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L'Ordine e il Project Management: la relazione del Tesoriere Esposito al convegno di Salerno del 22 marzo 2019

"PROJECT MANAGEMENT EXPERIENCE”: è il titolo di un convegno organizzato venerdì 22 marzo a Salerno, nei saloni del Grand Hotel Lungomare, dall'Ordine degli Ingegneri di Salerno in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri di Napoli. Il Tesoriere dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli, Giovanni Esposito, che vanta una consolidata esperienza in materia e che ha promosso numerose iniziative formative e divulgative sul Project Management, ha portato il saluto dell'Ordine partenopeo e ha tenuto un intervento incentrato proprio sulle iniziative organizzate a Napoli su questa disciplina.

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"PROJECT MANAGEMENT EXPERIENCE”: è il titolo di un convegno organizzato venerdì 22 marzo a Salerno, nei saloni del Grand Hotel Lungomare, dall'Ordine degli Ingegneri di Salerno in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri di Napoli. Il Tesoriere dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli, Giovanni Esposito, che vanta una consolidata esperienza in materia e che ha promosso numerose iniziative formative e divulgative sul Project Management, ha portato il saluto dell'Ordine partenopeo e ha tenuto un intervento incentrato proprio sulle iniziative organizzate a Napoli su questa disciplina. Di seguito il testo integrale dell'intervento.

L’Ordine degli Ingegneri di Napoli è fortemente impegnato da molti anni nello sviluppo del profilo professionale dell’Ingegnere Project Manager, puntando a formare profili di eccellenza in tale settore.
Il percorso formativo proposto, parte dall’acquisizione della credenziale ISIPM-base, qualificato punto di partenza per l’assessment delle conoscenze, prosegue con l’acquisizione della credenziale ISIPM-Avanzata, qualifica di livello superiore, nella quale si sviluppano e si testano le abilità, e si conclude con la “certificazione di terza parte”, il cui ottenimento è subordinato alla maturazione di una esperienza in ambito Project Management. È un percorso che ha riscosso nel tempo notevole successo tra i colleghi sia in termini quantitativi che per la qualità degli interventi proposti.

Ecco i numeri delle azioni svolte ad oggi:
n. 11 edizioni del corso ISIPM-base;
n. 2 edizioni - la prossima è pianificata per maggio 2019 - del corso ISIPM-Avanzato;
n. 1 sessione di esame per la certificazione PM professionista AICQ-SICEV;
circa 250 colleghi in possesso della credenziale ISIPM-base;
circa 20 colleghi in possesso della credenziale ISIPM-Avanzata;
6 colleghi iscritti nell’elenco AICQ-SICEV dei Project Manager certificati; in particolare hanno conseguito la certificazione in PM n. 2 RUP (ANAS e Città Metropolitana), n.2 Consulenti Aziendali, n. 1 PM del settore aerospaziale, n. 1 Consulente ICT.

Sono state definite apposite convenzioni con le maggiori Associazioni Nazionali ed Internazionali di Project management, con vantaggi per gli iscritti sia in termini economici che di qualità della formazione erogata, ed in particolare con:

ISIPM
AICQ-SICEV
PMI
IPMA

Molti Enti pubblici stanno formando i propri dirigenti e RUP in linea con il percorso formativo da individuato dall’Ordine di Napoli (INAIL circa 70; ANAS circa 50).

Ad oggi nei registri di PM dei principali enti certificatori italiani si hanno i seguenti numeri:
registro AICQ-SICEV: circa 200 iscritti;
registro CEPAS: circa 100 iscritti.

L’Ordine degli Ingegneri di Napoli è inoltre attivo sulla tematica del Project management anche in sede UNI, laddove rappresentanti della nostra Commissione Ingegneria Gestionale sono presenti nei vari gruppi di lavoro che sviluppano le norme sul Project Management. Anche io sono impegnato su questo fronte, nella Commissione Tecnica 40 per i “Servizi” e nel Gruppo di Lavoro 013 “Project Management”.
L’Ordine degli Ingegneri di Napoli ha contribuito fattivamente al miglioramento della Norma UNI 11648:2016, incentrata sulle competenze del project manager, predisponendo un documento che è stato fatto proprio dal CNI e recepito integralmente dall’UNI nella stesura definitiva della norma: si cita in particolare il riferimento al requisito della sostenibilità tra i principi etici e comportamentali del Project Manager.
Queste attività pongono l’Ordine degli Ingegneri di Napoli in prima linea nello sviluppo della formazione di profili di eccellenza nella disciplina del Project Management.

Situazione del PM in Italia e nel mondo
Le norme in ambito PM, “UNI ISO 21500:2013 - Guida alla gestione dei progetti - Project Management” e “UNI 11648:2016 - Attività professionali non regolamentate – Project Manager – Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza”, che costituiscono la base per il processo di certificazione di terza parte, sono diventate un riferimento per la richiesta di PM, anche da parte della PA.

Basti pensare che nel Decreto n. 7 del 19/11/2018 del Commissario della Ricostruzione del Ponte Polcevera (Atti del Commissario Straordinario), avente per oggetto l'avvio di una consultazione di mercato finalizzata all'instaurazione di una procedura negoziata, nell'allegato 1, inerente le specifiche tecniche dei servizi di Project & Construction Management e di Quality Assurance, tra le varie caratteristiche minime viene richiesta la figura di un "Responsabile del controllo dello stato di avanzamento del progetto e supporto gestionale dall'avvio dell'iniziativa fino al collaudo definitivo delle opere realizzate (in accordo alla UNI ISO 21500:2013 - Guida alla gestione dei progetti - Project Management) "

Il mercato del Project Management è oggi maturo e spinge verso la specializzazione delle competenze. Secondo le previsioni, nei prossimi dieci anni la domanda di Project Manager qualificati aumenterà del 33%, con una stima di circa 22 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo (fonte PMI), prevedendo nel 2027 una domanda mondiale di oltre 90 milioni di Project Manager, soprattutto in Cina ed India.

Chiediamoci il perché. Cominciamo con i dati.
In primo luogo, le iniziative di project management, nelle aziende, fanno risparmiare alle aziende stesse 2,8 volte più denaro, in quanto il loro output è più affidabile (PMI, 2017).

In secondo luogo, l'80% dei progetti ad alto rendimento è guidato da un project manager certificato. (Wrike).

In terzo luogo, le organizzazioni che utilizzano qualsiasi tipo di metodologia di project management sono più brave a rispettare il budget, a rispettare i tempi e gli obiettivi delle riunioni, gli standard di qualità e i benefici attesi. (PMI, 2015).


E per concludere, riporto la percezione che le aziende hanno dell’importanza del Project Management, citando quanto affermato da Pricewaterhouse Coopers: Il 97% delle organizzazioni, e sottolineo il 97%, ritiene che il Project Management sia un fattore critico per ottenere le performance desiderate per il proprio business. E non è una percezione fallace, dovuta alla sola capacità comunicativa da parte dell’offerta di Project Management, in quanto tra il 2016 ed il 2017, nelle aziende utilizzanti metodiche di Project Management il successo progettuale è salito dal 62% al 70% ed il rispetto del budget iniziale dal 50% al 60% (Fonte PMI). Ed ancora il 64% progetti sono stati realizzati nei tempi e costi previsti se nell’ azienda il Project Management era presente da tempo ed ormai “maturo”. Tale percentuale scende al 36% nelle aziende con il Project Management in fase “iniziale”.

Sempre il PMI, nel 2018, rivela il notevole vantaggio di cui godono i professionisti che hanno conseguito la certificazione avanzata in PM, per quanto riguarda il loro potenziale reddito. A seguito di un’indagine in 37 paesi, i titolari della certificazione PMP® riferiscono di ricevere stipendi in media superiori del 23% rispetto ai professionisti non muniti di tale certificazione.

L’indagine Hays sulle retribuzioni 2017 in Italia mostra che gli junior Project Manager (con 2-5 anni di esperienza) hanno Retribuzioni annue tra i 30-40000 euro ed i senior Project Manager (con oltre 5anni di esperienza) hanno retribuzioni annue di 45000 – 70000 euro, con punte anche di 90000 euro. Sempre in Italia, nel 2017, i PM - fonte OD&M Consulting - hanno avuto una retribuzione del 9,1% in più rispetto alla media. Ma non basta, occorre anche aggiungere a questi importi la retribuzione variabile in funzione degli obiettivi pianificati, e dei tempi di gestione e di consegna. Si tratta di una retribuzione variabile dal 10 al 15% in più, rispetto alla retribuzione annua, in funzione del valore del progetto. (Fonte: MichealPage).

Sta nascendo una nuova professione
Ma il Project Manager non è solo un ruolo ricoperto nelle aziende. E’ sempre più una professione. Il 68% delle aziende presenti nel report PMI ha dichiarato, nel 2018, di essersi affidate all’esterno per le attività di Project Management.

La richiesta di Project Management nei prossimi anni si prevede riguardi in particolare figure professionali che abbiano anche competenze di Business Analisys, in linea con la caratterizzazione del “Project Management moderno”, che vede il Project Manager non solo “gestore” del progetto, ma parte attiva, sin dalle prime fasi di avvio dell’opera (Business Case e Business Plan), nella definizione del suo valore, che va monitorato lungo tutto il ciclo di vita: infatti  si afferma ormai  che un progetto è di successo se è in grado di generare valore per i soggetti interessati.  In tale prospettiva la Commissione Ingegneria gestionale di Napoli sta avendo un notevole ruolo, organizzando specifici seminari.
Infine, secondo il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici e le linee guida ANAC n.3, viene richiesto al RUP specifica formazione in Project Management, nel rispetto delle norme nazionali ed internazionali di PM. Tali attività, compreso l’attività di Business Analisys, sono già di fatto svolte dal RUP: basti pensare, ad es., alla redazione del quadro esigenziale, documento che viene redatto ed approvato dall'amministrazione in fase antecedente alla programmazione dell'intervento, e che individua, sulla base dei dati disponibili: gli obiettivi generali, i fabbisogni della collettività posti a base dell'intervento, le specifiche esigenze qualitative e quantitative; quadro esigenziale nel quale vanno indicate le alternative progettuali da analizzare poi nel successivo progetto di fattibilità tecnico-economica o nel successivo documento di fattibilità delle alternative progettuali.
Nel ringraziare ancora l’Ordine di Salerno per l’invito, auspico che l’evento odierno possa rappresentare un inizio di fattiva di collaborazione tra i 2 Ordini di Napoli e Salerno, anche in considerazione della consolidata collaborazione con gli altri player presenti (ISIPM e AICQ-SICEV) invitati dall’ Ordine di Salerno a partecipare a questo evento.