Il caso applicativo di un edificio scolastico
Grazie agli strumenti messi a punto dal progetto INNOVance è possibile ridurre tempi, risparmiare costi e migliorare la qualità costruttiva sfruttando le potenzialità dell’information management. Di seguito il caso applicativo di un edificio scolastico
La gestione delle informazioni è una criticità tipica di una produzione complessa come quella delle costruzioni, nella quale intervengono numerosi soggetti e che coinvolge quasi il 90% dei settori manifatturieri e gran parte dei servizi.
Un passo strategico verso l’ottimizzazione del processo edilizio, e del settore delle costruzioni in genere, è infatti rappresentato della razionalizzazione dei flussi informativi che legano tra loro le fasi (ideazione, costruzione, uso, gestione, manutenzione, dismissione o riuso) e i differenti attori coinvolti nel processo stesso (committenti, utenti, progettisti, imprese di costruzione, produttori di componenti, etc.).
L’approccio INNOVance: metodi standardizzati, applicazione a tutte le complessità oggettuali e di processo, completezza del modello informativo.
L’evoluzione del BIM: il CIM e il BIM&M
La parola d’ordine di questo inizio secolo, per il settore, è Information Management, passando dal consolidato acronimo BIM, Building Information Modelling (modellazione informativa dei dati dell’edificio), per arrivare oggi al Construction Information Management (CIM) ed alla “gestione informativa dei dati costruttivi”.
Affinché l’informazione possa essere impiegata con profitto in un processo produttivo deve essere definita nei suoi caratteri, comprensibile nel suo significato e trasferibile tra gli agenti che vi partecipano a qualsiasi titolo. Il progetto INNOVance ha come obiettivo proprio quello di rendere efficiente lo scambio di informazioni tramite la definizione di criteri per identificare e descrivere in maniera univoca i soggetti e gli oggetti che intervengono nell’intero ciclo di vita dell’opera e l’implementazione di strumenti ICT a servizio della filiera delle costruzioni.
L’interazione tra i diversi attori della filiera viene pertanto facilitata grazie a un unico collettore di dati (il database INNOVance) al quale è possibile accedere, caricando o scaricando informazioni, sia tramite un portale user friendly opportunamente studiato che tramite dei web service interoperabili che permettono l’interscambio con gli applicativi software.
A tal fine, con il progetto INNOVance sono stati definiti:
- un sistema standardizzato di denominazione (e codificazione) univoca degli oggetti, dei soggetti e delle azioni della filiera;
- un sistema standardizzato di raccolta e archiviazione dei dati riferiti ai predetti oggetti, soggetti e azioni;
- un sistema regolamentato di accesso e trasferimento (in entrata ed uscita) dei medesimi dati.
Il tutto è stato portato a livello di normazione in ambito UNI.
La strutturazione standardizzata delle informazioni: i modelli informativi
Per sopperire alle difficoltà nel comunicare, nel reperire i dati e nel trasmettere le informazioni tra più soggetti, bisogna puntare sempre più sul concetto di interoperabilità.
Lo scambio interoperabile di informazioni ha però bisogno di un linguaggio univoco e di una struttura standardizzata di modelli informativi. Partendo dall’analisi dello stato dell’arte dei sistemi di classificazione a oggi disponibili, il progetto di ricerca INNOVance ha definito un nuovo sistema di denominazione che, per ciascun oggetto contenuto nel database, è articolato in sette caratteristiche.
Stabilita la denominazione univoca, è stato definito un codice identificativo cui associare tutti gli ulteriori attributi informativi necessari. È stato quindi impostato un sistema di raccolta di informazioni complete per i diversi aspetti (natura tecnologica, progettuale, manutentiva, economica, operativa o altro). Tale sistema è stato poi utilizzato per la creazione del database al cui interno, grazie a questo approccio, trovano posto oggetti di diversa complessità (dal prodotto da costruzione all’intera opera), nonché gli stessi processi.
La standardizzazione delle informazioni permette di raggruppare i dati secondo criteri e sezioni omogenei. In questo modo, l’informazione univoca consente agli operatori della filiera di fare un rapido confronto tra oggetti appartenenti alla medesima categoria, facilitando le decisioni in ogni fase del processo edilizio.
La standardizzazione è stata effettuata per la gestione delle informazioni nell’ottica di una progettazione integrata. Con la generazione del codice QR da portale è possibile verificare e consultare la scheda del prodotto consegnato in cantiere, ma anche i dati in allegato, quali disegni e oggetti BIM, video di posa, dichiarazione di prestazione o altro.
È stato sviluppato un portale di libero accesso tramite il quale:
- i produttori possono creare e modificare le schede tecniche dei prodotti da costruzione, con la possibilità di allegare l’oggetto BIM;
- i progettisti possono descrivere compiutamente le soluzioni tecniche progettate;
- le imprese possono consultare in ogni momento le schede redatte dai progettisti e dai produttori, controllando la corrispondenza delle merci tra ordini e arrivo in cantiere.
L’intento è quello da un lato di agevolare considerevolmente l’identificazione e la scelta dei prodotti e materiali oltre che delle soluzioni da adottare, dall’altro di metterne a disposizione in modo trasparente e immediatamente fruibile tutte le informazioni relative.
Il database INNOVance nasce quindi per diventare la prima banca dati nazionale per le costruzioni capace di archiviare, aggiornare, trasmettere in modo chiaro, standardizzato e interoperabile tutte le informazioni del settore.
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Articolo tratto da CIL 160. Si ringrazia l’ANDIL per la gentile collaborazione.
KEYWORDS Information Management, BIM, CIM, Database, Interoperabilità