AI - Intelligenza Artificiale | Digitalizzazione
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Intelligenza artificiale, realtà virtuale e app I-MUSE per un'esperienza nei musei all'avanguardia

Nuovo modo di approcciarsi ai musei grazie al progetto AI for MUSE che sfrutta l'AI-intelligenza artificiale e che permette ai visitatori di personalizzare i propri percorsi, ricevere approfondimenti basati sulle loro preferenze e scoprire sia le opere in esposizione che quelle in archivio. Questo progetto nasce dalla collaborazione tra l'Università di Torino e il Politecnico, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Nuove connessioni: visite tecnologiche ai musei grazie all'AI

AI for MUSE offre un'esperienza di visita coinvolgente e completa, stimolando connessioni tra opere di diverse collezioni e addirittura generando nuove connessioni, ma in un ambiente virtuale anziché fisico. Questo progetto all'avanguardia sfrutta l'intelligenza artificiale, la realtà virtuale e le app per potenziare l'esperienza delle visite nei musei.

L'origine di questa iniziativa risiede nella collaborazione tra l'Università di Torino e il Politecnico, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell'ambito della prima edizione del bando "Intelligenza Artificiale, uomo e società".

La sperimentazione ha preso il via a Torino coinvolgendo otto prestigiosi musei, parliamo di:

  • la Reggia di Venaria Reale,
  • il Museo Egizio,
  • Palazzo Madama,
  • la GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea,
  • il MAO - Museo d'Arte Orientale,
  • il Museo Nazionale del Cinema,
  • il Museo Nazionale dell'Automobile e
  • la Pinacoteca Agnelli.

Inoltre, importanti collaboratori del progetto includono l'Associazione Abbonamento Musei, l'Osservatorio Culturale del Piemonte e il Big Data Analysis Lab del Comune di Torino.

Un risultato tangibile di AI for MUSE è l'app I-MUSE, sviluppata in collaborazione con Synesthesia e resa disponibile agli utenti a partire da luglio 2023, nell'ambito dell'iniziativa "Una notte al museo" promossa dall'Associazione Club Silencio.

Come funziona l'app I-MUSE

Questa app, compatibile con dispositivi iOS e Android, permette ai visitatori di personalizzare i propri percorsi, ricevere approfondimenti basati sulle loro preferenze e scoprire sia le opere in esposizione che quelle custodite nei magazzini e negli archivi dei musei. Grazie a I-MUSE, le barriere tra i musei vengono abbattute e le collezioni dialogano tra loro, permettendo ai visitatori di esplorare il patrimonio culturale come se fosse custodito in un unico grande museo, accessibile tramite un'app.

Il funzionamento dell'app è intuitivo: una volta scaricata, gli utenti possono selezionare i loro interessi, ai quali si aggiungono gradualmente le opere in esposizione grazie al QR code affiancato a ciascuna opera. Questo permette a I-MUSE di comprendere meglio l'utente e fornire suggerimenti in linea con il suo profilo. Tra le numerose funzionalità di I-MUSE, c'è anche una sezione di gaming sviluppata dalla società Garycom, che consente di giocare interagendo con le collezioni.

Questo progetto offre numerosi vantaggi ai musei, oltre a migliorare l'esperienza dei visitatori. Aiuta a raccogliere dati sulle preferenze degli utenti, consentendo di ottimizzare i percorsi e di acquisire una migliore comprensione del pubblico.

Core AI: intelligenza artificiale per le connessioni con le opere d'arte

In aggiunta all'app I-MUSE, il progetto presenta CoreAI, un'intelligenza artificiale sviluppata dal Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico, che stabilisce connessioni automatiche tra le opere d'arte. Queste connessioni considerano vari aspetti, come il periodo artistico, la corrente artistica, lo stile, il soggetto e le affinità formali, offrendo un'esperienza più ricca e approfondita ai visitatori.

Ad esempio, se si osserva un'opera nella Pinacoteca Agnelli, l'app I-MUSE può mostrarne le connessioni con altre opere nelle collezioni della GAM, permettendo ai visitatori di scoprire relazioni interessanti tra le opere d'arte.

Musei virtuali

Un ulteriore sviluppo nell'ambito di AI for MUSE è la creazione di musei virtuali, ideati dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico. Questi musei virtuali affrontano tematiche trasversali come il cambiamento climatico, il cibo e il movimento, ospitando opere provenienti da tutti gli otto musei coinvolti all'interno di uno spazio virtuale condiviso. Questo approccio mira a offrire nuove prospettive sulle collezioni esistenti, sia dal punto di vista curatoriale che architettonico.

In sintesi, AI for MUSE è un progetto ambizioso che sfrutta l'intelligenza artificiale, la realtà virtuale e le app per trasformare l'esperienza delle visite ai musei, creando connessioni, offrendo approfondimenti personalizzati e abbattendo le barriere tra le collezioni. Questo progetto innovativo ha il potenziale per rivoluzionare la fruizione del patrimonio culturale e migliorare la comprensione dell'arte e della cultura.

Nuovo approccio al mondo della cultura

Nadia Campaniello raccoglie la voce del team di ricercatori e dichiara “L’app I-Muse fa parte di un progetto più ampio, che utilizza un approccio matematico-statistico per studiare il mondo della cultura. L’obiettivo è quello di ampliare in futuro il numero di musei che ne fanno parte, per estendere l’offerta dei percorsi tra musei diversi”.

Un bando proiettato verso i giovani in aiuto dei musei

“Con il bando Intelligenza Artificiale, la cui prima edizione è stata lanciata nel dicembre del 2020 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e la seconda, con dimensione nazionale, nel 2021 con Fondazione CDP, la Compagnia di San Paolo conferma il proprio sostegno a progetti di ricerca innovativi, finalizzati all’avanzamento della conoscenza scientifica nell’ambito dell’intelligenza artificiale e con una ricaduta concreta sul territorio in termini economici e sociali. “– ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Fondazione torinese “Un bando proiettato verso il futuro e rivolto a chi, in questo futuro, sarà assoluto protagonista: i giovani. Rientra in questo ambito il progetto di ricerca Artificial Intelligence in Support of Museums che ci dimostra quanto sia importante che intelligenza artificiale e il patrimonio museale dialoghino tra di loro al fine di trovare soluzioni innovative per la formazione dei cittadini di oggi e di domani.”

“L’intelligenza artificiale è un elemento sempre più presente nelle nostre vite e ormai è possibile pensare al suo utilizzo anche ad ambiti nei quali fino a poco tempo fa non avremmo immaginato applicazioni, come appunto quello culturale e museale in particolare. Il Politecnico possiede le migliori competenze tecniche e tecnologiche per essere protagonista in questo processo, ma dall’altra parte possiede anche una solida base culturale e competenze multidisciplinari, indispensabili per gestire al meglio i progetti legati all’AI, come ben dimostra questo progetto che vede il coinvolgimento di due Dipartimenti del nostro Ateneo afferenti ad aree culturali molto differenti, ma complementari tra loro, come deve essere sempre più la nostra ricerca”, dichiara il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

Rettore del Politecnico Guido Saracco
Rettore del Politecnico Guido Saracco

“La transizione digitale, e l’Intelligenza Artificiale in particolare, è l’occasione per superare finalmente la separazione tra scienze dure e Human Social Sciences and Humanities ha prodotto. È assai significativo che per dare corso al progetto di ricerca Artificial Intelligence in Support of Museums siano intervenuti quattro Dipartimenti dei due Atenei della Città.

Creare ambienti virtuali e virtualizzare le collezioni dei nostri musei ci permetterà di connettere le esperienze di vita di ciascuno di noi, non solo come spettatori ma come individui interagenti con i luoghi di conservazione del patrimonio culturale. In ambiti più specifici, oltre ai risultati che qui sono presentati, stiamo svolgendo in molti dei nostri Dipartimenti ricerche assai promettenti sulla Neuroestetica e sui modelli percettivi che le diverse gradazioni di immersività di Realtà mixata (realtà Virtuale e Aumentata) producono sul nostro sistema esperienziale. Ed è proprio di questi giorni anche la mostra DRHA Exibition.” dichiara il Rettore dell’Università Stefano Geuna.

SCARICA L'APP AI-MUSEUM

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