Ingegneri: quasi 250mila professionisti nell'Albo, ma solo 1 su 3 dei nuovi abilitati sceglie di iscriversi
Il consueto report del Centro Studi CNI fornisce lo stato di salute del mondo degli ingegneri: cresce il numero di iscritti all'albo, che sfiora i 250mila (+1.2%), ma si segnala che degli oltre 14mila abilitati alla professione di ingegnere del 2021, meno di 5mila hanno perfezionato l’iscrizione.
Continua a ridursi la quota under 40: nel 2019 era al 26.5%, ora si attesta al 23.5%
Continua a crescere il numero degli ingegneri iscritti all’Albo professionale: ad inizio 2023 sfiorano quota 250mila (249.054, per la precisione) con un incremento dell’1,2% rispetto allo scorso anno. Tuttavia, va rilevato che, nonostante negli ultimi anni sia aumentata la propensione all’abilitazione professionale da parte dei laureati, essa non trova una corrispondenza proporzionale nell’incremento delle iscrizioni all’Albo. Degli oltre 14mila abilitati alla professione di ingegnere del 2021, infatti, meno di 5mila hanno perfezionato l’iscrizione all’Albo, circa il 30% degli abilitati. Rispetto allo scorso anno, si abbassa leggermente il numero di nuove iscrizioni (8.234 contro le 8.623 del 2022), ma al tempo stesso calano, in misura anche maggiore, le cancellazioni (4.462, mentre nel 2022 erano state 6.583): fattori questi che sommati producono un saldo positivo doppio rispetto a quello registrato un anno fa. È quanto emerge dal consueto rapporto annuale prodotto dal Centro Studi CNI.
“I risultati del rapporto del Centro Studi – ha commentato Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI – attestano la costante crescita del numero degli iscritti all’Albo e questo è un fattore senz’altro positivo. Ci deve, comunque, far riflettere il fatto che questo incremento è inferiore a quello che sarebbe lecito attendersi a partire dal numero dei nuovi abilitati. Come abbiamo già sottolineato in altre occasioni, tale constatazione deve impegnare il nostro Consiglio ad intraprendere tutte le iniziative necessarie a rendere più appetibile l’iscrizione all’Albo, soprattutto potenziando l’offerta di servizi che eroghiamo agli iscritti attraverso la Fondazione CNI.
Guardando i dati, la componente femminile sta assumendo via via dimensioni sempre più rilevanti: le donne arrivano a costituire infatti quasi il 17% degli iscritti, mentre 15 anni fa rappresentavano appena il 9,1%. Questi tassi di crescita, decisamente superiori rispetto a quelli rilevati tra gli uomini, fanno sì che il numero complessivo degli iscritti all’Albo continui ad aumentare e che i saldi positivi tra iscrizioni e cancellazioni degli iscritti rilevati negli ultimi anni siano dovuti quasi esclusivamente alle donne ingegnere.
Un altro processo che al momento appare inarrestabile, infine, è il progressivo invecchiamento dell’Albo. Il ricambio generazionale infatti, stenta a decollare. Continua a ridursi la quota di iscritti under 40: ad inizio 2023 pari al 23,5% (nel 2022 era il 24,1%, e, andando indietro di qualche anno, nel 2019 era il 26,5%), mentre la quota di iscritti over 65 è pari al 16,5% (lo scorso anno era inferiore al 16%). Una curiosità: tra gli iscritti continua ad aumentare il numero di ingegneri centenari o addirittura ultracentenari, ben 55 nel 2023.
IN ALLEGATO È POSSIBILE SCARICARE IL REPORT CNI E LA NOTA STAMPA INTEGRALE
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