Innovazione sostenibile: intonaci riciclati per un ambiente interno migliore e più salubre

Intonaci da materiali riciclati, una soluzione ecologica ed efficiente

La regolazione dell’umidità relativa dell’aria è una componente fondamentale per garantire la qualità degli ambienti interni. Un nuovo studio Eurac Research in collaborazione con l’azienda Calchèra San Giorgio analizza come i materiali sostenibili possano migliorare il comfort abitativo.

Gli strati di finitura interni degli edifici, come l' intonaco, giocano un ruolo cruciale nel determinare l'umidità relativa degli spazi abitativi. Un buon controllo dell' umidità è essenziale per garantire il benessere e la salute degli occupanti, oltre a mantenere l'integrità strutturale dei materiali dell'edificio.

Il buffering dell'umidità è la capacità dei materiali da costruzione di moderare le variazioni dell'umidità interna negli edifici occupati. La capacità di buffering dell'umidità (“MBV - Moisture Buffer Value”) è dunque un parametro che dovrebbe quantificare questa capacità dei materiali. Un recente studio di  Eurac Research pubblicato sulla rivista scientifica  Building & Environment ha esaminato un nuovo tipo di intonaco realizzato con materiali riciclati provenienti da scarti dell'industria edilizia e agroalimentare.

Questo intonaco innovativo promette non solo di migliorare la gestione dell'umidità interna, ma anche di offrire una soluzione ecologica e sostenibile per l'edilizia moderna. Lo studio nasce da un’importante collaborazione dell’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research e Calchèra San Giorgio, azienda trentina che sviluppa soluzioni e materiali specifici per il restauro storico, archeologico, monumentale e per l'edilizia sostenibile.

Nel contesto di un progetto locale finanziato dalla Legge Provinciale 6 (Trento), "ERG - Nuovi intonaci in materiali riciclabili ad economia circolare", a marzo 2020 è stato commissionato questo studio e le attività sperimentali sono cominciate a dicembre 2020, con l’obiettivo principale di supportare lo sviluppo e di testare un nuovo intonaco con particolare attenzione alle proprietà di buffering dell'umidità e alla sostenibilità del prodotto.

L'intonaco oggetto dei test, prodotto dall’azienda Calchèra San Giorgio, è un intonaco con buone proprietà igroscopiche composto da materiali riciclati provenienti dall'industria agroalimentare e del mattone: Contiene calce naturale pura, sabbia derivata dai gusci d'uovo, cenere di lolla di riso amorfa e cocciopesto (laterizi minutamente frantumati).

Caratterizzazione igrotermica del materiale in laboratorio

Nell’ambito di questa iniziativa i ricercatori hanno condotto una serie di misurazioni in laboratorio per capire come gli intonaci interni possano impattare sulla qualità dell’aria interna degli edifici ed in particolare sulla regolazione passiva dei livelli di umidità, ovvero di indagare le loro proprietà di “Moisture Buffering”. Gli obiettivi specifici del lavoro sono stati principalmente due:

• andare a studiare le prestazioni di “Moisture Buffering” dell’intonaco innovativo in materiale riciclato - che include scarti dell'edilizia e dell'industria alimentare - attraverso misurazioni di laboratorio e simulazioni dinamiche ed andare a confrontarle con quelle di altri intonaci tradizionali;
• andare ad individuare una proprietà igrotermica degli intonaci misurabile in laboratorio che riesca a predire le proprietà di “Moisture Buffering” quando l’intonaco è impiegato in un edificio.

I risultati sono promettenti: l'intonaco riciclato, che prevede il riciclo di materiali di scarto e dunque una riduzione del consumo di risorse primarie, ha dimostrato di ridurre significativamente le variazioni dell'umidità interna rispetto a uno strato di finitura a tenuta di vapore, con migliori prestazioni osservate in inverno, contribuendo così a creare un ambiente più stabile e confortevole. Le prestazioni del nuovo intonaco sono comparabili a quelle degli intonaci tradizionali, rendendolo una valida alternativa sostenibile.

La caratterizzazione igrotermica dell’intonaco consiste in diverse misurazioni come quella della funzione di assorbimento dell’umidità, la permeabilità al vapore, il contenuto d'acqua di saturazione e il coefficiente di assorbimento dell’acqua per immersione parziale, ed è stata eseguita presso l’Hygrothermal Testing Lab di Eurac Research presso il NOI Techpark di Bolzano.

I ricercatori hanno inoltre eseguito delle simulazioni dinamiche per modellare l’applicazione dell’intonaco in un edificio reale, quantificandone le prestazioni di “Moisture Buffering” e confrontandole con quelle di altri intonaci.

..Continua la lettura nel PDF.

Leggi nel PDF:

• Nuove definizioni e prospettive future