L'Italia ha sempre più ingegneri: laureati in aumento del 4.3%

Le donne laureate in 10 anni sono cresciute dal 26 al 30%

Negli ultimi anni, il settore dell’ingegneria in Italia ha registrato un notevole incremento nel numero di laureati, sia di primo livello che magistrali. Secondo un'analisi condotta dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), nel 2023 il numero di laureati è aumentato del 4,3% rispetto all’anno precedente, segnando una crescita quasi del 49% nell'ultimo decennio.

Il mercato del lavoro ha giocato un ruolo fondamentale in questo trend positivo. La domanda di figure tecniche, infatti, supera di gran lunga l’offerta, incentivando l'iscrizione e la laurea in ingegneria. I corsi di laurea in ingegneria offrono competenze immediatamente applicabili nel mondo del lavoro, attirando così un numero crescente di studenti. La varietà dei corsi di ingegneria, che spaziano dai settori delle costruzioni e dell’ambiente alle telecomunicazioni, alle applicazioni industriali e alle tecnologie dell’informazione, amplia ulteriormente l'attrattiva di questi studi.

Nel 2023, quasi 26.700 studenti hanno conseguito la laurea magistrale in ingegneria presso le Università italiane, un dato significativo rispetto ai 16.380 del 2013 e ai 13.536 del 2010. Anche il numero di laureati di primo livello è in crescita, superando le 30.000 unità nel 2023. È interessante notare che oltre l'80% di questi laureati prosegue gli studi per ottenere la laurea magistrale.

Un aspetto rilevante del panorama attuale è la diversificazione delle scelte accademiche degli studenti. I corsi di ingegneria industriale e dell’informazione stanno guadagnando terreno, mentre si osserva un rallentamento nel numero di laureati in ingegneria civile-edile e per l’ambiente e il territorio. Nel 2023, il corso magistrale con il maggior numero di laureati è stato ingegneria gestionale. Anche ingegneria biomedica ha visto un incremento notevole del 22% in un solo anno, con 2.103 laureati nel 2023. Il numero di laureati in ingegneria meccanica rimane elevato, con una media di 3.500 laureati magistrali all'anno.

Al contrario, il settore dell’ingegneria civile registra una leggera flessione. Nel 2023, i laureati in ingegneria civile sono stati 1.755, mentre quelli in architettura e ingegneria edile-architettura sono stati 1.876, con un calo del 7,8% rispetto al 2022. Nonostante ciò, la domanda di ingegneri edili è ancora elevata, il che potrebbe portare a un futuro incremento delle iscrizioni in questi corsi.

Un fenomeno significativo è l’aumento del numero di donne laureate in ingegneria. Sebbene rappresentino ancora una minoranza, la loro presenza è cresciuta dal 26,3% del 2013 al 30% attuale. Questo aumento è particolarmente marcato in ingegneria biomedica e in architettura e ingegneria edile-architettura, dove le donne rappresentano la maggioranza. Anche in ingegneria chimica, dei sistemi edilizi e per l’ambiente e il territorio, le laureate superano il 45%.

Secondo Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il settore è in continua evoluzione con una crescente presenza di ingegneri gestionali, biomedici e meccanici. Questo cambiamento riflette le trasformazioni tecnologiche in atto e le nuove esigenze del mercato del lavoro.

Marco Ghionna, Presidente del Centro Studi CNI, sottolinea l'importanza di adattarsi alle nuove generazioni di ingegneri, che portano con sé competenze e aspettative diverse. Il futuro dell'ingegneria vedrà un ulteriore sviluppo di filoni relativamente nuovi, con un crescente numero di laureati in ingegneria gestionale, biomedica, dell'informazione e meccanica.

IN ALLEGATO IL REPORT CNI INTEGRALE.