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L'Intelligenza Artificiale applicata alla progettazione delle strutture civili: la nascita di un’era

L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando la progettazione strutturale, rendendo l’edilizia più efficiente, sostenibile e sicura. Un cambio di paradigma che ridefinisce il ruolo dell’ingegnere e apre a nuove opportunità per il futuro del costruito. Leggi questo approfondimento per saperne di più.

L’Intelligenza Artificiale entra nell’Ingegneria Civile

La rivoluzione dell'Intelligenza Artificiale sta toccando ogni aspetto delle nostre vite, e l'Ingegneria Civile ne sta raccogliendo i frutti. La progettazione strutturale sta vivendo una trasformazione senza precedenti grazie all'AI. Ma come si integrano queste due realtà, e quali prospettive si aprono per il futuro delle costruzioni?

 

Il predimensionamento assistito dall’AI

Immagina di dover concepire un edificio. Il predimensionamento è come tracciare la prima bozza di un'opera d'arte: getti le basi, definisci le linee principali e inizi a dare forma alla tua visione. Tradizionalmente, questo processo richiede esperienza, calcoli e conoscenza delle normative. Ogni scelta può influenzare costi, tempi e sicurezza dell'intera opera.

Integrare l'AI nel predimensionamento è come avere un assistente estremamente capace che analizza enormi quantità di dati in un tempo irrisorio. Gli algoritmi di machine learning possono esaminare migliaia di progetti precedenti, riconoscere pattern efficaci e suggerire soluzioni ottimali. Non sostituiscono l'Ingegnere, ma amplificano le sue capacità, consentendogli di esplorare opzioni che altrimenti rimarrebbero nascoste.

 

Efficienza e sostenibilità grazie all’AI

Numerosi sono i vantaggi che emergono da questa sinergia. Uno dei più rilevanti riguarda la massimizzazione dello sfruttamento dei materiali (si veda ad es. [1]). Attraverso algoritmi avanzati, l’AI può analizzare in tempo reale una quantità elevata di configurazioni strutturali, individuando la combinazione ideale che efficienta l’impiego di ogni elemento senza eccedere nei consumi. L’obiettivo è avvicinarsi a un tasso di sfruttamento unitario, ovvero utilizzare il materiale esattamente dove serve, senza sovradimensionamenti inutili, ma garantendo sempre la sicurezza e le prestazioni richieste. Questa capacità si traduce in un modo di costruire più efficiente e sostenibile: grazie a un controllo di precisione quasi chirurgica, si possono ridurre gli sprechi, limitare i costi di produzione e minimizzare l’impatto ambientale, senza rinunciare alla sicurezza strutturale.

In pratica, l’AI permette di superare i limiti dei metodi tradizionali, che spesso si basano su coefficienti di sicurezza elevati per compensare incertezze progettuali, portando così a un uso più razionale delle risorse e a una progettazione ottimizzata in ogni dettaglio.

 

Progettazione più veloce e precisa

Un altro grande beneficio è la velocità nella progettazione. L’AI, grazie alla sua capacità di automatizzare calcoli complessi e ripetitivi, accelera drasticamente i tempi di sviluppo, riducendo le lunghe iterazioni tipiche dei processi tradizionali. Questo non significa solo maggiore rapidità nell’ottenere un risultato, ma anche la possibilità per gli Ingegneri di dedicare più tempo agli aspetti strategici della progettazione, esplorando soluzioni innovative e ottimizzando le scelte strutturali. È come avere più ore a disposizione in una giornata, senza compromettere l’accuratezza.

A questo si aggiunge un incremento significativo della precisione. Riducendo l’incidenza degli errori umani, spesso dovuti alla complessità dei calcoli o alla ripetitività delle operazioni, l’AI garantisce risultati più affidabili fin dalle prime fasi del progetto. Questo porta a una progettazione più consapevole ed efficiente, con meno necessità di correzioni in corso d’opera e una maggiore coerenza tra il modello teorico e la sua realizzazione pratica.

 

Progettazione adattiva e ottimizzata

Un ulteriore vantaggio è la capacità dell’AI di individuare rapidamente le soluzioni più adatte al contesto specifico, rendendo la progettazione più flessibile ed efficace [2]. Attraverso l’analisi avanzata di una moltitudine di variabili – dalle caratteristiche geotecniche del sito alle condizioni di carico, fino ai vincoli normativi ed estetici – l’intelligenza artificiale è in grado di adattare ogni progetto alle esigenze reali, riducendo la necessità di revisioni e aggiustamenti successivi.

Questo approccio consente di ottimizzare le prestazioni strutturali e architettoniche fin dalle prime fasi, migliorando la qualità complessiva del risultato e garantendo un perfetto equilibrio tra funzionalità, sicurezza ed estetica.

 

Le sfide dell’adozione dell’AI

Tuttavia, affinché questi benefici si traducano in un impatto concreto sul settore, ci sono ancora alcune sfide da affrontare.

 

La qualità dei dati

La prima sfida riguarda la qualità dei dati: l’AI è tanto efficace quanto accurati e completi sono i dati su cui viene addestrata [3]. Per ottenere un predimensionamento strutturale che sia realmente coerente con il contesto specifico è necessario aver alimentato gli algoritmi con un’enorme quantità di informazioni rappresentative di situazioni diverse, coprendo una vasta gamma di materiali, configurazioni, condizioni di carico, parametri geotecnici, etc.

Solo con un training approfondito e variegato l’AI può riconoscere schemi ricorrenti e proporre soluzioni realmente affidabili. Al contrario, se i dati sono parziali o poco significativi, il rischio è di ottenere risultati errati o poco adatti al caso reale, compromettendo l’utilità stessa del modello.

 

Resistenza culturale e mancanza di fiducia

L’accettazione della tecnologia è un aspetto cruciale nell’adozione dell’AI nel settore edilizio e Ingegneristico.

Nonostante i suoi evidenti vantaggi, molti Professionisti faticano a fidarsi completamente di questi strumenti innovativi. Tale resistenza può derivare da diversi fattori, tra cui scetticismo, timore del cambiamento o semplice abitudine ai metodi tradizionali. Uno degli ostacoli principali è la percezione dell’AI come una tecnologia ancora poco trasparente.

L’intelligenza artificiale, infatti, è spesso vista come una “scatola nera”, con processi decisionali difficili da comprendere per i non addetti ai lavori. Questo può generare diffidenza, soprattutto in ambiti dove la sicurezza e la precisione sono fondamentali.

 

Il ruolo della formazione

Un altro elemento che rallenta l’adozione dell’AI è la naturale resistenza al cambiamento. In settori consolidati come l’Ingegneria e l’edilizia, molti Professionisti hanno sviluppato competenze e metodi di lavoro basati su anni di esperienza e formazione tradizionale. Modificare questi processi richiede tempo, impegno e la volontà di uscire dalla propria zona di comfort.

L’abitudine gioca un ruolo determinante: quando un sistema consolidato sembra funzionare, l’idea di introdurre uno strumento nuovo può apparire più come un rischio che come un’opportunità.

Per superare queste barriere, è fondamentale investire nella formazione e nella diffusione della conoscenza. Rendere l’AI più accessibile attraverso corsi, workshop e dimostrazioni pratiche permette di avvicinare i Professionisti alla tecnologia, aiutandoli a comprenderne le potenzialità senza timori infondati. Affiancare l’uso dell’intelligenza artificiale a casi concreti, mostrando risultati misurabili e benefici tangibili, è il modo più efficace per dimostrare il suo reale valore.

 

Etica e responsabilità nella progettazione AI-driven

Infine, non si possono ignorare le implicazioni etiche legate all’adozione dell’intelligenza artificiale. Affidare decisioni critiche a un algoritmo solleva inevitabilmente interrogativi sulla responsabilità, sulla trasparenza e sul controllo umano. Chi è responsabile di una scelta guidata dall’AI? Quanto possiamo fidarci delle decisioni automatizzate? Questi dubbi sono legittimi e richiedono un approccio attento, ma è importante sottolineare che il ruolo dell’intelligenza artificiale non è quello di sostituire il giudizio umano, bensì di affiancarlo.

L’AI fornisce strumenti avanzati per analizzare grandi quantità di dati, individuare correlazioni e proporre soluzioni basate su evidenze oggettive, ma la decisione finale rimane nelle mani degli Ingegneri. In settori come l’ingegneria e l’edilizia, dove la sicurezza e la precisione sono fondamentali, il valore aggiunto della tecnologia sta proprio nel supportare i Professionisti, riducendo margini di errore e migliorando l’efficienza, senza mai eliminare il controllo umano. Per garantire un utilizzo responsabile, è fondamentale che gli algoritmi siano progettati in modo trasparente e che le loro logiche decisionali siano comprensibili e verificabili. Solo così sarà possibile costruire fiducia attorno a queste tecnologie e sfruttarle per prendere decisioni più consapevoli e informate.

Piuttosto che temere l’automazione intelligente, è necessario imparare a governarla, integrandola nei processi decisionali con un approccio critico e responsabile. Allo stesso tempo, la tutela della privacy gioca un ruolo cruciale, poiché la protezione dei dati è essenziale per mantenere la fiducia degli utenti e rispettare le normative sulla sicurezza informatica. Infine, la tecnologia AI-driven deve essere inclusiva, accessibile a tutti e progettata per generare benefici senza discriminazioni, assicurando un impatto positivo su larga scala. Se ben utilizzata, l’AI non è solo uno strumento di innovazione, ma un’opportunità per costruire un futuro più sostenibile, equo e responsabile.

 

Applicazioni concrete nel mondo

L’intelligenza artificiale sta già trasformando il modo in cui vengono progettate le strutture, rendendole più efficienti, sostenibili e sicure.

 

Il ponte stampato in 3D ad Amsterdam

Un esempio significativo arriva dall’Olanda, dove algoritmi di intelligenza artificiale hanno contribuito alla realizzazione di un ponte pedonale stampato in 3D. Grazie all’ottimizzazione del design, è stato possibile ridurre al minimo l’uso di materiale, dando vita a una struttura innovativa e sostenibile. Il ponte pedonale in questione è il MX3D Bridge. È stato realizzato ad Amsterdam ed è noto per essere il primo ponte in acciaio inossidabile stampato in 3D. È stato progettato dallo studio Joris Laarman Lab e costruito con l'uso di robot industriali per la stampa 3D su larga scala. Il progetto ha coinvolto anche l'uso dell'intelligenza artificiale per monitorare la struttura in tempo reale e ottimizzarne il design. Il ponte è stato installato sul canale Oudezijds Achterburgwal, nel 2021.

 

AI per grattacieli e resilienza sismica

In Asia, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la progettazione dei grattacieli, rendendoli più sicuri e sostenibili anche in condizioni climatiche estreme. Infatti, oltre a garantire la stabilità strutturale, questi edifici sono concepiti per ottimizzare il consumo energetico e migliorare l’efficienza complessiva, riducendo l’impatto ambientale [4].

Un esempio particolarmente significativo si trova in Giappone, un paese dove il rischio sismico è una sfida costante. Qui, algoritmi avanzati vengono impiegati per analizzare e prevedere il comportamento delle strutture durante un terremoto, consentendo la progettazione di edifici in grado di assorbire e dissipare l’energia sismica in modo efficace. Questa tecnologia non solo contribuisce a proteggere vite umane, ma riduce anche i danni alle infrastrutture, garantendo una maggiore resilienza urbana.

Questi esempi rappresentano solo l’inizio di un’evoluzione più ampia.

 

Verso la progettazione generativa

L’AI non si limita a migliorare i processi tradizionali, ma apre la strada alla progettazione generativa, dove le soluzioni emergono in modo autonomo dall’elaborazione di milioni di scenari possibili.

La progettazione generativa rappresenta il futuro prossimo. Qui, l'Ingegnere definisce obiettivi e vincoli, e l'AI genera soluzioni possibili. È come avere un team infinito di creativi digitali al tuo fianco, esplorando idee che vanno oltre l'immaginazione tradizionale.

 

Attenzione! L’intelligenza artificiale non sostituisce l’ingegnere, ma ne ridefinisce il ruolo, trasformandolo in una figura sempre più strategica e multidisciplinare.

 

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Ada Zirpoli

Ingegnere Civile Geotecnico - Direttore Tecnico Divisione Calcolo Strutturale e Geotecnico Harpaceas Srl

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