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Integrazione openBIM-GIS: un nuovo sistema nel pensare al mondo del costruito e del non costruito

Tutte le potenzialità di IFC e openBIM nelle applicazioni GIS per superare le innovazioni incrementali delle tecnologie BIM e GIS e apportare al settore delle costruzioni un’innovazione radicale.

Digitalizzazione: il settore costruzioni è ancora molto indietro 

Il mondo digitale, negli ultimi 30 anni, è cresciuto fino a diventare cruciale per il funzionamento della nostra società. La rivoluzione è avanzata ad una velocità impressionante e gran parte dei settori industriali ha subito drastici cambiamenti, beneficiando di innovazioni di progetti, processi, prodotti e servizi innescate dallo sviluppo delle nuove tecnologie.

Non possiamo dire lo stesso per il settore delle costruzioni, molto più lento nel cogliere tali opportunità. Eppure sappiamo bene quanto il suo rinnovamento sia fondamentale, considerando l’influenza che esso ha su economia, ambiente e società: non si può certamente trascurare che, come industria, il settore delle costruzioni ‘cuba’ almeno il 6% del PIL mondiale e ha un grandissimo impatto sul territorio.

Solo negli ultimi anni abbiamo finalmente potuto assistere ad una maggiore applicazione di tecnologie innovative a processi e prodotti: è così risultato evidente a tutti quanto sia importante cogliere la sfida della digitalizzazione e quanto siano enormi le opportunità offerte dall’applicazione di nuove tecnologie, materiali e strumenti.

Perno centrale della rivoluzione digitale in atto nel settore delle costruzioni è senza dubbio il BIM, che più di tutte le altre tecnologie, facilita la collaborazione e la cooperazione tra tutti gli attori del progetto fornendo agli stakeholder coinvolti una rappresentazione digitale di tutte le caratteristiche di un edificio, non solo dalle prime fasi del progetto ma durante tutto il suo ciclo di vita.

Il BIM si presta ad essere una piattaforma innovativa e centrale per la progettazione integrata, la modellazione, la pianificazione e la gestione.

Ma, come sostiene Guido Cianciulli CEO di ACCA software, "il BIM può essere un successo solo se tutti gli stakeholders del settore delle costruzioni possono collaborare tra loro in maniera semplice per creare e aggiornare il modello informativo, ognuno libero di contribuire al processo BIM con le proprie conoscenze e tecnologie, lavorando su dati aperti e comuni. Per questo non può esistere BIM senza openBIM. Ecco perché è evidente che l’openBIM rappresenta il futuro del mondo di costruzioni e infrastrutture e che cambierà radicalmente il settore dell’edilizia.

Dunque quello che serve all’industria delle costruzioni è un ‘big and openBIM’ in grado di integrare l’intera value chain e incoraggiare la piena interoperabilità fra software e file. Cruciali in questa direzione sono l’impegno e gli sforzi di software-house come ACCA e organismi come buildingSMART International nell’introduzione e sviluppo di standard e workflow di tipo open quali l’IFC.

Tuttavia, affinché il processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni sia credibile, è necessario che la digitalizzazione, di cui il BIM è solo una parte, sia interpretata come innovazione radicale e non incrementale.

Per riprendere ancora le parole di Guido Cianciulli “L’integrazione intelligente tra tecnologie esistenti porta spesso ad innovazioni radicali, introduce nella realtà nuovi paradigmi dai quali si sviluppano nuovi sistemi e ordini di idee”.

Un esempio in tal senso lo troviamo nell’interconnessione della metodologia BIM con la geomatica. Quest’ultima svolge un ruolo fondamentale nella fase di digitalizzazione del costruito, affrontando diversi temi quali la modellazione del costruito, l’accuratezza e i livelli di dettaglio del modello, la sua suddivisione semantica per ottenere una rappresentazione completa, accurata, multiscala di qualcosa che già esiste.

In questo contributo ci soffermiamo in particolare sulla modalità di interconnessione fra GIS e BIM, per far emergere come l’integrazione totale e dinamica delle tecnologie GIS ed openBIM può cambiare il paradigma con cui pensiamo al mondo costruito che ci circonda, aprendo realmente alla possibilità di costruire smart cieties e digital twin geospaziali.

Un mondo totalmente nuovo. Una innovazione radicale, appunto.

Integrazione openBIM e GIS

Nell'ultimo decennio, un numero considerevole di professionisti e aziende AEC ha iniziato a utilizzare soluzioni GIS per progettare all'interno di un contesto geografico, intervenire sulla costruzione in fase di realizzazione e fare aggiornamenti sulla manutenzione.

In effetti le soluzioni GIS e BIM integrate possono interconnettere senza soluzione di continuità i dati tra i cantieri, i lavoratori e le attrezzature, creando così un libero flusso di informazioni lungo tutto il ciclo di vita del progetto. Questa integrazione fornisce una visione più olistica di un progetto che può essere condivisa, gestita e accessibile in modo efficiente da diversi soggetti interessati.

C'è una crescente necessità di applicare soluzioni di digitalizzazione avanzate che facilitino il flusso di lavoro collaborativo, che poi si traduce in sistemi digitali integrati.

Dalla sinergia di ACCA con Esri®, i principali player a livello mondiale in ambito openBIM® e GIS, nascono gli ArcGIS Digital Twins di usBIM.geotwin.

Un nuovo sistema per integrare il mondo openBIM con il mondo GIS, un nuovo paradigma per la digitalizzazione e la gestione geospaziale di edifici e infrastrutture che ACCA ha presentato al buildingSMART Summit di Roma.

Oggi si producono sempre più modelli BIM, sempre più difficili da gestire.

L’obiettivo è non avere limiti sulla gestione dei modelli digitali IFC openBIM. Nessun limite su numeri e su dimensioni, sia per opere puntuali che per infrastrutture lineari come le strade, le ferrovie, i ponti, i tunnel dove le dimensioni e i problemi sono ancora più complessi.

La tecnologia che ACCA propone nell’integrazione GIS e openBIM è assolutamente innovativa! Non è basata su un’importazione statica di dati da un sistema all’altro, ma su un’integrazione dinamica e bidirezionale dei due sistemi.

Per la prima volta in un unico ambiente webgis è possibile realizzare analisi geografiche, interrogare geodatabase e allo stesso tempo visualizzare e interrogare modelli openbim complessi di edifici e infrastrutture.

Tutte le funzioni e le attività GIS sono gestite da ArcGIS di Esri, tutte le funzioni e le attività BIM sono gestite da usBIM di ACCA: dalla vista territoriale di competenza del GIS è possibile arrivare a vedere l’architettura, la struttura, o gli impianti di un modello openBIM o BIM, è possibile vedere il singolo oggetto con le sue proprietà IFC.

In questo modo è possibile avere un’integrazione TOTALE e DINAMICA tra tutte le potenzialità della tecnologia BIM e della tecnologia GIS.

Nel GIS è possibile vedere immediatamente le shape 2D e 3D dell’ingombro del modello BIM della costruzione oltre al modello stesso e questo è immediatamente utile per le interrogazioni spaziali che è possibile fare sul GIS.

Tutte le informazioni del BIM possono essere a disposizioni del GIS per interrogazioni geospaziali.

Altra cosa molto importante è che i dati non sono statici, ma si aggiornano dinamicamente sul GIS in base a quello che viene fatto sul modello IFC openBIM nella piattaforma usBIM. I dati BIM non sono copiati nel GIS, ma sono fruiti in tempo reale dalla piattaforma deputata alla gestione del modello BIM.

Tutto il costruito, edifici, ponti, strade, ferrovie ed ogni tipo di infrastruttura è in grado di apportare dati di dettaglio in tempo reale al sistema GIS permettendo al sistema territoriale di interrogare i dati di ciascuna infrastruttura e di metterli a sistema.

Non c’è limite sulla complessità, sul numero e sull’aggiornamento continuo del dato.

L’integrazione totale e dinamica tra GIS e openBIM permette una innovazione radicale, un nuovo paradigma dal quale si sviluppa un nuovo sistema e ordine di idee nel pensare al mondo del costruito e del non costruito.

Digital Twin che interagiscono tra loro a livello territoriale per connettere informazioni prodotte in real time da tecnici, imprese di costruzione, manutentori, ma anche da edifici ed infrastrutture stesse che divengono veri e propri device in grado di interagire tra loro a livello geospaziale.

Una rivoluzione che passa dalla semplicità, un grande passo in avanti per la digitalizzazione del settore delle costruzioni.

L’utente GIS continua a fare sempre quello che sempre fatto, l’utente BIM fa quello che ha sempre fatto. Tecnologicamente tutto passa da un semplice componente (usBIM.geotwin) che permette di inserire nelle applicazioni GIS di ESRI tutte le potenzialità del mondo IFC e openBIM.

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