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Interventi di consolidamento e rinforzo: OK al Sismabonus al 110% ma attenzione alle normative vigenti

I suggerimenti degli esperti Fassa Bortolo per sfruttare al meglio questa nuova opportunità di intervento per i progettisti, in un settore che nasconde molte “insidie interpretative”.

Incentivi per interventi antisismici e di efficientamento energetico degli edifici

Il cosiddetto “Decreto Rilancio” ha creato molto fermento nel mondo dell’edilizia perché introduce un bonus per detrarre il 110% delle spese per interventi antisismici e di efficientamento energetico degli edifici, per lavori effettuati dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021.

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Fassa Bortolo - Sistema di rinforzo FRCM a basso spessore

Questa novità vuole stimolare il settore delle ristrutturazioni sul patrimonio edilizio esistente e rappresenta per i progettisti un’ottima occasione da cogliere, ma con particolare attenzione.  Quando parliamo di consolidamento e rinforzo, infatti, abbiamo a che fare con una serie di normative che lasciano spazio a particolari incertezze e ambiguità; per questo può risultare decisiva la competenza sviluppata dai produttori dei materiali come Fassa Bortolo.

Consolidamento e rinforzo delle murature: la normativa vigente 

La progettazione di consolidamento e rinforzo delle murature fa capo a una serie di regolamenti recenti (per i tempi dell’edilizia): la NTC 2018 (Norme Tecniche per le Costruzioni) e la sua Circolare Esplicativa, (CIRCOLARE 21/01/2019) che ne dettaglia le indicazioni. Nel corso del 2019 sono state pubblicate anche una serie di linee guida (DPCS LL.PP. 08/01/2019, 29/05/2019, 03/12/2019) che definiscono, per specifiche tecniche di intervento, in modo molto preciso:

  • il tipo di intervento in funzione della situazione;
  • le caratteristiche in termini di materiali e di lavorazione obbligatorie per ciascun tipo di intervento.  

La normativa italiana fornisce quindi una gabbia abbastanza dettagliata di indicazioni dentro cui muoversi per progettare gli interventi. Al tempo stesso però lascia aperta tutta una serie di aspetti che fanno sì che, di fatto, solo una certa pratica con queste normative consenta di interpretarle nel modo più corretto.

Rinforzo FRCM E CRM: le principali differenze

Due tra i tipi maggiori di interventi di consolidamento e rinforzo sono:

  • CRM interventi con malte applicate in alto spessore (Linee Guida DPCS LL. PP. 29/05/2019)

    Per CRM si intende “Composite Reinforced Mortar”, ossia un intonaco armato realizzato mediante una rete preformata in materiali compositi (FRP) inserita in una malta per uso strutturale e vincolata tramite connettori alla muratura da rinforzare. La rete FRP ha la funzione di assorbire le sollecitazioni lavorando per trazione mentre la malta strutturale contribuisce ad assorbire gli sforzi di compressione. Il trasferimento degli sforzi dalla muratura alla rete d’armatura è garantito anche dalla presenza dei connettori.

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Fassa Bortolo - Sistema di rinforzo CMR ad alto spessore

  • FRCM interventi con malte applicate in basso spessore (Linee Guida DPCS LL.PP. 08/01/2019)

    L’acronimo FRCM, “Fiber Reinforced Cementitious Matrix”, indica un vero e proprio composito fibrorinforzato a matrice inorganica (cemento o calce).

Una prima differenza fondamentale tra le due tecniche è che mentre con la tecnica CRM si realizza un intervento costituito da un insieme di prodotti ad uso strutturale, ciascuno secondo la propria specificità e finalità, con la tecnica FRCM si effettua il rinforzo con un vero e proprio composito (dato dall’imprescindibile abbinamento tra la malta e l’elemento d’armatura).

Ulteriori differenze sono riassunte nel seguente schema:

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Il significato delle parole: interpretazione e ambiguità normative

Se la distinzione riportata sembra chiara, all’interno del panorama regolamentare vigente è possibile rintracciare anche alcuni termini che lasciano spazio ad interpretazioni dalla valenza fondamentale.

Alcuni esempi significativi riguardano i connettori:

I connettori CRM

La Circolare Esplicativa n°7 del 21/01/2019 del Ministero Infrastrutture e Trasporti riferisce:

Il consolidamento con intonaco armato non ha alcuna efficacia in assenza di sistematiche connessioni trasversali e la sua efficacia è ridotta quando realizzato su un solo paramento.

Occorre a questo punto che il professionista valuti cosa significhi concretamente “sistematiche connessioni” e come sia ponderabile concretamente la riduzione (non meglio specificata) dell’efficacia in caso di intonaco realizzato su un solo lato.

Nella Circolare Esplicativa n°7 del 21/01/2019 si precisa che

Il trasferimento degli sforzi fra il supporto e la rete di rinforzo è garantito anche dalla presenza dei connettori, che assicurano la collaborazione strutturale tra l’elemento murario e l’intonaco armato”.

L’avverbio “anche” in questo caso indica una compartecipazione necessaria a carico dei connettori (sottintendendo da cumularsi con la capacità di adesione garantito dalla malta) o solo un eventuale collaborazione con essa?

Nelle Linee Guida DPCS LL.PP. 29/05/2019 si legge che

I sistemi di rinforzo CRM sono tipicamente costituiti da:

Reti preformate…
Angolari…
Elementi di connessione…
Malte…
Ancoranti chimici…

Anche in questo caso, alcuni professionisti interpretano l’avverbio tipicamente come “vincolo di tipicità” distintivo della tecnica di rinforzo (CRM) e quindi come un obbligo; altri lo ritengono indicativo di una mera possibilità discrezionale, quindi potrebbero decidere, ad esempio, di non inserire gli angolari nel progetto di intervento.

I connettori FRCM

Nella Linea Guida DPCS LL. PP. 03/12/2019

Il progetto dovrà contenere indicazioni sull’utilizzo di eventuali connettori. L’uso dei connettori può infatti risultare, in funzione dei casi specifici di applicazione, utile o anche indispensabile. Sono in ogni caso obbligatori per murature a sacco (con paramenti scollegati, senza numero adeguato di diatoni) e applicazione unilatera (una sola faccia del pannello)"

In questo caso si rimanda al progettista la rilevante responsabilità di decidere se prevedere l’utilizzo di connettori ed eventualmente quale sia il numero “adeguato”, al di fuori dei due casi citati esplicitamente dalla Linea Guida.

La responsabilità del progettista e l'assistenza Fassa

Questi esempi fanno comprendere come i legislatori abbiano lasciato ai progettisti delle forti responsabilità, con possibili implicazioni anche dal punto di vista legale delle loro scelte. La buona riuscita di un intervento di rinforzo non è data solo dalla qualità dei singoli materiali certificati selezionati, ma anche da una attenta progettazione che tenga ben presente come questi materiali interagiscono tra loro e con l’elemento da rinforzare.

Il ruolo decisionale del progettista risulta pertanto cruciale, così come il suo controllo in fase realizzativa; l’importanza del controllo in esecuzione risulta peraltro ribadita dalla presenza in cantiere della figura del “collaudatore in corso d’opera”.

Fassa ha sviluppato in tanti anni di attività una considerevole esperienza nelle operazioni di consolidamento e rinforzo, creando uno “storico” utile a:

  • comprendere nel dettaglio tecniche e caratteristiche dei materiali tradizionali con le relative implicazioni delle varie normative;
  • sviluppare nuovi prodotti e sistemi in grado di soddisfare le moderne richieste dei  professionisti del settore.

Spiega l'Assistenza Tecnica Fassa Bortolo: “In sostanza non ci limitiamo a fornire materiali e sistemi di qualità, ma ci proponiamo come collaboratori nel processo di progettazione. In quest’ottica risulta importante collaborare col professionista fin dalle prime fasi della definizione del progetto di intervento, effettuando congiuntamente le necessarie visite in sopralluogo.

L’obiettivo è acquisire tutte le informazioni utili per poter redigere, a titolo assolutamente gratuito e senza alcun impegno, una Relazione Tecnica a firma di uno degli Specialisti dell’Assistenza Tecnica, che contiene:

  • tutti i dati di progetto;
  • i riferimenti normativi interessati;
  • le proposte di intervento sulla base delle esigenze di progetto individuando i materiali e i sistemi Fassa Bortolo più idonei
  • documentazione tecnica relativa.

La Relazione Tecnica non è quindi una semplice documentazione legalmente necessaria, ma un vademecum utile alla progettazione stessa.

Per maggiori informazioni rivolgiti all'Assistenza Tecnica Fassa Bortolo

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