L'intelligenza artificiale nell'edilizia trasforma le università: nuovi percorsi formativi e applicazioni

Intelligenza artificiale nella professione tecnica: impatti e prospettive nelle università e nell'insegnamento

L'intervista realizzata dalla redazione di Ingenio alla Prof.ssa Rita Cucchiara dell'Università di Modena durante il convegno organizzato e promosso da Oice "Il futuro nell'ingegneria e nell'architettura" tenutosi il 28 giugno 2024 all'Auditorium Parco della Musica "Ennio Morricone" a Roma. Il suo intervento durante il convegno è stato inerente sull'Intelligenza artificiale: prospettive per l'ingegneria e l'architettura insieme al Prof. Guido Saracco del Politecnico di Torino.

L'introduzione dell'intelligenza artificiale nel mondo della professione tecnica che impatti avrà sulle università e in che modo dovrà cambiare l'insegnamento?

Prof.ssa Rita Cucchiara

Gli impatti si stanno manifestando già oggi, non solo in futuro. Nei nostri dipartimenti di ingegneria, stiamo già adattando i percorsi formativi per rispondere a queste nuove esigenze. Ad esempio, all'Università di Modena e Reggio Emilia, abbiamo creato un corso di laurea magistrale in "Artificial Intelligence Engineering", che affianca il tradizionale percorso in ingegneria informatica, specializzandosi proprio in queste tematiche.

Inoltre, questi argomenti diventeranno sempre più pervasivi in ambito multidisciplinare, influenzando non solo l'ingegneria informatica, ma anche l'ingegneria civile, meccanica, e persino l'architettura, dove vediamo già un crescente utilizzo di queste competenze.

Tre applicazioni dell'AI: generative design, rivelazione anomalie strutturali e gestione documentale

Quali sono le possibili applicazioni nello specifico?

Prof.ssa Rita Cucchiara

Le applicazioni dell'intelligenza artificiale, del Deep Learning e del Machine Learning nel campo dell'architettura e delle costruzioni sono numerose. Vorrei evidenziarne tre in particolare.

Innanzitutto, il Generative Design consente di utilizzare strumenti generativi per supportare la fase creativa della progettazione e per gestire l'intero ciclo di vita del progetto. Poi c'è la rilevazione delle anomalie (anomaly detection), fondamentale per l'analisi strutturale e per garantire la sicurezza degli edifici. Infine, è cruciale la gestione documentale, sia nella fase iniziale, per la ricerca delle fonti, sia in quella finale, per la rendicontazione delle operazioni.

Questi strumenti, già disponibili sul mercato, stanno diventando sempre più evoluti e semplici da utilizzare, e nei prossimi anni diventeranno indispensabili in tutto il ciclo di vita dei progetti architettonici.