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Intervista a Paolo Ninatti, Presidente Assolegno

Ingenio intervista a Paolo Ninatti, Presidente Assolegno

Intervista a:
Paolo Ninatti
Presidente Assolegno

 

 

 

 

 

Presidente, come sta andando il settore del legno e quali sono le prospettive per il 2013?
Il settore vive le difficoltà dell’economia nazionale, cui è intimamente legato. A parte gli assortimenti destinati all’imballaggio industriale, buona parte del quale va a corredo di prodotti da esportare, il maggiore mercato di sbocco è l’edilizia nazionale. Non occorre ricordare le enormi difficoltà che devono fronteggiare gli operatori di questo mercato, che vive un momento drammatico, sia per quanto riguarda le commesse, che per la gravissima crisi di liquidità. Il legno si salva perché riscuote un successo crescente e si inserisce in nuove nicchie, come quello degli edifici a struttura legno, sempre più spesso plurifamiliari e a più piani. Sviluppi interessanti si attendono anche per quanto riguarda le ristrutturazioni che comportano ampliamenti o riqualificazioni. Comunque ci sentiamo vicini ai colleghi dell’edilizia, non solo perché accomunati dallo stesso destino: non per niente anche il settore del legno sconta la disattenzione del Governo e della classe politica. Ricordo le recenti amare considerazioni del Presidente di Federlegno Roberto Snaidero: “La voce dell’industria del legno sembra quella di un uomo che grida nel deserto”. Per salvare le grandi banche le risorse si trovano sempre – quasi mai, però, come sarebbe normale, presso gli azionisti e i detentori di obbligazioni – mentre sembra che la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro nei nostri due settori sia un fenomeno di secondaria importanza. Il 2013 dovrebbe avere andamenti simili al 2012: le speranze sono legate all’effetto traino che potrebbe derivare da una ripresa a livello mondiale, più che da attese di resurrezione del mercato interno.

Come l’Associazione viene a supporto delle aziende associate e soprattutto dei progettisti? Quali sono gli strumenti più efficaci?
Oggi le condizioni del mercato e le normative sono in continua evoluzione ed impongono a tutti gli operatori attenzione ed aggiornamento continuo. L’associazione ha il compito fondamentale di segnalare le novità e supportare le aziende nel cercare di far fronte correttamente alla enorme e sempre crescente mole di adempimenti necessari per restare sul mercato. Molto importante è anche il lavoro che viene svolto per dare consapevolezza e creare una “coscienza di categoria”, oltre che nel rappresentarne le istanze nei vari organismi cui siamo chiamati a partecipare. Al lavoro quotidiano di chi, imprenditore o funzionario, si occupa di far funzionare Assolegno, si aggiungono numerosi momenti di incontro collettivi quali corsi di formazione e convegni, oppure finanziamento di attività come indagini di mercato, studi tecnici e ricerca scientifica. Soprattutto in queste fasi ed anche tramite il nostro sito vi sono spesso occasioni di contatto con i progettisti e vengono attivati utili scambi di informazioni. Comunque il nostro ruolo è soprattutto tecnico/politico - di rappresentanza e di presenza negli organismi tecnici (Consiglio superiore lavori pubblici, UNI ecc.) – mentre collaboriamo attivamente con Promolegno e con altri soggetti per quanto riguarda la formazione e l’informazione diretta ai progettisti. Questo è un aspetto che ci sta molto a cuore ed al quale dedichiamo crescente attenzione. Speriamo, ad esempio, di poter promuovere quanto prima anche specifici corsi a livello universitario. Per quanto riguarda l’efficacia e la qualità del nostro operare, la prima conferma sta nel numero sempre crescente di aziende associate e nel palese riconoscimento delle capacità dei tecnici che deleghiamo per i rapporti con le istituzioni: il nostro staff è stato costantemente adeguato e qualificato in questi anni, per cui generalmente soddisfa ampiamente le aspettative di chi ne utilizza i servizi. Oggi credo di poter dire che Federlegno è sicuramente la realtà più qualificata all’interno della filiera e quella che ha sviluppato più rapporti di collaborazione con organismi sia istituzionali che di categoria come, ad es., Federcostruzioni.

In presenza di un panorama normativo in continua evoluzione è indispensabile avere a disposizione strumenti di supporto sempre più rapidi ed efficaci. Ci può parlare dell’attività dell’Ufficio tecnico-normativo dell’Area Legno?
Oggi la normativa riveste un ruolo strategico nel settore delle costruzioni e condiziona in modo pesante il modo di operare delle aziende. Basti solo pensare all’impatto sul versante produttivo dell’obbligo di qualificazione ministeriale e marcatura CE di prodotto. Inoltre le evoluzioni della stessa normativa tecnica, sia presso il Comitato Europeo di Normazione (CEN), sia presso l’Ente Italiano di Normazione (UNI), sia presso lo stesso Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP), impongono alle aziende del settore una continua attenzione nell’attuare le prescrizioni che, di volta in volta, vengono identificate all’interno dei testi tecnico- legislativi. In questo panorama in continuo fermento si inserisce l’attività dell’Ufficio Normativa dell’Area Legno, che cerca di supportare concretamente (anche attraverso puntuali consulenze in loco) l’attività delle aziende associate, perché si adeguino alle vigenti prescrizioni di legge, evitando allo stesso tempo possibili contenziosi che possono derivare da una non corretta interpretazione della legislazione in materia. Va poi sottolineato l’enorme lavoro che ha portato recentemente all’approvazione del Benestare Tecnico Europeo sul Castagno Uso Fiume (che vede al momento coinvolte più di 20 imprese associate) e il rapporto di prova dedicato ai produttori di legno lamellare, che permette ai soggetti titolari di marcatura CE di classificare secondo la resistenza le tavole, ottimizzando così le rese di produzione. Altro grande successo è il Benestare Tecnico Europeo (approvato lo scorso anno e relativo alle Travi Uso Fiume e Trieste di Abete) supportato sia in tecnicamente che politicamente dall’associazione e che, oggi, permette alle 10 imprese del Consorzio “Uso Fiume e Uso Trieste di Abete” di immettere sul mercato elementi strutturali marcati CE. Grazie a queste importanti attività, si è avuta finalmente la comparazione a livello certificativo degli assortimenti “Uso Fiume” e “Uso Trieste” con elementi a “spigolo vivo”, definendo così in via univoca i valori caratteristici e aumentando contestualmente il livello di trasparenza verso tecnici e professionisti del settore. Tali strumenti, messi a disposizione esclusivamente delle imprese associate, risultano importanti occasioni per accrescere la competitività sul mercato e di conseguenza diffondere ulteriormente sul territorio nazionale (ma non solo) i sistemi costruttivi in legno.

Un altro strumento promosso da Assolegno è l' "Osservatorio del Legno Strutturale: più garanzie per tutti". Qual è la sua funzione?
L’Osservatorio del Legno strutturale è un progetto pilota, promosso da Assolegno e a servizio delle imprese associate, volto a monitorare sul mercato l’effettiva applicazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni da parte di tutte le figure coinvolte all’interno della filiera.
L’obiettivo è cercare di assicurare l’affidabilità e la qualità dei prodotti a base di legno per uso strutturale lungo tutto il processo, dalla produzione sino alla messa in opera, attraverso un programma informativo svolto dalla stessa Associazione ed una rete di segnalazione (basata sugli associati) in grado di evidenziare i comportamenti scorretti sul mercato, emarginando così quelle imprese e quei professionisti che non operano secondo le disposizioni di legge.
Questo importante progetto pilota vuole dunque tutelare tutte quelle aziende associate che hanno proceduto ad implementare il proprio sistema di qualità secondo le disposizioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14.01.08.

Oggi la sfida è rappresentata dalle costruzioni multipiano che devono unire altezze significative a un sempre maggiore benessere abitativo. Qual è la situazione in Italia?
In Italia assistiamo ad una sempre maggiore diffusione di edifici a struttura legno di dimensioni ed altezze crescenti: si pensi, ad esempio, alle 4 torri di 8 piani in Via Cenni a Milano. Si sta quindi iniziando a comprendere che il costruire in legno è interessante non solo per edifici mono/bifamigliari, ma anche per quelli di più grandi. La recente eliminazione del limite dei 3 piani dentro e fuori terra, è stata una sorta di presa d’atto della affidabilità riconosciuta a queste tecnologie costruttive ed della competenza tecnica delle nostre aziende. L’asticella del limite di altezza viene spostata sempre più in alto: in questo giorni, a Vienna, abbiamo visitato con gli amici di Promolegno una mostra (Promolegno.com – Costruire con il legno-percorsi nel futuro) dove si può vedere il progetto di un edificio di 21 piani, da realizzare con un interessante sistema modulare. Anche la consapevolezza dell’effettivo ineguagliabile benessere abitativo di questo tipo di costruzioni la diamo ormai per acquisita, mentre è in pieno svolgimento la sfida dal punto di vista della convenienza economica. Siamo comunque molto fiduciosi, perché se già oggi, con alcune migliaia di realizzazioni in tutta Europa, i nostri costi sono simili a quelli dell’edilizia tradizionale, che invece ha accumulato esperienza in centinaia di migliaia di cantieri, riteniamo di poter conseguire in futuro notevoli miglioramenti, anche solo per le prevedibili economie di scala legate alla diffusione delle nostre tecnologie costruttive. Ampi margini di miglioramento deriveranno anche dalla sempre crescente efficienza ottenibile nella gestione dei cantieri e delle attività di progettazione e preassemblaggio delle strutture in stabilimento. Voglio comunque aggiungere che vi sono anche altre sfide che riteniamo di poter vincere, in particolare quelle legate alla riqualificazione del costruito, che è sicuramente un tema importantissimo in Italia. Qui i nostri prodotti offrono grandi opportunità, spesso non ancora pienamente comprese: ampliamenti, sovralzi, strutture parassite e via discorrendo. Sono convinto che questa sia un altro tema dove il costruire in legno saprà offrire soluzioni interessantissime, economicamente convenienti e soprattutto tempi di realizzazione eccezionalmente contenuti, con la conseguente riduzione dei disagi che la presenza di un cantiere inevitabilmente crea a chi risiede nell’edificio oggetto di intervento o nelle vicinanze.

Qual è la situazione del mercato dello X-Lam in Italia? Si parla di una norma armonizzata invece del benestare tecnico europeo….ci può fare il punto della situazione?
Sicuramente il mercato del compensato di tavole (X-Lam) gode, rispetto ad altri prodotti destinati all’edilizia, di un particolare momento favorevole, visto il crescente impiego all’interno delle tecnologie costruttive. A tal proposito è utile citare i dati di una recente ricerca di mercato (Gardino Consulting, 2010) che indicano come il 33% delle abitazioni in legno sia realizzato tramite tale sistema costruttivo. Questa rapida diffusione dei pannelli X-Lam, non deve però far pensare ai progettisti che vi sia esclusivamente un solo modo di costruire in legno. In molti casi anche sistemi costruttivi come, ad es., quelli a telaio, garantiscono alte prestazioni e una sicurezza analoga a quella offerta dal sistema “X-Lam”. Sta al progettista scegliere di volta in volta il prodotto e la tecnologia più adatta a risolvere il problema specifico. Venendo alla risposta circa l’evoluzione normativa dedicata ai pannelli di compensato di tavole, la proposta di norma armonizzata (prEN 16351) dovrebbe avere una sua pubblicazione a cavallo tra 2014/2015. Visto il grande interesse che ruota intorno a tale prodotto, è da evidenziare come, durante l’ultima inchiesta pubblica europea, siano pervenuti alla segreteria del Gruppo di Lavoro CEN più di 1.000 commenti (tra cui molti contributi elaborati proprio dall’ufficio normativa di Assolegno). L’auspicio rimane comunque che tale norma armonizzata, nel rispetto della sicurezza dovuta, porti ad una maggior trasparenza soprattutto in merito alle prove iniziali di tipo dedicate alla caratterizzazione fisico meccanica del pannello stesso. In conclusione, e parallelamente a tale iter normativo, risulta essere utile segnalare che è stato pubblicato il testo, emanato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dedicato al Certificato di Idoneità Tecnica per i prodotti in legno innovativi (“Linee Guida per la Certificazione dell’idoneità tecnica all’impiego di materiali e prodotti innovativi in legno per uso strutturale”). L’auspicio della parte industriale del paese è che tale istruttoria possa divenire un utile supporto ai produttori, compatibile con le tempistiche e con le richieste imprenditoriali di settore.