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La galleria Segesta sull’autostrada A29 Palermo-Trapani. Indagini diagnostiche, interventi di riparazione, monitoraggio statico e dinamico

La Galleria Segesta in esercizio sull’Autostrada A29 Trapani-Palermo in corrispondenza della diramazione “Alcamo-Trapani”, è stata recentemente oggetto di un intervento di adeguamento. Nel seguito si esamineranno le attività di: ispezione, di indagini e prove, si riferirà sugli interventi di riparazione locale e si illustrerà sistema di monitoraggio statico e dinamico.

Approccio metodologico

Lo studio degli interventi strutturali di riparazione locale trova collocazione nell’ambito del perimetro normativo cogente riguardante il contesto delle Costruzioni Esistenti così come definito dal Cap. 8 delle NTC 2018 e dalle indicazioni contenute nella Circolare Attuativa, in questi casi, lo studio della valutazione preliminare della sicurezza, potrà essere limitato alle sole parti interessate dall’intervento e a quelle con esse interagenti, inoltre esso non può prescindere dalla conoscenza del manufatto finalizzata alla definizione del Modello di Riferimento per le Analisi.

Tale percorso logico conoscitivo dovrà prevedere: l’analisi storico critica su base documentale, il rilievo mediante tecniche di tipo non distruttivo della geometria del rivestimento, la caratterizzazione dei materiali e la valutazione dello stato di degrado; il flow chart restituisce le fasi del processo:

 

Flow Chart del Processo Decisionale (E . Lo Giudice - G. Castellano - G. Navarra - C. Li Calzi - G. Mugnos)

  

La stazione appaltante ha ritenuto che si dovesse raggiungere, vista l’importanza dell’opera, un livello di conoscenza massimo LC3, da perseguire attraverso:

  1. una ricognizione della documentazione tecnica in possesso;
  2. un esame visivo approfondito;
  3. una campagna di indagini non distruttive per la definizione della reale geometria delle sezioni del rivestimento;
  4. un piano di prove per la caratterizzazione meccanica dei materiali;
  5. un piano di prove atte a segnalare eventuali processi di degrado.

Non si tratta tuttavia di una mera raccolta di informazioni ma piuttosto della statuizione di una connessione tra di esse, che, sia pure rispettando i limiti inferiori dei parametri quantitativi, privilegi gli aspetti qualitativi.

  

Descrizione dell’opera ed esame documentale

I disegni del progetto originario mostrano una suddivisone strutturale della galleria in tre diverse porzioni: due porzioni di estremità costitute da tronchi di galleria artificiale e un blocco centrale rappresentato dalla galleria naturale.

 

Galleria Artificiale lato Alcamo (E . Lo Giudice - G. Castellano - G. Navarra - C. Li Calzi - G. Mugnos)

 

Galleria Artificiale lato Trapani (E . Lo Giudice - G. Castellano - G. Navarra - C. Li Calzi - G. Mugnos)

 

Le porzioni di Galleria Artificiale presentano un primo tratto con struttura in c.a. ordinario mentre la parte rimanente è in calcestruzzo non armato, si tratta di una disposizione costruttiva che risulterà determinante ai fini diagnostici come verrà mostrato in seguito.

Ogni canna si trova confinata tra due setti in calcestruzzo armato dello spessore di 60 cm che presentano una fondazione che funge da appoggio per l’arco rovescio con il compito di trasferire i carichi al terreno per via indiretta mediante diaframmi in c.a. ordinario dello spessore di 60 cm aventi profondità variabile. Lo spessore della calotta pari a 100 cm, risulta costante per entrambe le gallerie.

L’arco rovescio invece presenta uno spessore di 70 cm e come è stato osservato esso poggia sulle estremità sulla fondazione delle pareti in c.a. poste a protezione della canna e parte sul terreno, si viene così a configurare un complesso problema di interazione terreno struttura di difficile valutazione.

  

Geometria della Galleria Artificiale (dai disegni contabili) (E . Lo Giudice - G. Castellano - G. Navarra - C. Li Calzi - G. Mugnos)

  

La Galleria Naturale si presenta secondo lo schema costruttivo classico con un prerivestimento dello spessore di 30 cm realizzato con calcestruzzo proiettato su un’armatura di tipo tralicciato dotata con rete elettrosaldata ancorato all’ammasso ancorato mediante 8 tiranti lunghi 3500 mm; un rivestimento, a profilo circolare, in calcestruzzo non armato di spessore costante pari a 75 cm che si innesta all’arco rovescio dello spessore costante pari a 125 cm realizzato in c.a. ordinario. Sono previste tre sezioni tipo identificate con le lettere A, B e C, che si differenziano per il diametro delle armature.

 

Geometria della sezione tipo A (dai disegni di progetto)

 

È interessante osservare che dal disegno originale è possibile ricavare delle informazioni circa la qualità del calcestruzzo, in particolare, secondo una consuetudine dell’epoca veniva fornito il tipo di cemento ed il dosaggio dello stesso al m3 di calcestruzzo, nel caso in studio era stato previsto un cemento 730 dosato a 300 kg.

 

Esame visivo

L’esame visivo, condotto da ispettori di Livello 2 e 3, ha restituito uno stato di degrado diffuso ma di limitata rilevanza nei tratti iniziali della canna, corrispondenti all’incirca con le porzioni artificiali della galleria, mentre rimangono contenute le aree interessate dal fenomeno lungo lo sviluppo interno della Galleria; esso si manifesta con macchie, infiltrazioni ed efflorescenze saline, sono altresì presenti fessure della porzione corticale non riconducibili a fenomeni di dissesto, inoltre è risultato più marcato nel tratto di imbocco che, a differenza del resto della canna, è realizzato in c.a. ed in corrispondenza dei piedritti anch’essi in c.a.

Si è osservata anche una discontinuità nella convergenza della sagoma, probabilmente dovuta alla vetustà dei casseri utilizzati nella costruzione del rivestimento definitivo. Longitudinalmente la tecnologia esecutiva dell’opera prevedeva conci di rivestimento definitivo della lunghezza di 12 metri, tale circostanza oltre che rilevabile dall’esame visivo è stata confermata dalle indagini mediante Georadar. La parte rimanente del rivestimento della galleria, circa 1500 metri, non mostra segni di degrado rilevanti.

 

Imbocco - Macchie ed infiltrazioni (E . Lo Giudice - G. Castellano - G. Navarra - C. Li Calzi - G. Mugnos)

 

Infiltrazioni, efflorescenze saline (E . Lo Giudice - G. Castellano - G. Navarra - C. Li Calzi - G. Mugnos)

 

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