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L’Ingegnere Forense nel processo penale

L’apporto dell’Ingegnere Forense nel processo penale

L’apporto del tecnico specializzato nel processo penale

Il Consulente Tecnico dell’autorità giudiziaria in ambito penale ha il compito di supportare tecnicamente l’azione penale intrapresa dal Pubblico Ministero, perseguendo il principio dell’obiettività.
Infatti, in ragione del mandato ricevuto, il Consulente Tecnico non è uno spettatore, per quanto qualificato; non è, e non può essere un mero “fruitore” di altrui ricerche e soprattutto non deve limitarsi ad una mera lettura “formale” dei dati, ma deve dare il proprio contributo professionale, partecipando attivamente alla difficile opera di ricostruzione tecnico-storica degli eventi.
Pertanto, le operazioni preliminari che vengono svolte sono necessarie ad accertare, mediante una ricostruzione documentale e non, tutti gli elementi tecnici che sono intervenuti prima, durante e dopo il fatto che potrebbe costituire reato.
Al riguardo si precisa che l’azione penale è la richiesta del Pubblico Ministero, diretta al Giudice, di decidere sull’imputazione, ovvero sull’atto con cui si addebita ad una determinata persona un fatto di reato.
 

L’imputazione viene formulata quando il Pubblico Ministero ha raccolto gli elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio, ovvero quando i risultati delle indagini sono in grado di permettere al Pubblico Ministero di dimostrare la fondatezza dell’accusa.
Ne deriva che gli elementi di prova raccolti devono avere una notevole consistenza in quanto, se non contraddetti in dibattimento, devono rendere altamente probabile una sentenza di condanna.
Per la raccolta degli elementi di prova idonei a sostenere l’accusa in giudizio il Pubblico Ministero, per specifiche problematiche tecniche, scientifiche o artistiche, si avvale della competenza di un Professionista Specializzato che funga da supporto durante le indagini.
Il Professionista viene, pertanto, nominato Consulente Tecnico sulla base di un mandato che gli viene conferito dal Pubblico Ministero e, la regola base a cui si deve attenere nello svolgimento del lavoro ricevuto è quella di evitare di essere colpevolista o innocentista, cercando in ogni modo l’obiettività, considerato che nell’ambito penale un comportamento non corretto potrebbe ledere in modo significativo la libertà dell’individuo.
Certamente, la complessa attività consulenziale demandata dal Pubblico Ministero al proprio Consulente Tecnico implica la necessità di una sintonia tra il Professionista designato e le finalità di indagine applicate dallo stesso Pubblico Ministero a protezione di diritti, ragioni ed interessi, così come recepiti nella legislazione regolante la civile convivenza e come disciplinati dalla Carta Costituzionale e dal sistema normativo vigente.
L’attività che si chiede che venga svolta dal Consulente Tecnico d’ufficio è di tipo valutativo da un lato, in quanto deve valutare fatti già acquisiti in fase di indagini nell’ambito del procedimento penale; e di tipo accertativo dall’altro, in quanto deve accertare fatti ed elementi che, attraverso l’indagine peritale, vengono veicolati verso il procedimento penale e vagliati attraverso il filtro del giudice.
Per diretta indicazione legislativa, infatti, il Consulente non deve limitarsi a un’analisi documentale o all’esecuzione delle attività materiali eventualmente indispensabili per la risposta al quesito, ma deve partecipare fattivamente e, se del caso, suggerire strumenti e metodologie di ricerca.

Solo in tale dimensione acquista congruenza e concretezza la funzione di assistenza del Consulente al Pubblico Ministero normativamente contemplata.
E così la presenza del Consulente alle operazioni di Polizia Giudiziaria risponde all’utilità che il medesimo, in quanto tecnico esperto, è a conoscenza delle procedure e quindi è in grado di indirizzare le acquisizioni degli atti e dei documenti secondo le finalità presupposte dalle indagini.

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L'AUTORE
Dr. Ing. Enrico Rossetti, Ingegnere Civile
Specialista in Ingegneria Forense
Master di II livello in Ingegneria Forense c/o Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Facoltà di Ingegneria
 

Enrico Rossetti

Specialista in Ingegneria Forense - Master di II livello in Ingegneria Forense c/o Università degli Studi di Napoli - “Federico II”

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