Klimahouse 2025: l'edizione va in archivio con oltre 30mila visitatori
Oltre 30.000 visitatori, più di 400 espositori, oltre 3.000 partecipanti al programma eventi sui quattro giorni. Questi i numeri della fiera internazionale dell’edilizia responsabile che, anche quest'anno, ha messo al centro i professionisti impegnati a costruire oggi il futuro di domani.
A partire dal 2030 tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero
Si è conclusa sabato 1 febbraio Klimahouse 2025, la fiera internazionale dell’edilizia responsabile e dell’efficientamento energetico che da vent’anni si fa portavoce delle maggiori idee avanguardiste in ambito architettonico, urbanistico e sociale.
L’obiettivo, anche quest’anno, è stato quello di illustrare le principali innovazioni del settore edilizio per rispondere in maniera efficace alle necessità ambientali dei nostri tempi e confrontarsi con le nuove direttive europee.
Al fine di decarbonizzare l’industria delle costruzioni, infatti, l’ultima normativa dell’Unione Europea stabilisce che, a partire dal 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero così da pervenire alla neutralità climatica entro il 2050.
Il countdown diminuisce ulteriormente per gli edifici pubblici (di proprietà pubblica o occupati da enti pubblici), dove gli obiettivi di efficienza energetica sono fissati a partire dal 2028.
Ne ha parlato alla numerosa platea – 600 partecipanti totali – che ha assistito con grande interesse alle due giornate di Congress, Ulrich Santa – Direttore Generale Agenzia CasaClima, che ha ricordato come la certificazione abbia portato l’Alto Adige ad essere una regione pioniera che lavora a questo risultato da oltre vent’anni.
Differente e altrettanto urgente è stato il tema della riqualificazione urbana affrontato dai diversi speaker che si sono alternati sui due palchi di Klimahouse, dal 29 gennaio al 1° febbraio, portando la propria idea di architettura a servizio della comunità.
Ne è un particolare esempio il progetto “Centro Anck’io” di Antonio Ravalli Architetti e Arch. Giorgio Nicolò, tra i vincitori del premio Wood Architecture Prize 2025. L’architetto con il suo studio ha lavorato ad uno spazio di incontro e condivisione nel veronese fruibile da tutti indistintamente, adulti e bambini, ognuno con le proprie necessità.
L’utilizzo del legno come materiale naturale è uno strumento importante per raggiungere l’obiettivo di neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050: per questo sono stati tanti i progetti presentati quest’anno e, come hanno sottolineato il Prof. Guido Callegari del Politecnico di Torino e l’Arch. Mauro Frate dello IUAV di Venezia “la qualità quest’anno è stata decisamente alta. Da quando il Wood Architecture Prize è stato istituito tre anni fa, sono state tante le candidature ricevute: questo è sinonimo di una recezione positiva da parte di tutti i professionisti del settore che vedono il legno come un materiale rigenerabile e di alto pregio che si inserisce perfettamente nell’architettura contemporanea”.

Il legno è stato anche uno dei protagonisti dei 5 Tour, organizzati in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige e l’Arch. Rudi Zancan, guida e artefice dell’iniziativa, che hanno condotto ben 170 interessati alla scoperta di edifici sostenibili in Alto Adige.
Da Bolzano a Brunico, passando per la Val Pusteria, sono diversi gli esempi di costruzioni che promuovono un equilibrio tra modernità e sostenibilità.
Un altro importante appuntamento si è tenuto nella giornata di venerdì 31 gennaio presso il Klimahouse Stage, dove si è svolta l’ultima pitch session del Klimahouse Startup Contest, dove le cinque startup selezionate dal Polihub e arrivate in finale, si sono sfidate davanti ad una giuria composta da esperti del settore. A vincere è stata BioTitan Nanotechnology, la startup che sviluppa famiglie di prodotti nanotecnologici per materiali indoor e outdoor. In particolare, l’azienda realizza trattamenti antiscivolo per pavimenti e soluzioni per la pulizia di pannelli solari. Ad oggi, i prodotti sono già disponibili sul mercato e si distinguono per la loro composizione a base d’acqua, garantendo il rispetto delle normative di sicurezza e salubrità.
La parola agli espositori
Erica Buratti, responsabile Marketing di Xlam Dolomiti: “È andata molto bene, soprattutto i primi giorni dove ci aspettavamo meno gente e invece il flusso ha superato le nostre aspettative. I visitatori di Klimahouse sono per noi un target davvero interessante perché vengono non solo per incontrarci ma anche per parlare e realizzare progetti”.
Riccardo Gasperotti, co-titolare di Gasperotti SrL: “Pensiamo che la fiera sia in continua evoluzione e migliori ogni anno, così come il coinvolgimento dei visitatori, più attenti e interessati alle esposizioni. Questo rappresenta, secondo noi, un vantaggio anche per Klimahouse che li accompagna in un percorso che verrà poi trasmesso e raccontato”.
Arch. Luca Cettolin, Mazzonetto SpA: “Per noi è la prima esperienza a Klimahouse; ci ha molto soddisfatto, soprattutto nell’approccio con il progettista. Abbiamo scelto di essere presenti perché riteniamo che sia una vetrina importante e di qualità per il settore dell’edilizia”.
Il prossimo appuntamento è dal 28 gennaio al 31 gennaio per Klimahouse 2026.
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