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"Ingegnere: femminile plurale": la ‘rivoluzione rosa’ della professione

imprenditoria-femminile-2.jpgIl ruolo sempre più determinante delle donne ingegnere sarà il tema del seminario organizzato per domani, mercoledì 11 dicembre a partire dalle ore 18 presso il Modena Golf Country Club, in occasione dell’Assemblea annuale dell’Ordine degli Ingegneri di Modena.

La ‘rivoluzione rosa’ della professione al centro dell’assemblea annuale dell’Ordine provinciale di Modena

A raccontare la propria esperienza professionale di successo saranno Marisa Cesario (Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena), Francesca Federzoni (Presidente di Politecnica Ingegneria ed Architettura) e Luisa Velardi (Ingegnere dei Trasporti, Consulente della Commissione Europea e Consigliere di Amministrazione di ATB-Agenzia Trasporto Pubblico di Bergamo).

“Ingegnere: sostantivo maschile” recita il dizionario. Oggi, però, il significato del termine non è certo più così univoco, anzi: le donne laureate in Ingegneria stanno assumendo un ruolo – numerico e sostanziale - sempre più determinante all'interno della professione, attuando quella che è già stata definita come ‘rivoluzione rosa’. “Ingegnere: femminile plurale” è infatti il titolo del seminario organizzato per domani, mercoledì 11 dicembre a partire dalle ore 18 presso il Modena Golf Country Club, dall'Ordine degli Ingegneri di Modena proprio per sottolineare questo importante cambiamento culturale e professionale, che vede sempre più spesso le donne ingegnere ricoprire ruoli di primo piano nell'industria, nell'università e nella ricerca.

A raccontare la propria esperienza professionale saranno tre donne ingegnere di successo: Marisa Cesario (Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena), Francesca Federzoni (Presidente di Politecnica Ingegneria ed Architettura) e Luisa Velardi (Ingegnere dei Trasporti, Consulente della Commissione Europea per i progetti di investimento ferroviario, Consigliere di Amministrazione di ATB-Agenzia Trasporto Pubblico di Bergamo). Il seminario sulla presenza femminile nel mondo dell’ingegneria è stato organizzato come momento introduttivo dell’assemblea annuale della categoria a livello provinciale, che rappresenterà dunque la principale occasione di incontro e di confronto per gli oltre 2mila Ingegneri modenesi iscritti all'Ordine, il cui contributo è stato ed è tuttora determinante per lo sviluppo del tessuto industriale e produttivo locale.

“Per gli Ingegneri modenesi il 2019 è stato un anno caratterizzato da diversi elementi positivi, quali l'incremento degli iscritti e l’elevato numero di eventi formativi offerti, alcuni dei quali (penso a quelli sulla Motor Valley o sui cambiamenti climatici) di particolare spessore scientifico“ sottolinea Gabriele Giacobazzi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Modena. “La nostra categoria – prosegue Giacobazzi – ha affrontato molti impegni, alcuni dei quali con importanti risvolti sociali, come l’attività svolta sul sismabonus per la messa in sicurezza degli edifici privati dal punto di vista della prevenzione sismica (oltre 100 gli interventi realizzati) e la collaborazione con le altre professioni per un contributo attivo sui problemi emergenti della comunità locale”. 

Chiamati a rispondere a sfide sempre più impegnative che caratterizzano l’esercizio della professione - dalla complessità del contesto economico-normativo, alla necessità di mantenere il passo con la incessante evoluzione tecnologica – gli Ingegneri si trovano ad affrontare un momento storico caratterizzato da forti spinte al cambiamento. Per analizzare la situazione e delineare possibili scenari futuri l’Ordine degli Ingegneri ha quindi deciso di focalizzare l’attenzione sul tema della parità di genere, nella consapevolezza che la crescita (non solo economica) del territorio e del Paese passa inevitabilmente da un maggiore coinvolgimento della popolazione femminile nei processi decisionali.