Efficienza Energetica | Mobilità | CO2
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La diagnosi energetica per i trasporti secondo la norma UNI CEI EN 16247-4 (2022)

La norma UNI CEI EN 16247-4 contiene le procedure per la realizzazione delle diagnosi energetiche nel settore dei trasporti applicabili a differenti modalità di trasporto (stradale, ferroviario, navale, aereo) così come a differenti distanze (corto o lungo raggio) o a cosa è trasportato (merci o persone).

Principali novità della versione 2022

Tra le novità introdotte nella versione 2022 della norma, si cita l’aggiunta dei sistemi di telemetria e tracciamento flotta tra le fonti da cui attingere dati utili per l’attività di diagnosi; in particolare per comprendere gli stili di guida e i comportamenti dei conducenti.

Per la stesura del rapporto, la nuova versione della norma, fra i criteri da considerare nell’ambito delle raccomandazioni presentate per la riduzione dei consumi, fa riferimento al rinnovo della flotta con particolare attenzione alle emissioni di CO2. Sono stati aggiunti due allegati: l’allegato B dedicato alle fonti di informazione per la raccolta dei dati e l’allegato C contenente esempi di struttura di un rapporto di diagnosi per il settore trasporti.


Generalità del processo di diagnosi

Nel settore dei trasporti, l’attività di diagnosi energetica è particolarmente sfidante in quanto la mobilità delle risorse rende più difficoltosa l’organizzazione delle riunioni e l’analisi delle attività.

La norma armonizza le procedure per la diagnosi energetica nei trasporti, riuscendo a tenere conto delle specificità del trasporto su strada (in cui i mezzi viaggianti sono numerosi, tra loro simili e frequentemente sostituiti), del trasporto aereo e di quello marino (in cui i mezzi hanno una vita media più lunga).

L’operatività di una flotta di mezzi è complessa e spesso il tempo costituisce un aspetto determinante, pertanto, è cruciale svolgere l’attività di diagnosi senza interferire con il regolare andamento del lavoro. Nel caso di flotte particolarmente complesse, si rende necessaria la scelta del metodo di campionamento per la selezione di un ristretto numero di veicoli rappresentativo dell’intera flotta.

Per poter svolgere correttamente la diagnosi, l’auditor dovrebbe avere accesso diretto alle persone che all’interno dell’organizzazione si occupano di:

  • pianificazione: il personale addetto alla logistica e alla pianificazione dei viaggi
  • gestione operativa: la funzione dell’organizzazione addetta a pianificare le attività di trasporto e nello specifico ad assegnarle agli operatori e ai mezzi
  • manutenzione: il personale addetto ad assicurare la disponibilità e le corrette prestazioni dei veicoli
  • contrattualistica e documentazione tecnica: il personale addetto alle specifiche tecniche dei veicoli e alla gestione di subappalti e fornitori
  • risorse umane: il personale che assume e gestisce gli autisti dei mezzi
  • amministrazione: il personale che si occupa di gestire il lato amministrativo dell’organizzazione
  • conduzione mezzi: gli operatori a bordo che guidano i mezzi.


Contatto preliminare

La natura dispersiva del settore trasporti conferisce particolare importanza alla comunicazione tra le diverse funzioni pertanto già nel contatto preliminare è consigliabile che l’auditor elabori una sintesi degli scopi e delle principali necessità della diagnosi e la trasmetta a tutti coloro che rivestono ruoli di responsabilità all’interno dell’organizzazione.


Incontro di avvio

Nell’incontro di avvio (al quale è raccomandata la partecipazione dei rappresentanti di tutte le funzioni, compatibilmente con gli impegni lavorativi) andranno definiti lo scopo del lavoro, i ruoli di ogni persona, l’assegnazione della persona responsabile della diagnosi nell’organizzazione, le modalità con cui vengono pianificati i viaggi, le procedure di rinnovo della flotta e i contratti di manutenzione sottoscritti. L’auditor seleziona in sito le tipologie di mezzi da controllare, compatibilmente con l’obiettivo, lo scopo della diagnosi e il livello di completezza della stessa.


Raccolta dei dati

Nella fase di raccolta dei dati, l’energy auditor si occupa di registrare il consumo energetico di ogni mezzo nell’ultimo anno con intervalli che consentono di tracciare una tendenza utile.

A tal proposito, è particolarmente appropriato determinare:

  • i criteri usati per pianificare le operazioni di trasporto;
  • la descrizione delle rotte seguite e le politiche di pianificazione delle stesse;
  • la composizione della flotta (con dettaglio dell’età e delle principali caratteristiche tecniche dei mezzi);
  • le metodologie di rifornimento dei mezzi;
  • la distanza percorsa da ciascun mezzo oppure il numero di ore di funzionamento nell’ultimo anno;
  • la documentazione sulle merci e i passeggeri per calcolare il fattore di carico nell’ultimo anno;
  • i programmi manutentivi;
  • i dati estraibili dal sistema di telemetria e tracciamento della flotta (laddove presente).


Attività in campo

Il lavoro sul campo prevede l’ispezione dei veicoli scelti per individuare le opportunità di miglioramento e valutare la fattibilità di installare un dispositivo di tracciamento su parte dei componenti della flotta. Se non vi è disponibilità di dati, l’auditor si preoccuperà di osservare almeno un viaggio per ciascuna delle principali attività di trasporto al fine di valutare dove si collocano le azioni di ottimizzazione. Nel corso del viaggio, l’auditor misurerà (con un dispositivo di misura istantanea) oppure stimerà il consumo di ciascuna fase.


Analisi

Per poter elaborare delle proposte di intervento, l’auditor dovrà tenere in considerazione i seguenti aspetti:

  • la prestazione energetica e il fattore di carico in ciascun periodo di tempo (12 mesi);
  • i fattori che influenzano il consumo energetico;
  • i fattori che influenzano la qualità delle merci trasportate (controllo in temperatura) e l’esperienza dei passeggeri (uso dell’aria condizionata);
  • la formazione degli operatori
  • l’impatto sulla produttività dei diversi fattori che influenzano i consumi (es, velocità del veicolo)
  • la segmentazione della flotta (a seconda della tipologia di trasporto effettuato)

Una rilevante differenza rispetto alle diagnosi per gli edifici e i processi riguarda il calcolo degli indicatori che nel caso dei trasporti devono obbligatoriamente considerare la distanza percorsa. Tra i possibili indicatori si citano: energia consumata/distanza, energia consumata/(distanza*peso netto) per merce trasportata, energia consumata/(distanza*numero di passeggeri) per passeggero trasportato.


Rapporto

Il report finale chiude il processo di diagnosi e dovrebbe contenere suggerimenti di azioni di miglioramento almeno nelle tre aree che per un’organizzazione che si occupa di trasporti risultano fondamentali ovvero le rotte, i mezzi e le risorse umane.

Per quanto riguarda le rotte, le opportunità di ottimizzazione risiedono in una migliore pianificazione delle tabelle di marcia e dei percorsi; per i veicoli, si possono migliorare i programmi di manutenzione e di rinnovo per renderli più efficienti e per abbattere i consumi a parità di rotta eseguita.

Infine, le azioni sulle risorse umane riguardano il potenziamento della formazione al fine di promuovere tra gli autisti uno stile di guida che tenga in considerazione l’abbattimento dei consumi.

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