Intervento di riparazione del cavalca ferrovia in acciaio “Badoni” di Lecco
Intervento di riparazione del cavalca ferrovia “Badoni” di Lecco
L’intervento analizzato di seguito riguarda il dimensionamento e la verifica della struttura di un ponte in acciaio reticolare, sito in Corso Matteotti a Lecco, al km 0+089 della linea ferroviaria Lecco - Colico, a collegamento di due vie principali della città. La costruzione del cavalca ferrovia “Badoni” risale al 1927 ad opera delle Officine Badoni, che proprio in Lecco avevano la sede.
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La storia delle Officine Badoni comincia a partire dalla seconda metà del ‘700, quando, nel territorio di Lecco, ci fu il primo insediamento industriale relativo a un opificio con fucina e lavorazione dei metalli. Dal 1878 inizia la produzione di costruzioni in ferro quali ponti, pensiline e tettoie, dai primi anni del ‘900 l’azienda si consolida nei prodotti e esegue moltissime opere, tra queste il ponte oggetto di questa analisi.
Nel 2014 il ponte Badoni presentava uno stato di degrado e una delle problematiche maggiori era quella relativa alla flessione nella struttura dovuta al passaggio dei mezzi pesanti.
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Il progetto di riparazione prevedeva la demolizione della soletta di impalcato e il rifacimento di una nuova struttura atta a sopportare i carichi previsti dall’attuale Normativa relativamente ai ponti.
I carichi considerati nel progetto originario del ponte si riferiscono alla Normativa del 1916 e sono indicati nella figura a fianco.
Lo stato di fatto presentava le seguenti caratteristiche: l’impalcato era composto da uno strato di asfalto avente spessore pari a circa 15 cm, da una massicciata per la sede stradale di peso pari a 420 daN/m2 e da ferri zores 12x24 cm, di peso pari a 80 daN/m2; la struttura esaminata è a pianta rettangolare 23.40 x 9.85 m.
La ristrutturazione era necessaria in modo da porre in sicurezza la struttura e adeguarla agli attuali carichi che lo percorrono, ossia occorreva rispettare i disposti dell’Art. C8.4.3 della Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 (Istruzioni per l’applicazione delle “Norme Tecniche per le Costruzioni”), in cui rientrano tutti gli interventi di riparazione e i rafforzamenti, a condizione che non venga cambiato significativamente il comportamento globale della struttura.
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Al fine di valutare lo stato tensionale e deformativo della struttura è stato creato un modello 3D con il software DOLMEN Acciaio, sviluppato e distribuito da CDM DOLMEN di Torino, usando la geometria proveniente dalle tavole di progetto; per le caratteristiche dei materiali, in mancanza di prove sperimentali, ci si è riferiti alla bibliografia.
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L’intervento esula dalla struttura portante in acciaio e ci si è concentrati sul vecchio impalcato per cui è stata prevista la sostituzione con una lamiera grecata OR 75/570, avente spessore pari a 1.5 mm e peso pari a 17.21 daN/m2, e con dei ferri aggiuntivi longitudinali di diametro 12 mm.
Il getto di completamento è stato eseguito con calcestruzzo di aggregati leggeri tipo Leca (cls 1600 = 1700 daN/m3) armato con rete elettrosaldata di diametro 8 mm e passo 20/20, coperto da uno strato di impermeabilizzazione e da un successivo strato di asfaltatura di spessore di 4 cm circa (come rappresentato nell’immagine precedente).
I marciapiedi hanno una larghezza di 150 cm e sono costituiti da lastre in acciaio di spessore 15 mm irrigidite da UPN 100 nel loro piano, le quali appoggeranno su due nuove travi IPE 300 e 270 e su una trave esistente composta da un piatto 17x300mm e da quattro angolari 60x9 mm. La zona vuota, sottostante i marciapiedi, verrà adibita a utilizzi secondari, ad esempio per contenere i cavi.
L’obbiettivo era quello di avere un impalcato più leggero rispetto a quello precedente e che presentasse una grande resistenza, senza modificare la statica della struttura.
Si osserva come esempio numerico la diminuzione del peso della struttura:
Pimpalcato vecchio = 420 + 80 = 500 daN/m2
P impalcato in progetto = (0.20 + 0.0195) x 1700 + 17.21 = 390.36 daN/m2
Nell’immagine seguente si può vedere la sezione di progetto del marciapiede.
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Il progettista, l’ing. Pierluigi Muschiato della O&M Ingegneria di Acqui Terme (AL), ha eseguito due valutazioni che sono state verificate sia con il metodo analitico che con il metodo sperimentale e, successivamente, ha effettuato un confronto tra i due procedimenti.
In primo luogo è stato creato un modello di calcolo FEM tramite il Programma DOLMEN, in questo caso sono state eseguite tre modellazioni relative a tre prove di carico simulate. Come esempio illustrativo vengono riportati i risultati ottenuti per l’ipotesi di carico relativa a due autocarri disposti uno per corsia e quella relativa a sei autocarri disposti tre per corsia.
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Per maggiori informazioni su questo progetto visitate la pagina:
http://www.cdmdolmen.it/lavori/lav_muschiato_ponte.htm