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KAPSARC: centro di ricerca “smart” in Arabia Saudita

Lo studio Zaha Hadid Architects riceve la sua prima certificazione LEED Platinum per il progetto del nuovo KAPSARC (King Abdullah Petroleum Studies and Research Centre), edificio che sarà situato nell’Altopiano di Riyad, Arabia Saudita.

Il KAPSARC sarà la sede di un’organizzazione no-profit che opera nel campo energetico, in particolare nello sviluppo di ricerche per un utilizzo più efficace dell’energia per il benessere comunitario.

Il campus si estenderà per 70 000 m2 e sarà strutturato in cinque edifici, ovvero l’Energy Knowledge Centre, l’Energy Computer Centre, un Conference Centre con sala espositiva e auditorium da 300 posti, una biblioteca per la ricerca e infine la Musalla, spazio dedicato alla preghiera. Questi volumi saranno interconnessi da spazi pubblici, tutti legati da un unico reticolo a nido d’ape, formato da elementi modulari prismatici. La particolare scelta della struttura è stata fatta tenendo in considerazione alcuni principi utili a migliorare le prestazioni energetiche e per ridurre il quantitativo di materiale impiegato.

Infatti la certificazione LEED Platinum, assegnata da parte del Green Building Council degli Stati Uniti, è il risultato delle seguenti caratteristiche dell’edificio:

• Il consumo energetico è stato ridotto del 45% rispetto gli standard indicati in ASHRAE, grazie a un’attenta distribuzione della massa, al suo orientamento, all’ottimizzazione della facciata, alla selezione degli impianti e del sistema di pannelli solari;
• Vi è il ricircolo completo dell’acqua potabile, con riutilizzo in loco;
• Il 100% dell’acqua che proviene da fonti non potabili viene impiegata per l’irrigazione;
• Il 40% dei materiali utilizzati per la costruzione del KAPSARC sono stati prodotti a meno di 500 miglia dall’edificio e il 30% di questi sono realizzati con materiali di ricircolo;
• Il 98% del legno impiegato è stato certificato dal Forest Stewardship Council.

I cinque edifici che costituiscono il campus differiscono in grandezza e organizzazione, in modo sia ottimizzato l’utilizzo degli spazi. Ciascun edificio è suddiviso nelle sue funzioni interne e può eventualmente essere modificato per rispondere a nuovi requisiti e metodi di lavoro. Inoltre possono essere aggiunti facilmente nuovi moduli esagonali, cosicché in una futura espansione del centro di ricerca sia possibile estendere il reticolo a nido d’ape e non compromettere il carattere visivo dell’opera.