Innovazione e sostenibilità per il restauro dei giardini storici di una villa pesarese

Gli interventi proposti da Parabolika hanno come obiettivo quello di migliorare fruibilità, sicurezza e manutenzione dei giardini 

Grazie al contributo strategico dei nostri Tender Architects/Engineers e Tender Specialists, Parabolika ha affiancato l’impresa risultata aggiudicataria nella gara dei lavori di restauro dei giardini storici di Villa Caprile a Pesaro, nell'ambito della progettazione dell’Offerta Economicamente Più Vantaggiosa bandita dalla Provincia di Pesaro e Urbino.

Il progetto di restauro a base di gara, firmato dagli architetti dello studio LandDesign, segue scrupolosamente le “Linee guida e norme tecniche per il restauro dei giardini storici” redatte dal Ministero della Cultura e dall'APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia. Questo documento è stato la base di riferimento per tutte le fasi di rilevamento, ricerca e analisi, con un approccio che tiene conto degli aspetti storici, materici e botanici, nonché di tutte le altre componenti attuali del parco di Villa Caprile.

Gli interventi proposti mirano a migliorare la fruibilità, la sicurezza e la manutenzione dei giardini attraverso soluzioni tecniche e innovative applicate agli impianti, alle alberature e agli arredi. Al cuore del progetto di restauro si trova il complesso dei giochi d'acqua e delle fontane, elementi distintivi e caratterizzanti dei giardini. La progettazione organica, basata su una rigorosa ricerca storico-documentale e sulle indagini eseguite, ordina tutti gli spazi mantenendo la diversità e la specificità di ciascun livello.

Uno degli obiettivi primari è stato quello di salvaguardare il più possibile tutte le alberature esistenti, utilizzando tecniche conservative innovative, soprattutto per quelle di rilevanza monumentale. Gli abbattimenti previsti riguardano solo le specie completamente secche o irrimediabilmente danneggiate, conformemente alle normative vigenti.

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La filosofia progettuale si fonda su una dettagliata ricerca storica che ha individuato nella compresenza dei caratteri stilistici del giardino italiano e dell’interesse per le novità botaniche il vero carattere distintivo del giardino di Villa Caprile. Questo approccio riflette l'atteggiamento dei primi proprietari, gli aristocratici della famiglia Mosca, e della scuola impiantata nella villa dal 1881.

Il progetto prevede la messa a dimora di piante condotte secondo forme di allevamento storiche, arricchendo i giardini di elementi decorativi e di interesse per i visitatori. Le nuove aree verdi sono state progettate in riferimento ai documenti storici, privilegiando le configurazioni più rappresentative delle diverse epoche. La progettazione dei giardini permette di rileggere, attraverso la vegetazione, la storia dei terrazzamenti di Villa Caprile.

In riconoscimento della funzione didattica attuale di Villa Caprile, sono stati creati nuovi spazi di interesse botanico e colturale (Pomario e Orto-Giardino) per le esercitazioni pratiche degli alunni. Il cortile è stato riprogettato per migliorare la fruibilità e l'accessibilità, mantenendo intatto il suo valore storico.

Il restauro delle limonaie, previsto dal progetto esecutivo, rifunzionalizza questi spazi per attività didattiche ed eventi extra-scolastici. Per migliorare l'accessibilità, è stata studiata una rampa di accesso che collega i vari terrazzamenti con un minimo impatto ambientale, integrandosi perfettamente con il contesto storico e paesaggistico.

Il progetto prevede soluzioni sostenibili per la manutenzione, automatizzando la gestione degli impianti idrici e scegliendo specie vegetali adatte alle esercitazioni colturali degli studenti.

Sulla base del progetto descritto, Parabolika nella fase di gara di affidamento dell’appalto di affidamento dei lavori, ha sviluppato svariate proposte di varianti migliorative che hanno permesso l’aggiudicazione al nostro cliente. Tra queste:

• Miglioramento della digitalizzazione e innovazione;
• Miglioramento della distribuzione temporale delle macro-lavorazioni;
• Miglioramento dell’accessibilità dell’area e dei collegamenti esterni;
• Recupero di elementi storici “evocativi”;
• Esposizione di un portfolio lavori.