La corretta posa del Porfido: con Porfido KERN® si nota la differenza!
Per la buona riuscita di una pavimentazione in porfido, che esalti le caratteristiche uniche del Porfido Kern®, sono necessari una accurata progettazione della pavimentazione quali l’analisi del terreno, la creazione del sottofondo ed una corretta posa del prodotto. Altrettanto importante è una scrupolosa pulizia della pietra così da non alterare la bellezza dei suoi colori naturali.
Il Porfido Kern® dal Trentino, originatosi durante il permiano inferiore, appartiene alla cosiddetta piattaforma porfirica atesina. È tra le rocce più dure e resistenti, particolarmente adatto per pavimentazioni esterne e rivestimenti, mantiene inalterate nel tempo le sue caratteristiche fisico-meccaniche ed il suo aspetto. Gradevole è l’uso del Porfido Kern® dal Trentino negli ambienti interni quali uffici, negozi, banche, scuole, musei, abitazioni, ...
Per la buona riuscita di una pavimentazione in porfido, che esalti le caratteristiche uniche del Porfido Kern®, sono necessari una accurata progettazione della pavimentazione quali l’analisi del terreno, la creazione del sottofondo ed una corretta posa del prodotto. Altrettanto importante è una scrupolosa pulizia della pietra così da non alterare la bellezza dei suoi colori naturali. È pertanto consigliato appoggiarsi sempre a posatori esperti ed all'Ufficio Tecnico del consorzio Porfido Kern® .
Fasi della posa
Analisi terreni e Sottofondo
Analisi accurata dei terreni di supporto sia che si tratti di una pavimentazione destinata al traffico stradale che semplicemente pedonale. Creazione di un Sottofondo stabile e resistente, in grado di sopportare i carichi che subirà la pavimentazione. Nel caso di pavimentazioni esterne il sottofondo dovrà essere realizzato con pendenze adeguate, almeno del 2%, in grado di convogliare le acque meteoriche verso punti di raccolta e/o scarico. Il Sottofondo più diffuso, di rapida esecuzione e notevole resistenza è il massetto in calcestruzzo, formato da uno strato adeguato di conglomerato cementizio (0,2t/m3) in cui viene annegata una rete metallica elettrosaldata di adeguato spessore. Più raramente viene utilizzato un sottofondo composto da pietre di diversa granulometria compresse con aggiunta di acqua. La quota a cui verrà realizzato il sottofondo (con riferimento alla quota finale) è variabile a seconda dello spessore dei cubetti o altri tipi di prodotto che si andranno a posare.
Allettamento
Formazione dello strato di Allettamento, realizzato sopra il sottofondo dove viene posata la pavimentazione. Per i cubetti il sistema largamente utilizzato è costituito da un’impasto a secco di sabbia e cemento tipo R 325 (200 kg/m3). A seconda dell’elemento utilizzato per la pavimentazione e del suo spessore andrà previsto un adeguato spessore di allettamento. La posa su pietrischetto è particolarmente indicata per la sigillatura con il sistema Elastofuga®. La posa di piastrelle, lastrame, cordoli e delimitazioni avviene su impasto di conglomerato cementizio.
Posa
La Posa dei cubetti sullo strato di allettamento avviene secondo lo schema prefissato (ad archi contrastanti, a file, a cerchi, a coda di pavone, ecc.) ad una quota rialzata da 5 a 15 mm rispetto alla quota finale (per permettere la costipazione degli elementi).
Battitura
A posa ultimata si procede alla operazione di Battitura della pavimentazione con l’ausilio di vibratori meccanici. Con appositi spazzoloni si procede a colmare gli spazi di fuga tra ogni elemento con mix di sabbia e cemento e quindi si procede alla fase di compressione del pavimento così da renderlo piano. L’obiettivo è quello di raggiungere il massimo grado di costipazione.
Sigillatura
Sigillatura dei giunti. Consiste nel chiudere superficialmente, con un materiale legante e possibilmente impermeabile, le fughe esistenti tra elemento ed elemento. I sistemi di sigillatura più frequenti sono: con sabbia, con boiacca cementizia e con pietrischetto e resina “elastofuga®”. La Sigillatura con sabbia consiste nel cospargere la superficie di uno strato di sabbia fine (Ø 0 – 4 mm). La Sigillatura con boiacca cementizia si ottiene miscelando in parti uguali sabbia, acqua e cemento R 325 e stendendola sul pavimento, preventivamente inumidito, facendo sì che penetri in ogni giuntura. Si dovrà togliere la parte di boiacca in eccedenza con l’aiuto di un getto d’acqua e di spazzoloni gommati. Per la Sigillatura con resina vedere la parte relativa all’Elastofuga®.
Pulizia
Pulizia accurata della pavimentazione: con segatura fine di legno bagnata tirata fino a completa rimozione dei residui di cemento in modo da evidenziare i colori della pietra naturale.
Per conoscere meglio i prodotti Porfido Kern®, vai al sito: www.porfido.net
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