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La crisi della plastica: un allarme globale e l'urgenza di un trattato vincolante

La produzione mondiale di plastica e il relativo inquinamento hanno raggiunto livelli allarmanti, evidenziando la necessità urgente di un intervento coordinato su scala globale. Questo materiale, un tempo celebrato per la sua versatilità e capacità di rendere i prodotti più accessibili, sta ora soffocando il nostro pianeta. La plastica, a causa della sua durabilità e resistenza, si accumula negli ecosistemi terrestri e marini, con gravi ripercussioni sulla biodiversità e la salute umana.

Plastica: da rivoluzione economica a crisi ambientale

La plastica ha giocato un ruolo cruciale nella trasformazione economica e sociale del ventesimo secolo, rendendo molti prodotti più accessibili e abbattendo le barriere economiche che un tempo limitavano il consumo di massa.

Questo materiale versatile ha reso possibile la produzione su larga scala di beni di consumo a costi relativamente bassi, permettendo a una porzione più ampia della popolazione globale di accedere a prodotti e servizi che un tempo erano considerati lusso.

Dagli imballaggi alimentari ai dispositivi medici, la plastica ha offerto soluzioni leggere, economiche e resistenti, promuovendo innovazioni in numerosi settori industriali e migliorando la qualità della vita di milioni di persone. Il suo impiego in ambito agricolo, ad esempio, ha migliorato la conservazione dei prodotti e incrementato l'efficienza del trasporto, contribuendo a ridurre il degrado degli alimenti e a ottimizzare la catena di approvvigionamento.

Produzione mondiale di plastica
Produzione mondiale di plastica (by ourworldindata.org)

 

Tuttavia, l'adozione massiva della plastica ha anche avuto delle conseguenze non previste, portando oggi a una crisi ambientale di proporzioni enormi. La stessa innovazione che ha permesso un salto sociale e economico ha generato un problema terribile: la plastica, per la sua durabilità e resistenza, non si decompone facilmente, accumulandosi in quantità monumentali nei nostri ecosistemi.

La realtà attuale ci pone di fronte a un paradosso: mentre la plastica continua a offrire benefici economici e pratici, il suo impatto ambientale negativo cresce esponenzialmente. Montagne di rifiuti plastici invadono le discariche, gli oceani e gli habitat naturali, rilasciando sostanze tossiche e microplastiche che minacciano la biodiversità e la salute umana.

Oggi, il mondo si trova a un bivio: continuare a sfruttare i vantaggi economici della plastica ignorando le crescenti conseguenze ambientali, o riconoscere la gravità della situazione e agire con decisione.

È necessario ripensare il nostro approccio alla produzione, al consumo e alla gestione dei rifiuti plastici. Un trattato globale e vincolante, che affronti il ciclo di vita completo della plastica e promuova pratiche sostenibili, potrebbe rappresentare un passo avanti significativo nella lotta contro questa crisi ambientale, mostrando che è possibile unire progresso economico e responsabilità ecologica.

 

Il mondo è sommerso dalla plastica

L'articolo pubblicato dal New York Times il 2 marzo 2022 intitolato "The World Is Awash in Plastic. Nations Plan a Treaty to Fix That." solleva una questione di estrema urgenza: il mondo è sommerso dalla plastica e le nazioni stanno pianificando un trattato per affrontare questo problema.

Il trattato proposto sarà legalmente vincolante e mirerà non solo a migliorare il riciclo e a pulire i rifiuti di plastica ma anche a limitare la produzione futura di plastica.

Il problema è chiaro: "The U.N. estimates that only 9 percent of all plastic has ever been recycled" ("Le Nazioni Unite stimano che solo il 9 percento di tutta la plastica sia mai stato riciclato"). Questo basso tasso di riciclo significa che la maggior parte della plastica finisce in discariche, nell'ambiente naturale o viene incenerita, con gravi conseguenze ambientali.

L'importanza di un intervento globale è enfatizzata dal fatto che il trattato sui plastici potrebbe diventare l'accordo ambientale più significativo dal Patto di Parigi del 2015 sul cambiamento climatico. Le negoziazioni, che si prevede si concludano entro il 2024, rappresentano un'opportunità cruciale per affrontare una crisi ambientale che non conosce confini nazionali.

End Plastic Pollution: Towards an International Legally Binding Instrument

Il draft del trattato intitolato "End Plastic Pollution: Towards an International Legally Binding Instrument" del 2022 rappresenta un impegno globale per affrontare la crisi della plastica. Adottato durante la quinta sessione dell'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente, mira a sviluppare un accordo internazionale vincolante per combattere l'inquinamento causato dalla plastica, con un'attenzione particolare al ciclo di vita completo della plastica, dalla produzione al design, fino allo smaltimento. Il trattato enfatizza la necessità di progettare prodotti riutilizzabili e riciclabili, e sottolinea l'importanza della cooperazione internazionale per facilitare l'accesso a tecnologie avanzate, la costruzione di capacità e la cooperazione tecnico-scientifica. Si prevede che il trattato venga finalizzato entro la fine del 2024, segnando un passo significativo nella lotta globale contro l'inquinamento plastico​ (UNEP - UN Environment Programme)​​. Il draft del trattato è allegato all'articolo.
Per ulteriori dettagli, puoi consultare la documentaziotatne completa sul sito dell'UNEP qui.

 

Un punto fondamentale emerso dall'articolo è l'enfasi sulla necessità di un approccio olistico alla questione della plastica: "the treaty must address the full life cycle of plastics, from production to disposal, recycling and reuse" ("il trattato deve affrontare l'intero ciclo di vita della plastica, dalla produzione allo smaltimento, al riciclo e al riutilizzo"). Questo significa considerare ogni aspetto del problema, dalla progettazione dei prodotti per ridurre l'uso di plastica, al miglioramento del riciclaggio, fino all'assistenza tecnica e finanziaria per i paesi in via di sviluppo.

L'articolo mette in luce anche le sfide poste dalle microplastiche, particelle minuscole che si accumulano nell'ambiente e che sono state rilevate persino nelle acque profonde degli oceani e nell'acqua potabile. Le microplastiche rappresentano una minaccia silenziosa ma pervasiva per gli ecosistemi marini e la salute umana.

La necessità di agire ora è imperativa.

Non possiamo permetterci di rimandare ulteriormente: la plastica sta soffocando il nostro pianeta, danneggiando la biodiversità e contribuendo al cambiamento climatico attraverso le emissioni di gas serra prodotte durante la sua fabbricazione e incenerimento.

Il trattato sui plastici è un passo necessario verso un futuro più sostenibile. È essenziale che questo processo includa tutti i paesi e riconosca il ruolo cruciale dei lavoratori informali nella raccolta e nel riciclo dei rifiuti plastici, come sottolineato dalla formale riconoscenza degli spazzini durante l'accordo di Nairobi.

È fondamentale che il trattato proposto sia ambizioso e inclusivo, affrontando non solo il riciclo ma anche la produzione e il design dei prodotti plastici per un impatto realmente globale e duraturo sulla salute del nostro pianeta.

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