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L'importanza delle BEST PRACTICE in cantiere

L'evento del 19 marzo al MADE In Concrete ha voluto evidenziarne i vantaggi attraverso esempi concreti, che vanno dalla formazione "on the job", alle tecniche con cui operare le demolizione selettiva, illustrati dalle Istituzioni pubbliche e private intervenute al convegno.

La seconda giornata di Made in Concrete si e' aperta con il tema delle BEST PRACTICE nei cantieri delle nuove costruzioni e in quelli della demolizione. L'evento del 19 marzo ha voluto evidenziarne i vantaggi attraverso esempi concreti, che vanno dalla formazione "on the job", alle tecniche con cui operare la demolizione selettiva, illustrati dalle Istituzioni pubbliche e private intervenute al convegno.

Paolo Messini (Atecap)  ha aperto il convegno ringraziando i relatori presenti per la propria disponibilita' a partecipare.
Messini ha evidenziato come l'obiettivo del convegno organizzato dall'Atecap per MADE in concrete 2015 sia di mostrare quale ruolo fondamentale abbiano le best practice nei cantieri attraverso gli esempi applicativi concreti illustrati dai rappresentanti delle Istituzioni invitati a parlare, sia per le nuove costruzioni, che nelle demolizioni. Con riguardo al tema della demolizione Messini si e' poi soffermato sul riciclo dei rifiuti che ne derivano, in particolare nel calcestruzzo preconfezionato, e di come tale attivita' sia ancora operata da pochi, nonostante i target di riciclaggio che impone l'Unione Europea.
Nicoletta Cornaggia (Regione Lombardia) ha esposto all'uditorio presente le strategie della Regione Lombardia alla base del Piano 2014-2018 per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tre le parole chiave del Piano progettuale: sostenibilita' e semplificazione. Il plus del nuovo Piano regionale presentato rispetto al precedente e' il miglioramento della piattaforma di collaborazione con gli altri attori coinvolti nel tema, fra cui l'Inail e Comitato Paritetico Territoriale (Cpt) di Milano, Monza e Brianza. Con loro, in particolare, la Regione collabora al protocollo per la formazione, informazione e assistenza alle imprese coinvolte nell'Expo 2015, partecipando al comitato di coordinamento, alla cabina di regia e a una serie di laboratori di approfondimento.
Dario Firsech, Presidente del Cpt Milano, Monza e Brianza, ha raccontato come con l'Inail e la Regione Lombardia la collaborazione duri da anni. In particolare ha citato il protocollo stipulato per la formazione "on the job" delle imprese che operano nei cantieri dell'Expo 2015 che, nell'ultimo anno, ha riguardato 1300 imprese. Il progetto Expo 2015 rappresenta un impegno importante per il Cpt, sia economico, che di risorse umane. Il progetto e' attualmente ancora in corso. In questo caso, inoltre la best practice e' rappresentata dalla condivisione e dalla sinergia attuata con le altre istituzioni coinvolte.
Antonio Traficante (Inail Lombardia) ha evidenziato il ruolo dell'Inail nell'attivita' di assistenza alle imprese dell'Expo insieme al Cpt, anche attraverso aiuti economici come i finanziamenti a fondo perduto per la sostituzione di macchine e attrezzature obsolete e per il miglioramento della prevenzione sui luoghi di lavoro.
Luigi Prestinenza Puglisi (Inail) ha introdotto il tema della sicurezza dei cantieri all'interno dell'ambiente costruito, focalizzando l'attenzione sulle best practice nei cantieri di demolizione. In tale ambito in particolare e' importante attuare una strategia ad hoc per cantieri leggeri e poco invasivi. Presidenza ha poi lasciato la parola a Davide Sani (Inail) per un maggiore approfondimento sulle best practice nelle operazioni di demolizione.
Sani ha messo in evidenza come il cantiere di oggi sia cambiato molto rispetto a quelli degli anni passati, soprattutto con riguardo alle demolizioni. Fra le varie tecniche con cui attuarle vi e' la demolizione selettiva, con la quale e' possibile rimettere in un percorso virtuoso i materiali di riuso. Fra i vantaggi della demolizione selettiva vi e' pertanto la riduzione del consumo di materie prime, la riduzione della produzione dei rifiuti, la riduzione dell'inquinamento ambientale. Fra le criticita', invece, vi sono i tempi piu' lunghi degli interventi di smantellamento, il maggior impiego di personale specializzato, la necessita' di organizzare e gestire lo stoccaggio dei materiali.
Edoardo Zanchini, Vice Presidente Legambiente, ha chiuso il convegno creando un ponte tra quanto espresso in termini di sicurezza e best practice e quanto debba essere auspicabile in termini di sostenibilita'. In Italia ci sono molte contraddizioni tra le direttive europee e il quadro di recepimento nazionale, spesso in ritardo. La spinta all'innovazione, quindi, in Italia mostra differenze importanti tra regioni e tra comuni. Tema critico in questo contesto e' la riqualificazione energetica degli edifici, per la quale non sono mai stati previsti incentivi importanti negli ultimi anni che ne stimolassero l'implementazione. Zanchini ha concluso affermando che la sfida di oggi per la riqualificazione urbana delle nostre citta' deve essere la semplificazione, a partire anche dai piccoli interventi di manutenzione.


 

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