Isolatori e dissipatori per la protezione sismica del costruito

Con il Superbonus 110 ci si è concentrati più sull'efficientamento energetico che sulla sicurezza strutturale

La Prof.ssa Alessandra Aprile, (Dipartimento di Ingegneria Civile all'Università di Ferrara) esperta nel campo dell'ingegneria sismica, nel corso del suo intervento tenutosi in occasione del Convegno su "Prevenzione antisismica del costruito", svoltosi a Bologna il 25 gennaio, ha parlato dell'utilizzo di isolatori e dissipatori.

La riflessione di Aprile è partita ripercorrendo gli eventi sismici degli ultimi anni, concentrandosi in particolare su uno dei più devastanti, quello dell'Emilia del 2012, che ha causato gravi danni con migliaia di persone coinvolte, sfollati, feriti e vittime, oltre a ingenti danni economici. 

L'intervento si concentra sull'importanza della resilienza sismica, cioè la capacità di una comunità o di una struttura di recuperare la propria funzionalità dopo un evento catastrofico. Aprile identifica tre pilastri su cui si basa la resilienza: la capacità di assorbimento, l'adattamento e il recupero. Mentre le ultime due dipendono principalmente dalle caratteristiche socioeconomiche, la capacità di assorbimento è strettamente legata alla qualità delle costruzioni.

Aprile sottolinea l'importanza delle politiche di prevenzione e sicurezza delle costruzioni, citando l'iniziativa Casa Sicura e il SuperBonus110 come esempi di interventi volti a migliorare la resilienza degli edifici. Tuttavia, Aprile parla di "occasione persa", poichè evidenzia che spesso tali interventi si concentrano sull'efficientamento energetico trascurando la sicurezza strutturale.

La memoria emotiva degli eventi sismici tende a svanire col tempo, portando a una diminuzione della percezione del rischio e, di conseguenza, alla scarsa adozione di misure preventive. Aprile esprime preoccupazione per il fatto che a distanza di anni dai terremoti, la consapevolezza del rischio sismico diminuisca rapidamente, con pochi che si preoccupano di migliorare la sicurezza delle proprie abitazioni.

Tuttavia, si sottolinea che oggi esistono tecnologie e conoscenze avanzate per progettare edifici sismoresistenti.
A tal proposito, Aprile illustra l'uso di isolatori e dissipatori sismici.

Gli isolatori e i dissipatori sono dispositivi progettati per ridurre l'impatto dei terremoti sulle costruzioni. Gli isolatori, come suggerisce il nome, separano la struttura dal terreno, consentendo all'edificio di "galleggiare" durante un terremoto e riducendo così le forze sismiche trasmesse alla struttura. I dissipatori, invece, assorbono e dissipano l'energia sismica, riducendo l'ampiezza delle vibrazioni e proteggendo così l'integrità strutturale dell'edificio.

Esistono comunque diverse tipologie di dispositivi sismici, ognuna con caratteristiche e meccanismi di funzionamento unici. Gli isolatori elastomerici, ad esempio, sono costituiti da strati alternati di gomma e acciaio, che conferiscono loro rigidità verticale e flessibilità orizzontale. I dissipatori viscosi, invece, utilizzano fluidi come il silicone o il piombo per dissipare l'energia sismica attraverso valvole di scarico.

Prevenzione antisismica del costruito: criteri e tecniche di ricostruzione dei beni storici crollati o sismolesi
Il 25 gennaio a Bologna si è tenuto un seminario gratuito sulla prevenzione antisismica del costruito, che si è focalizzato in particolare sui criteri e le tecniche di ricostruzione dei beni storici crollati o sismolesi. Di seguito gli approfondimenti.
VEDI GLI INTERVENTI

Gli isolatori e i dissipatori offrono numerosi vantaggi rispetto agli approcci tradizionali alla protezione sismica. Innanzitutto, garantiscono un maggiore livello di sicurezza strutturale, consentendo di puntare a un "danno zero" durante un terremoto. Inoltre, permettono una maggiore libertà nella progettazione architettonica, poiché non richiedono modifiche significative alla struttura dell'edificio. Questo li rende particolarmente adatti per il recupero delle costruzioni storiche o l'adeguamento sismico di edifici di valore.

Aprile presenta poi una serie di esempi nell'utilizzo di queste strumentazioni, come l'ospedale di Adana (Turchia) realizzato nel 2018 e che ha avuto un ottimo comportamento nel devastante sisma che ha colpito il Paese nel febbraio dello scorso anno o la ricostruzione della scuola di San Giuliano di Puglia, che crollò a causa del terremoto del 31 ottobre 2002, causando 30 vittime.

La ricerca nel campo della protezione sismica sta attualmente concentrando i suoi sforzi nello sviluppo di soluzioni a basso costo per edifici di piccole dimensioni e nella protezione di beni di valore come opere d'arte e strutture speciali. Inoltre, si sta studiando la possibilità di estendere la protezione sismica anche alle azioni verticali, fondamentali soprattutto nelle zone vicine alle faglie.

È importante sottolineare che gli isolatori e i dissipatori devono rispettare rigorosi standard di sicurezza e qualità. In Europa, sono normati dal 2004, mentre in Italia sono stati recepiti dalla normativa tecnica nel 2008. Esiste una norma specifica, la UNI 15129:2008, che regolamenta la certificazione e la qualificazione di questi dispositivi, garantendo che siano sottoposti a test approfonditi prima di essere commercializzati.