Coperture
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L’acciaio protagonista delle grandi coperture in Italia e nel mondo

Marsiglia. La tettoia di Norman Foster nel Vecchio Porto, Napoli. La grande pensilina di Piazza Garibaldi, Caserta. La copertura dell’Hotel Crowne Plaza

Marsiglia. La tettoia di Norman Foster nel Vecchio Porto

Più che un padiglione, come lo chiamano, è una sorprendente copertura che accompagna i passanti in un magico viaggio allo specchio: la struttura è stata realizzata nel vecchio porto di Marsiglia, oggetto di un ampio programma di riqualificazione per celebrare il ruolo di Capitale Europea della Cultura che la città francese ricopre nel corso del 2013. Il progetto è dell’architetto Norman Foster che con il suo studio ha ideato questo cielo artificiale di 46x22 m, concepito per invertire il punto di vista dei visitatori, dando vita ad inconsueti scorci ed inedite prospettive.
Materiale protagonista: l’acciaio inox specchiante di cui è costituita la copertura, completamente aperta su tutti i lati e retta da sottili colonne circolari (Ø 273x25 mm) in acciaio inox duplex. Lo scheletro strutturale della copertura è caratterizzato da travi composte saldate in acciaio a sezione variabile; alla base della struttura, sotto la pavimentazione pedonale, è inoltre posta una trave di ribassamento HEB 400. La semplice struttura di acciaio si assottiglia verso i bordi, riducendo al minimo l’impatto visivo del suo profilo.
Risultato: un “quadro” che riflette la vita sottostante, riuscendo ad includere anche l’acqua e gli spazi circostanti del porto riqualificato. Duplice l’intenzione del progettista, che ha voluto infatti creare una struttura ombreggiante e al tempo stesso dar vita ad un’attrazione che, nel rispetto del luogo, potesse anche migliorarlo. Il padiglione sarà utilizzato infatti per accogliere manifestazioni, spettacoli, mercati e diventare un punto di ritrovo nel Vecchio Porto, luogo simbolo di Marsiglia.
L’esilità dell’insieme, unitamente alla leggerezza della struttura, definiscono un intervento architettonico estremamente minimale ma di grande impatto sulla vita di questa parte della città.
L’acciaio mostra in questo caso la sua grande versatilità di applicazione, nonché la capacità di interpretare le più contemporanee esigenze estetiche, in termini di leggerezza e capacità di dialogo con il contesto.
La realizzazione di questo spettacolare manto fa parte, infatti, di un più grande piano di riqualificazione del porto che vede anche la collaborazione del paesaggista Michel Desvigne e conta altri interventi puntuali sui moli e sullo spazio pubblico, tra cui la pedonalizzazione di alcuni percorsi e la risistemazione della pavimentazione in granito.
Proprio grazie alla collaborazione con il paesaggista si è deciso inoltre di installare una sottile lastra di granito ai piedi della struttura, che richiama la tonalità dei ciottoli di calcare originali e amplifica l'effetto del riflesso.

Riqualificazione porto vecchio di Marsiglia
Marsiglia, Francia, 2010-2013

 

Committente: MPM, Marseille Provence Metropole
Progetto architettonico e strutturale: Foster+Partners (Norman Foster, Spencer de Grey, Grant Brooker, Andy Bow, Roger Ridsill Smith, Jurgen Kuppers, Max Neal, Merino Ranallo, Adeline Morin, Caroline Tarling, Andy Coward)
Collaboratori al progetto: Michel Desvigne Paysagiste, Tangram Architects, Ingerop Mediterranee, AIK Yann Kersale
Costruttore metallico tettoia: EIFFAGE Construction Métallique
Impresa: Bouygues/GFC (Club nautici e piattaforme), Vinci/Eurovia (landscaping e pavimentazioni), Vinci/Urban NT (arredo urbano)

 Napoli. La grande pensilina di Piazza Garibaldi

©Peppe Maisto

Se il progetto di riassetto complessivo di un quartiere ad alta congestione può diventare uno spazio pubblico qualificato ad accogliere le pratiche urbane dell’intermodalità, lo dobbiamo all’architetto francese di fama internazionale Dominque Perrault e al suo primo progetto nel sud dell’Italia. Il prestigioso incarico prevede l’ampliamento della Metropolitana di Napoli, con la realizzazione di una nuova fermata della metropolitana e la riprogettazione di piazza Garibaldi in un invaso di 360 x 165 metri. L’Amministrazione ha puntato dunque sulla riqualificazione delle infrastrutture come veicolo di promozione, un affiche straordinario, se si pensa che il flusso di persone che transitano annualmente intorno all’area è di circa 50 milioni. Attualmente il progetto è stato completato nella zona ipogea, mentre in superficie proseguono i lavori di riqualificazione. Il raccordo tra le parti è stato ideato attraverso la realizzazione di un’estesa pensilina in acciaio, che percorre gran parte della piazza; la cui copertura è costituita da un intreccio tridimensionale di aste metalliche intervallate da “vele” realizzate in tessuto plastico.

©Peppe Maisto

©Peppe Maisto

Una sorta di foresta di acciaio con funzione ombreggiante. Sul lato opposto, un parcheggio sotterraneo sarà poi coperto da un’area trattata a verde pubblico. Completeranno il progetto un’area con giardini ed una per la sosta di autobus e tram.
I lavori dell’intera area, il cui termine è previsto per luglio 2015, creeranno quattro piazze in una sola, unendo di fatto i lotti attraverso la spettacolare foresta di copertura. La stazione della metropolitana, inaugurata il 2 Dicembre 2013, si sviluppa a partire da un invaso ad una quota inferiore, anch’esso ombreggiato dalla copertura sospesa. La grande pensilina è il risultato di un progetto strutturale complesso, formato da una geometria tridimensionale costituita da aste in tubolari in acciaio a sezione circolare. A sorreggere la copertura della pensilina pilastri alti fino a sedici metri, ciascuno dei quali è composto da sedici aste tubolari in acciaio di diametro variabile e diversamente inclinate che confluiscono in un unico nodo strutturale da cui si estendono, come rami di un albero, le braccia della copertura orizzontale. Alcuni nodi prevedono la confluenza di ben 12 aste. Per agevolare il montaggio, i fusti in acciaio sono stati preassemblati in officina e posizionati successivamente in cantiere su plinti predisposti con tirafondi. La geometria di base della copertura è il triangolo, che si ripete in molteplici varianti per riprodurre i mutamenti di forma presenti in natura. Tecnicamente la funzione ombreggiante è affidata ad un tessuto microforato in policarbonato. Singolarità del progetto è l’introduzione della luce naturale nella stazione della metro che si trova a 40 metri sotto terra, effetto sorpresa per il viaggiatore che conclude la discesa di fronte a un’opera, in acciaio inox specchiante, dell’artista Michelangelo Pistoletto, ai piedi delle scale mobili.

©Peppe Maisto

Piazza Garibaldi, Napoli

Committente: Metropolitana di Napoli
Progetto architettonico: Dominique Perrault Architecture
Progetto strutturale: Bollinger + Grohmann
Consulenti: Napoli Metro Engineering srl, Metropolitana Milanese spa
Impresa: Pizzarotti & C. spa
Costruttore Metallico: CESMA, Carannante srl

Caserta. La copertura dell’Hotel Crowne Plaza

Il nuovo complesso alberghiero è situato nell’area ex Saint Gobain della città di Caserta. L’edificio è formato da un corpo ad “U”, con due ali che sembrano abbracciare la piazza centrale, sovrastata da una copertura ventilata, la più grande nel suo genere in Italia ed una delle maggiori d’Europa. I progettisti hanno risolto egregiamente diverse problematiche: grandi luci da realizzare, presenza di edifici esistenti, costruzione in zona sismica e rispetto della normativa antincendio. Il risultato è questa meravigliosa copertura vetrata di 3600 mq di superficie e 58.5 m di lato. Geometricamente è ricavata da una superficie di traslazione ottenuta a partire da archi aventi curvature identiche, con un rialzo centrale di circa 1/10 della luce.
La copertura non doveva vincolare gli edifici adiacenti tra loro, in modo da evitare, in caso di sisma, la composizione di oscillazioni diverse (in una zona con accelerazioni di progetto fino ad un quarto di “g” corrispondenti a scosse dell’ottavo grado della Scala Mercalli).
Si è ricorso allora ad un sistema di appoggi mobili (in orizzontale) su tre lati. Una “cornice” rigida, costituita da travi metalliche (con profili IPE, HE ed UPN bullonati),trasmette le spinte orizzontali agli appoggi mediante supporti scorrevoli bidirezionali in acciaio PTFE e neoprene. Una trave in c.a. precompresso, solidale ad uno degli edifici, completa la cornice e vincola la copertura a quest’ultimo. La struttura portante della cupola è costituita da un doppio ordine di archi tubolari in acciaio ( Ø 273 e Ø 177.8mm), posti all'interasse tipico di 4.24 m sui quali appoggia un’orditura secondaria (in profili 80 x 60 x 3 mm) per il supporto della vetrata stratificata di sicurezza (11.5 mm di spessore). Quattro tiranti inferiori, con trefoli a sette fili disposti a 45° rispetto all’orditura, sono collegati agli archi di mezzeria, sostenuti localmente da montanti tubolari (Ø 139.7 mm). Per diverse ragioni non era possibile assemblare la cupola a terra, per poi successivamente sollevarla mediante una gru. Si è scelto, così, di applicare un metodo “evolutivo” per la messa in opera: realizzare prima le travi di bordo perimetrali, poi assemblare, partendo elementi di piccole dimensioni, la copertura sul tetto di uno degli edifici ed infine portarli verso il lato opposto. Lungo il perimetro d’appoggio, aperture continue garantiscono un’adeguata ventilazione in estate, mentre durante la stagione invernale vengono chiuse. Ganci sul tetto permettono sicuri interventi di manutenzione. Dimensionata per un sovraccarico di 0.92 KN/mq è certificata per resistere alla grandine. Il sistema di supporto dei vetri è studiato in modo da poter sostituire le lastre con pannelli solari, fotovoltaici e/o a scambio termico con un eventuale futuro recupero energetico.
Le scelte progettuali coniugano sicurezza, bellezza e rispetto per l’ambiente a delle intelligenti soluzioni ingegneristiche e sono state le muse ispiratrici dei nomi dati alle sale del centro congressi dell’albergo, scelti tra i grandi scienziati del passato, da Leonardo a Marconi.

@Francesco Di Cecio

@Studio Beretta

Caserta. Copertura dell’Hotel Crowne Plaza

Committente: Progetto Industrie
Progetto architettonico: Francesco Di Cecio
Progetto della piazza coperta e degli interni: SABA Studio Architettura, Beretta Associati
Progetto strutturale: Redesco, Ing. Giuliani
Carpenteria metallica: Maeg Costruzioni Spa

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News e approfondimenti sul tema delle Coperture. La scelta della tipologia di copertura dipende da vari fattori come il clima locale, l'estetica desiderata, le normative edilizie, e il budget disponibile. Ogni tipologia ha vantaggi specifici che possono essere sfruttati per ottimizzare le prestazioni dell’edificio.

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