di maturazione o stagionatura del calcestruzzo, allora quel valore rimarrà espresso solo sulla bolla di consegna! Ma c’è dell’altro. Il calcestruzzo indurito risulterà maggiormente poroso e quindi permeabile agli agenti atmosferici e ai liquidi (potete approfondire nel post “Permeabilità del calcestruzzo”), le contrazioni da ritiro e le relative fessure aumenteranno notevolmente (si vedano i post “Il ritiro del calcestruzzo parte 1” e “Il ritiro del calcestruzzo parte 2”) e sia la durabilità generale del calcestruzzo e della struttura con esso realizzata (vedi post “La durabilità del calcestruzzo”) saranno irrimediabilmente compromesse.
Pensate ancora che la maturazione del calcestruzzo sia una perdita di tempo?
Perché la maturazione o stagionatura del calcestruzzo promuove lo sviluppo della resistenza meccanica?
L’obiettivo della maturazione è quello di mantenere il calcestruzzo saturo fintantoché lo spazio originariamente occupato dall’acqua sia riempito (il più possibile) dai prodotti di idratazione del cemento. Perdita veloce di umidità = idratazione del cemento incompleta e quindi compromessa.
Perché il calcestruzzo sarà più poroso se non maturato o stagionato?
L’acqua evaporerà prima di aver avuto il tempo di interagire dovutamente con il cemento. Lo spazio quindi che era occupata dall’acqua ormai evaporata rimarrà vuoto. Questi vuoti saranno per sempre “scolpiti” nella massa di calcestruzzo indurito e con molta probabilità avranno la forma di micro canali interconnessi tra loro. Questi canali sono una via d’accesso preferenziale al cuore del calcestruzzo per aria e umidità, ottimi “trasportatori” di agenti aggressivi tanto per il calcestruzzo che per il ferro di armatura.
Perché il ritiro è maggiore in calcestruzzi non maturati o stagionati?
La mancanza d’acqua porta con se anche la mancanza di tensione superficiale. Questo fenomeno coinvolge sia la superficie che il cuore del calcestruzzo gettato in opera e favorisce la formazione di fessurazioni sia superficiali che profonde che si svilupperanno in tempi differenti. La mancanza di protezione del calcestruzzo, inoltre, espone il calcestruzzo a condizioni atmosferiche che possono prematuramente asciugarlo compromettendo le reazioni di idratazione stesse quando fosse troppo caldo, freddo o ventoso.
Dal momento che lo scopo della maturazione o stagionatura è quello di prevenire il più possibile l’evaporazione dell’acqua i seguenti sono validi suggerimenti da applicarsi immediatamente dopo il getto:
- Le cassaforme dovrebbero essere lasciate al loro posto il più a lungo possibile e la parte esposta del calcestruzzo coperta con teli di nylon o tessuto-non tessuto imbibito.
- In caso di getti orizzontali, la superficie può essere allagata, mantenuta umida nebulizzando regolarmente acqua, coperta con teli di nylon, rivestita con l’applicazione di curing compound, ricoperta con teli di tessuto non tessuto imbibiti.
- In caso di climi freddi, il calcestruzzo dovrà essere protetto con pannelli isolati o specifiche superfici riscaldanti non dimenticandosi al contempo di coprire il calcestruzzo esposto per evitare l’evaporazione dell’acqua.
La maturazione o stagionatura è un processo che dev’essere attuato per almeno alcuni giorni, fino a circa 15-20 giorni in caso di condizioni estreme. Ma è una parte essenziale del lavoro. Non saltatela mai!
Questo articolo fa parte della collaborazione di INGENIO con Massimiliano Berti, un tecnico del settore che coniuga la sua conoscenza e passione per il calcestruzzo attraverso la pubblicazione di un suo BLOG internazionale dal titolo "PRACTICALLY CONCRETE". Con Massimiliano riprenderemo alcuni suoi post, lo coinvolgeremo in alcuni approfondimenti, e gli chiederemo, visto che risiede in Danimarca, anche qualche informazione su come il calcestruzzo è "trattato" nei Paesi nordici.