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L'Ing. Capo del Genio Civile incontra gli Ordini Professionali

L'Ing. Capo del Genio Civile incontra gli Ordini Professionali

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I rappresentanti degli Ordini Professionali avevano chiesto un incontro per discutere in merito alla presentazione della Relazione a Struttura Ultimata e Collaudo ai sensi dell'ultimo Decreto (NTC2018).

l'Ing. Capo del Genio Civile Antonino Platania per tutti "Toni Platania" si è reso immediatamente disponibile.

La Sua grande praticità e cordialità era già nota da quando con bravura svolgeva il ruolo di Funzionario Dirigente di Sezione.

Oggi ancor di più da Ing. Capo ha assunto un ruolo "paterno" verso tutti i Professionisti che bussano alla Sua porta.

Disponibile a trovare una soluzione, restio ad apparire nei giornali e in TV.

Tanti, come lo scrivente lo considerano il miglior Ing. Capo insieme all'Ing. Navarra Tramontana.

Doveroso rendere onore a chi si prodiga con merito a svolgere il proprio lavoro.

Oggi alla presenza dei Presidenti degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti, del Consigliere del Collegio dei Geometri e dell'"immancabile" Ing. Demetrio Vizzari, si è tenuta una proficua riunione.

Si è discusso inizialmente delle problematiche inerenti le prove (e soprattutto la tempistica) che dovranno essere fatte a corredo della relazione a struttura ultimata ai sensi delle NTC2018.

L'Ufficio del Genio Civile sarà tassativamente rispettoso dei tempi e modalità previsti da Norma.

In merito alle prove per autorizzazioni rilasciate con Decreti precenti (alle NTC2018), si è deciso di dare mandato agli Ordini Professionali di proporre delle soluzioni (entro fine febbraio), da condividere unitamente con l'Ufficio del Genio Civile per intraprendere un percorso comune, ma "realistico" in conformità alle disposizioni Legislative.

Si studierà la possibilità di utilizzare la procedura "usuale" per le strutture iniziate non oltre tre anni dalla data dell'entrata in vigore delle nuove Norme e autorizzate con i precedenti Decreti. Le stesse dovranno essere accompagnate da indagini non distruttive (ad esempio sclerometriche) a firma di un tecnico incaricato che attesti la rispondenza con le certificazioni dei cubetti dopo prova.

Per le strutture "più vecchie" e i cui cubetti non sono stati portati a schiacciamento, allora occorrerà "accompagnarli" con prove di tipo distruttivo (carotaggi).

Comunque, tematica che andrà approfondita a breve e condivisa da tutti.

Altra discussione riguarda il deposito della Relazione a Struttura Ultimata e del Collaudo.

L'Ufficio provvederà solo ad attestare l'avvenuto deposito e non procederà (coma fin ora fatto) a una verifica di rispondenza.

Essa verrà fatta a campione, su segnalazione dell'autorità competente o su richiesta.

Si raccomanda pertanto a tutti i Tecnici di essere alquanto esaustivi nella redazione delle due certificazioni.

Sarà possibile includere nell'ex art.6 L.1086/71 tutte quelle variazioni non sostanziali che non hanno comportato una modifica del regime tensionale o deformativo per cui l'opera è stata progettata.

In tal caso, occorrerà descrivere dettagliatamente le modifiche operate, la giustificazione di rispondenza e allegare le carpenterie (o disegni idonei) necessari a individuare la variazione.