Ingegneri: qual è la specializzazione più gettonata? C'è una nuova categoria al primo posto

Aumentano i laureati in ingegneria rispetto al totale: 16.4%

L'ingegneria italiana sta vivendo un periodo di significative trasformazioni, evidenziato da nuovi scenari e tendenze emergenti. Il 2021 si è rivelato importante, con gli ingegneri gestionali che hanno conquistato la palma dei laureati magistrali in ingegneria, segnando una prima assoluta. Questo ha seguito il trend del 2020, in cui laureati del settore industriale avevano sorpassato quelli del settore civile ed ambientale. Il Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha recentemente pubblicato un rapporto che delinea chiaramente queste trasformazioni e fornisce un'analisi approfondita di quanto sta accadendo nell'ambito dell'ingegneria italiana.

Il 2021 ha visto un aumento significativo nella percentuale di laureati in ingegneria rispetto al totale dei laureati, tornando al 16,4%, in linea con i dati pre-Covid, contrariamente al calo del 2020, probabilmente influenzato dalla pandemia da Covid-19. Il numero totale di laureati di primo e secondo livello ha raggiunto oltre 56mila, il massimo mai registrato. Questi dati positivi sono incoraggianti per il settore, indicando una ripresa dopo le sfide del periodo pandemico.

Nel dettaglio, nel 2021 sono stati registrati 29.370 laureati in ingegneria di primo livello, con un aumento del 1,3% rispetto al 2020, e 26.669 laureati magistrali, con un notevole aumento del 10,7%. Va notato che questi dati si riferiscono ai laureati "triennali" e magistrali tipici, escludendo le classi più strettamente associate agli studi in Architettura o Scienze Matematiche. Se si estende l'analisi a queste ultime, il numero potenziale di "ingegneri" supera i 31mila laureati. Considerando anche coloro che hanno ottenuto un titolo di laurea utile per l'accesso agli Esami di Stato per la professione di ingegnere junior, il totale supera i 66mila individui.

Il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini, commenta sull'importanza di adeguare il sistema ordinistico alle esigenze degli ingegneri di nuova generazione, ora più numerosi rispetto ai colleghi dei settori tradizionali. Sottolinea l'importanza di fornire risposte adeguate e tracciare una strada per il futuro, garantendo che solo gli ingegneri iscritti all'Albo possano garantire competenza, professionalità e qualità della prestazione, a tutela della sicurezza e degli interessi della collettività.

Giuseppe Margiotta, Consigliere Segretario del CNI delegato al Centro Studi, sottolinea che l'ingegneria sta attraversando una fase di profonda trasformazione, dove discipline tradizionali stanno cedendo il passo a nuovi e più accattivanti ambiti disciplinari. La tendenza nel 2021 mostra che il numero di laureati nell'area mista supera per la prima volta quelli nell'ambito civile ed ambientale, influenzando le future linee strategiche del CNI.

Nonostante queste trasformazioni, la distribuzione di genere mostra una continuità, con la componente femminile che si aggira intorno al 31%. Tuttavia, la presenza femminile risulta particolarmente consistente in alcune classi di laurea magistrale, evidenziando un interesse crescente in specifici settori.

Infine, i Politecnici di Milano e di Torino si confermano come le principali strutture formative, contribuendo al 30% dei laureati in ingegneria nel 2021. Questo sottolinea l'importanza di queste istituzioni nell'educazione degli ingegneri e nel mantenimento della loro leadership nel settore.

IN ALLEGATO IL REPORT INTEGRALE.