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La crisi non è una via senza uscita, può essere anche una opportunità per il futuro

Editoriale di Silvio Sarno sulla crisi e sulle opportunità per il futuro

Da quest’anno prende il via la partnership tra ATECAP e Made expo, grazie alla quale il mondo delle costruzioni viene a diretto contatto con quello dell’architettura e del design, con un progetto, Made in Concrete, promosso dall’ATECAP con i prestigiosi patrocini del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e del Ministero dello Sviluppo Economico, interamente dedicato al calcestruzzo, in particolare al calcestruzzo armato.

È l’occasione per interagire su vasta scala con tutti gli operatori pubblici e privati del comparto e per affermare con forza che l’inevitabile riassestamento del mercato non può che avvenire nel rispetto delle regole e di adeguati livelli di sicurezza e di qualità nelle costruzioni in calcestruzzo.

La crisi in atto, che non accenna a placarsi, ha colpito i driver fondamentali dell’industria del calcestruzzo, ovvero gli investimenti in opere pubbliche e, per quanto concerne il comparto del mercato privato, le nuove costruzioni abitative.

In tre anni l’industria del calcestruzzo preconfezionato ha registrato un dimezzamento della produzione, e in un settore il cui output è un prodotto che non può essere stoccato in magazzino ciò si traduce nel tenere inattivi gli impianti di produzione.

La sfida da cogliere, pertanto, affinché la crisi da via senza uscita possa trasformarsi in una opportunità per un futuro dell’industria del calcestruzzo preconfezionato altamente produttivo, è quella di stimolare fortemente i meccanismi naturali del mercato, di espellere da esso gli operatori improvvisati e le infiltrazioni malavitose, di rifiutare la facile concorrenza fondata sul mero abbattimento dei costi e troppo spesso sul mancato rispetto delle regole.

L’ATECAP ha in campo progetti, idee, proposte che confermano con vigore i valori che fanno da sfondo a tutta l’attività dell’Associazione e per le quali il Made expo fa da importante cassa di risonanza, per l’affermazione di un mercato trasparente, per il rispetto della legalità, per la qualificazione degli operatori come basi di un confronto concorrenziale leale tra imprese serie e corrette.

Le proposte dell’Associazione non richiedono né investimenti di denaro pubblico né nuove regole e nuove leggi, ma semplicemente una nuova politica industriale di settore per perseguire e raggiungere una ristrutturazione della offerta puntando su tre macro direttrici: l’attuazione rigorosa di tutti quei controlli previsti dalla legge in grado di assicurare una selezione virtuosa, capace, cioè, di contenere, emarginare e annullare gli effetti di una concorrenza scorretta; la ricerca e la conseguente adozione di standard tecnologici e produttivi elevati; la promozione e la creazione di maggiori efficienze tra gli attori della filiera del calcestruzzo preconfezionato.

L’ATECAP ritiene che una Associazione industriale abbia il dovere di comprendere quali siano i reali spazi operativi per fronteggiare la situazione di emergenza che il comparto si trova ad affrontare, e di assumere iniziative a favore delle imprese del settore, affinché la crisi divenga una possibilità di crescita, per il bene della categoria, per il futuro del Paese.

Lo stesso dovere lo hanno però tutte le altre associazioni e organizzazioni rappresentative delle categorie di industriali e di professionisti coinvolti nel processo di progettazione, produzione e utilizzo del calcestruzzo e, ancor di più, tutte le Pubbliche Amministrazioni che presiedono a questo settore. Ognuno è chiamato a fare la propria parte, in attesa di risposte concrete, responsabili e soprattutto costruttive.