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La crisi tira fuori meglio di noi! non è vero - Perché Lupi non si può dimettere a testa alta

Quanti lo hanno detto. Quanti lo hanno scritto.

Il lato buono della crisi è che ci costringe a ripensarci, a studiare nuove soluzioni, a trovare soluzioni per sistemare problemi che prima non avremmo neanche notato. La crisi tira fuori il meglio di noi !!!
Non è vero.

La crisi tira fuori il peggio di noi.

Questi anni hanno indebolito, vanificato, distrutto le nostre certezze, e senza certezza siamo diventati più fragili, nervosi nei rapporti con i nostri cari, i nostri colleghi, i nostri collaboratori, i nostri amici, con tutti.
Questa crisi ci ha costretto a lavorare il doppio per guadagnare forse un quarto, ci ha tolto tempo, ci ha allontanato più a lungo dalle nostre famiglie, ci ha costretto a dormire poco, scopare poco, ridere poco.

Conosco imprenditori, fior di imprenditori che avevano la forza di trascinare un intero settore, e oggi girano con un’auto comprata da un albanese e intestata alla zia, altrimenti l’ufficio delle entrate gliela sequestra.
Si perché tutti parlano del dramma di chi ha perso un lavoro, ma pochi parlano del dramma di chi ha fallito da imprenditore, da titolare di uno studio o di una impresa. Conosco degli ingegneri che in 5 anni oltre alla professione si sono giocati lo studio, la casa, i risparmi, e ora non hanno più nulla (solo i minimi di inarcassa da pagare, cazzo).

Ma non finisce qui. Conosco famiglie che hanno fatto sacrifici enormi per fare studiare i propri figli e ora si trovano con neolaureati in casa che possono ambire solo a una partita iva.
Figli di professionisti che stanno nello studio di famiglia per fatturare 3.000 euro l’anno. Figli di operai che sperano dopo la laurea di trovare posto come operai. Figli di persone comuni che si laureano a pieni voti ma che poi si vedono superare nei concorsi da figli di qualcuno che “pesa”, che può pretendere un posto per il proprio figlio.

La crisi ci ha colpito nei rapporti, nella solidità familiare, nelle prospettive, nella fiducia.
Siamo come dei calciatori che vengono da una serie negativa, e il presidente li minaccia: al prossimo goal subito tutti a casa.
Ci è mai venuto in mente di dire: la squadra è più forte perché viene da una serie di sconfitte ? no, eppure continuiamo a mentire, a dirci che la crisi ci ha reso più forti.
La crisi ci ha reso dei cani affamati in fondo a un pozzo, pronti a sbranarci per quattro pezzi di carne.

La crisi non ha tirato fuori il meglio di noi, ma il peggio, ossia la tigna, la rabbia, quella rabbia disperata che ci ha consentito di sopravvivere sì, ma a discapito di noi, a discapito degli altri. Una lotta per il presente, con uno sguardo al futuro, ma incapaci di poter mettere in paniere qualche certezza, non solo per il lavoro, ma anche per la famiglia, per i figli.

E in questa lotta c’è qualcuno che gioca in modo sporco.
Qualcuno che prende Direzioni Lavori milionarie senza neanche dover andare in cantiere, qualcuno che prende mazzette per gestire appalti, qualcuno che nella crisi sguazza.
E in questo sistema tutto sembra permesso, tutto solo per pochi.
E così, pensando a Lupi, anche se dovessimo  constatare che l’unica cosa che ha fatto di "sporca" è quella di chiedere un favore per dare un lavoro a suo figlio, un favore chiesto a chi vive prendendo super_lavori proprio dal suo ministero ...
ci spiace, anceh solo per questo patto non possiamo accettare che dica che si dimette a testa alta. Almeno, in quel momento, chini la testa e abbia la dignità di dire ho sbagliato, ho sbagliato perché quel posto, altrimenti, lo avrebbe avuto un altro, un altro non raccomandato, ma per riconoscimento del suo valore.
E’ vero, la crisi tira fuori il peggio di noi. Ma in alcuni uffici il peggio non finisce mai.

Andrea Dari

PS.
La delusione per Lupi è stata grande. Alcuni suoi provvedimenti, alcune sue posizioni, ci facevano pesante che fosse diverso dagli altri. E all’illusione segue sempre una delusione molto più intensa.