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Italcementi premia l'intonaco che si ispira alla natura e che assorbe le polveri sottili

il nuovo materiale ha una capacità di rimozione superiore di almeno 100 volte rispetto a quella della vegetazione.

E’ giunto a conclusione il Premio Marzotto 2018, la principale startup competition in Italia che sostiene le nuove idee, attiva l’impresa italiana e porta la sua innovazione nel mondo. La finale si è svolta al MAXXI di Roma e ha visto la premiazione di 48 start up fra le 600 concorrenti.

Fra i partner del Premio c’è anche Italcementi, che ha riconosciuto al progetto Particulate Matter il Premio Speciale Italcementi - HeidelbergCement Group, per l'ideazione di un materiale innovativo capace di intrappolare il particolato atmosferico.

 enrico-borgarello-italcementi«Il progetto – ha spiegato Enrico Borgarello, Direttore Innovazione Italcementi – ha una forte valenza di sostenibilità, in quanto migliora la qualità dell’aria e rappresenta una possibile concreta attuazione dei principi d’economia circolare, valorizzando materiali di riciclo e sottoprodotti di processi produttivi»

Il progetto Particulate Matter

Nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Brescia (Laboratorio di Chimica per le Tecnologie), INSTM (Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali), Regione Lombardia, e Smart Solutions (Startup innovativa dell’ Università degli Studi di Brescia), il progetto Particulate Matter risponde a una precisa richiesta della Commissione Europea: sviluppare materiali innovativi e a basso costo per la riduzione del particolato a livello europeo.

In ambito urbano è la vegetazione il mezzo principale per rimuovere il particolato atmosferico: sono le foglie, grazie alla loro morfologia superficiale rugosa, a svolgere questa importante funzione.

Il team di ricerca guidato dalla professoressa Elza Bontempi si è quindi ispirato alla natura per mettere a punto un materiale sostenibile, basato sull’utilizzo di sottoprodotti industriali e di derivati dalle alghe, in grado di assorbire le polveri sottili e autorigenerarsi, proprio come avviene per le foglie, grazie alla pioggia.

Il risultato è sorprendente: il nuovo materiale ha una capacità di rimozione superiore di almeno 100 volte rispetto a quella della vegetazione. Un risultato riconosciuto a pieno titolo da Italcementi che, spiegato Enrico Borgarello, «affiancherà il team di ricerca offrendo un contributo al processo di sviluppo del prodotto e analizzando le opportunità commerciali».

I punti di forza del progetto sono legati alla sua sostenibilità e al basso costo dell’intonaco sviluppato durante la ricerca (circa 0,6 €/m2, considerando il costo dei utilizzati), che lo rendono interessante per il mercato dell’edilizia e delle costruzioni.


Il team che ha vinto il premio

Il team che ha visto impegnate in prima linea, oltre alla professoressa Bontempi, è compostao dalle ricercatrici Alessandra Zanoletti, Fabjola Bilo, Laura Borgese, Stefania Federici, Annalisa Zacco, e la prof.ssa Laura Eleonora Depero.

Il team ha realizzato un materiale poroso con sottoprodotti di scarto industriale (come il fumo di silice) in grado di intrappolare le polveri sottili. Il risultato è un intonaco che può essere applicato ai tetti e alle pareti degli edifici. Con la sua capacità di assorbire fino a 30g/m2 di Pm10 e il bassissimo costo (circa 0,6 euro/m2), l’intonaco made in Unibs costituisce una novità assoluta a livello internazionale.


Particulate Matter - Particolato atmosferico

Il termine particolato atmosferico indica le particelle di aerosol sospese nell'atmosfera terrestre che hanno dimensioni che variano da pochi nm a 100 μm. Il PM10 e il PM2,5 sono definiti come il materiale particolato avente un diametro aerodinamico medio inferiore, rispettivamente, a 10 μm e 2,5 μm. Quindi il PM2,5 è una frazione del particolato totale interamente contenuta nella frazione di PM10.

Il particolato atmosferico produce vari effetti negativi sull'ambiente circostante:

  • danni sui beni materiali che avvengono in termini di corrosione, piuttosto sentiti nel caso dei monumenti;
  • danni alla vegetazione, portati principalmente dall'ozono;
  • diminuzione della visibilità, causata dal fatto che le particelle con dimensioni dell'ordine della lunghezza d'onda della radiazione solare riflettono molto più efficacemente la radiazione stessa fino a causare un global dimming;
  • effetti sulla salute umana da distinguere, in generale, tra effetti a lungo termine ed effetti a breve termine.

Ecco perchè questa ricerca e questo premio sono particolarmente importanti.


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Il premio Marzotto

Premio Gaetano Marzotto, voluto da Giannino Marzotto, fa parte delle attività promosse da Associazione Progetto Marzotto che lo stesso Giannino ha fondato nel 2010, affidandone la direzione a Cristiano Seganfreddo, Agenzia del Contemporaneo. Il Premio è ispirato alla figura di Gaetano Marzotto, imprenditore di riferimento del Novecento, che ha saputo unire impresa e società, cultura e territorio. Da quest’anno Presidente dell’Associazione è Margherita Marzotto, Matteo Marzotto è Vice Presidente.

Premio Gaetano Marzotto cerca nuovi imprenditori e costruttori di futuro che siano in grado di far convivere innovazione, impresa e società. Il Premio, che ha una durata decennale, vuole contribuire a creare una piattaforma dell’innovazione italiana e le condizioni ambientali per un cambio di paradigma, sostenendo la nascita di nuova impresa in Italia. Un percorso sempre più nell’ottica dell’open innovation e di un processo di internazionalizzazione, per una condivisione reale e costruttiva di saperi, visioni, modelli, rischi e benefici tra grandi aziende e giovani imprese innovative, all’interno di una rete sempre più globale.

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