La finestra, una figlia del sole: gli aspetti da considerare per la corretta progettazione delle schermature solari

Schermature delle finestre: quando, perché, come

Un percorso interrotto

La globalizzazione dell’ architettura , favorita dalla rapida diffusione dello stile moderno che ha ben presto assunto lo status di standard edilizio internazionale, e la facilità di accesso al petrolio e al gas naturale, che ha permesso di installare in tutte le abitazioni impianti meccanici capaci di generare a piacimento e istantaneamente il caldo e il freddo, ha segnato una cesura netta fra la progettazione edilizia corrente e i riferimenti ai cicli naturali delle stagioni, del sole, del vento, della pioggia.

Le nostre case sono diventate come costruzioni di lego, uguali in tutto il mondo, in tutti i climi e in tutti gli orientamenti possibili: sono scomparsi i riferimenti cardinali, Il nord e il sud, l’estate e l’inverno, il giorno e la notte perché, comunque, gli impianti poi risolvono tutto.

Questo paradigma culturale ci ha portato fin qui, sull’orlo di una crisi climatica, figlia di questo estraniamento dai cicli della natura. E ora si torna a parlare di progettazione bioclimatica e di sistemi passivi intesi come principi di progettazione o come elementi edilizi che mantengono o migliorano la prestazione energetica o i parametri legati al comfort abitativo, senza l'aiuto di una fonte energetica.

Il comfort abitativo e il risparmio energetico si possono ottenere utilizzando le risorse che la natura ci mette a disposizione e quelle che derivano dall’intuizione progettuale bioclimatica.

La finestra, un ossimoro di sé stessa

Progettare la dimensione e la posizione di una finestra è un’attività difficile, impegnativa. Perché la finestra rappresenta tutto e il contrario di tutto, è un ossimoro di sé stessa. Rappresenta il punto debole di una casa e, nel contempo, il suo punto di forza. È bene che stia chiusa ed è bene che stia aperta. Deve permettere di guardare il fuori ed evitare che si veda il dentro.

Mi spiego:

• la finestra è il punto debole dell ’involucro riscaldato: una finestra disperde più calore della parete in cui è collocata, come ordine di grandezza la finestra ha trasmittanza 1,00 W/mqK mentre la parete 0,2 W/mqK;
• la finestra rappresenta la “caldaia” della casa: gli apporti solari che in inverno giungono all’interno attraverso di essa contribuiscono al riscaldamento della casa (a volte rappresentano l’unica fonte di calore), per cui le finestre vanno utilizzate ma devono essere installate laddove c’è più irraggiamento;
• la finestra è la “l’amica caldaia” in inverno e può diventare il “grill” in estate quando il sole, che penetra in casa attraverso di essa, può contribuire a surriscaldare la stanza, per cui è necessario prevedere una opportuna schermatura per limitare l’irraggiamento solare estivo;
• la finestra contribuisce con un ruolo di primo piano al comfort abitativo e igienico-sanitario attraverso l’ illuminazione e la ventilazione della casa, per cui la superficie di ogni finestra della casa va opportunamente dimensionata affinché possa assicurare il rapporto corretto di aria e luce;
• la finestra deve garantire luce ma anche il buio, non dobbiamo scordarlo;
• la finestra, attraverso la sua apertura, contribuisce a far defluire l’aria interna esausta e carica di inquinanti, ma non va tenuta troppo aperta per evitare che l’aria fredda esterna raffreddi le pareti della casa;
• la finestra, attraverso una sua corretta apertura, contribuisce nelle notti estive a raffrescare gli ambienti grazie alla ventilazione incrociata, per cui è bene posizionarle su pareti con orientamenti diversi;
• la finestra rappresenta il contatto visivo e acustico con il mondo esterno, deve darci il piacere di un tramonto, delle stelle, delle chiacchiere con gli amici, di seguire il figlio che gioca in giardino;
• e, infine, la finestra ha rappresentato e rappresenta tuttora la cifra stilistica dell’estetica di una casa e addirittura di uno stile architettonico.

La finestra, figlia del sole

Per progettare una finestra e, a maggior ragione, una schermatura solare, è necessario sapere dove si trova il Sole nel cielo, in ogni stagione, in ogni giorno e in ogni ora.

Ricordo quando a scuola la maestra ci chiese: dove nasce il sole? e i più bravi risposero: a est! e dove tramonta? a ovest! Sempre? Sìììì! Bravi! disse la maestra, ma avete fatto un piccolo errore: il sole nasce a est e tramonta a ovest solo in due giorni dell’anno, negli equinozi di primavera e di autunno, in tutti gli altri 363 giorni no.

E questo piccolo errore capita spesso se non solo ai bambini.

Dato che la finestra è la figlia del Sole chiediamo a lui dove aprire una finestra e quando e come schermarla in estate.

Il moto apparente del Sole fa sì che il suo illuminamento e l’irraggiamento vari ora per ora, giorno per giorno, mese per mese e per ogni orientamento. Per cui è necessario dotarsi di un digramma solare relativo al sito della casa e di una tabella che riporti l’irradiazione mensile (oraria sarebbe meglio), e cominciare a progettare.

Riporto la tabella (tratta dal software PAN di ANIT) relativa all’irradiazione mensile a Bologna.

L’irradiazione è l’energia fornita dal sole per ogni mq di superficie finestrata.

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