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Investimenti da 500 milioni di euro per migliorare la qualità dell'aria

Il governo italiano ha avviato un programma di investimento da 500 milioni di euro per migliorare la qualità dell'aria entro il 2024, in risposta agli allarmi dell'Unione Europea sull'inquinamento atmosferico. Queste iniziative sono cruciali per ridurre l'esposizione agli inquinanti e promuovere il benessere della popolazione.

Nuove misure e investimenti per migliorare la qualità dell'aria

Quando si parla si inquinamento atmosferico si intende la presenza in aria di una o più sostanze in concentrazione tale da poter comportare delle conseguenze rilevanti al benessere degli individui, la valutazione dello stato della qualità dell’aria ambiente è regolata a livello comunitario dalle direttive europee 2008/50/CE e 2004/107/CE e a livello italiano dal d.lgs 155/2010 e ss.mm.ii.

Nella maggior parte del territorio dell’UE non sono ancora rispettati i valori limite e i valori obiettivo previsti dalle direttive europee e, tra tutte le nazioni, l’Italia rappresenta ancora una delle aree dove l’inquinamento atmosferico è più elevato.

In seguito alle sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea del 12 maggio 2002 e del 10 novembre 2020, il governo italiano con il dlgs n.131 del 16 settembre 2024 (in allegato in fondo all'articolo) ha deciso di intraprendere un programma di durata 54 mesi affinché si possa migliorare la qualità dell’aria nel paese.

Tale progetto prevede un importante investimento di circa 500 milioni di euro dove:

  • 50 milioni di euro per l'anno 2024;
  • 5 milioni di euro per l'anno 2025;
  • 55 milioni di euro per l'anno 2026;
  • 100 milioni di euro per l'anno 2027;
  • 140 milioni di euro per l'anno 2028;
  • 150 milioni di euro per l'anno 2029.

Questi fondi sono desinati a tutte le città aventi più di 50.000 abitanti e in città metropolitane, soprattutto in zone dove persiste un superamento dei valori limiti della qualità dell’aria.

 

Piano d'azione nazionale per il monitoraggio e miglioramento entro il 2024

Il dls n.131 del 16 settembre 2024 fornisce le linee guida per poter gestire questi fondi. In particolare, nel decreto è previsto che gli enti promotori degli interventi, supporti dall’associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI), dovranno essere anche i responsabili dei requisiti degli interventi e delle procedure di rendicontazione.

In molte zone del paese persistono valori della qualità dell’aria al di fuori dei limiti consentiti e per fronteggiare tale problematica è stata istituita una cabina di regia presso la presidenza del consiglio, con il compito di elaborare un piano d'azione nazionale per la qualità dell'aria, da completare entro il 31 dicembre 2024. Questa regia include i rappresentanti dei vari ministeri con lo scopo di elaborare un programma dettagliato per il miglioramento della qualità dell'aria di durata 24 mesi con possibilità di proroga.

Le amministrazioni dovranno assicurarsi che i valori limite per PM10 e NO2 siano rispettati, collaborando con enti locali e regionali. Dal canto suo, il ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) si occuperà del monitoraggio dell'attuazione del piano, assicurando che le misure siano efficaci e tempestive senza nessun onere a carico della finanza pubblica.

LEGGI ANCHE: Indoor environmental quality (IEQ): la qualità dell'aria interna, un fattore chiave per la salute e il benessere

 

Poteri sostitutivi e nuove misure per la qualità dell'aria in Italia

La cabina di regia ha vari compiti, tra cui quello di riferire al Consiglio dei ministri sui probabili scostamenti superiori a un trimestre dal cronoprogramma approvato o sulla mancata attuazione del piano. In tal caso, il Consiglio dei ministri può decidere di esercitare i poteri sostitutivi previsti dall'articolo 8 della legge 5 giugno 2003 n. 131, mediante specifica delibera emanata su proposta del presidente del consiglio o del ministro dell'ambiente.

Il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica può chiedere di attivare i poteri sostitutivi anche per poter assicurare misure diverse da quelle del piano, al fine di ottemperare alle decisioni della Corte di Giustizia dell'Unione europea ovvero in risposta ad eventuali lettere di costituzione in mora emanate dalla commissione europea.

Bisogna evidenziare che la cabina di regia, istituita senza oneri a carico dello Stato, ha carattere volontario in quanto non prevede compensi, indennità, gettoni di presenza o rimborsi.

In conclusione possiamo dire che con il dlgs 131/2024 vengono istituite nuove misure fondamentali per il benessere collettivo e rappresentano un passo in avanti significativo per migliorare la qualità dell'aria in Italia e ridurre l'esposizione della popolazione a inquinanti nocivi. Il successo ti tale iniziativa avrà grande impatto sul benessere dei cittadini e in prospettiva futura anche sulla sanità nazionale, ma il tutto potrà avvenire soltanto al seguito di una proficua collaborazione tra i ministeri e le varie amministrazioni locali.

 

SCARICA E CONSULTA IL DECRETO-LEGGE n. 131, 16 settembre 2024

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