Infrastrutture, varato il ponte sul torrente Guà per realizzare la linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova

Il ponte sul Guà è un elemento cruciale per la realizzazione dell'alta velocità tra Verona e Padova

Pochi giorni fa è stato varato il nuovo ponte ad arco sul torrente Guà. Questo progetto è un elemento cruciale per la linea ferroviaria ad alta velocità/alta capacità (AV/AC) Verona-Padova, e il suo completamento rappresenta un passo significativo verso il potenziamento del sistema ferroviario italiano.

Il nuovo ponte ad arco è una struttura imponente, composta da tre elementi distinti, ciascuno progettato per svolgere un ruolo specifico nell'ottimizzazione del tracciato ferroviario. Il componente centrale, un ponte ad arco in carpenteria metallica, misura 78 metri di lunghezza e pesa oltre 1400 tonnellate. Questo elemento strutturale è accompagnato da una campata metallica di 40 metri e una campata mista, con travi in acciaio incorporate, lunga 25 metri.

La costruzione del ponte ad arco è stata uno spettacolo in sé. La sua dimensione imponente, oltre al peso considerevole, ha richiesto un metodo di installazione speciale noto come "varo di punta". Questo approccio ha implicato l'utilizzo di un "avambecco metallico" di 40 metri posizionato direttamente sul fronte del ponte. Questo avambecco ha svolto un ruolo cruciale nel bilanciare il peso della struttura durante il processo di spostamento sopra il torrente Guà.

La linea alta velocità-alta capacità (AV/AC) Verona-Padova, con tracciato di complessivi 76,5 km (attraverso il territorio delle province di Verona, Vicenza e Padova) è articolata in 3 lotti funzionali.
Il primo lotto funzionale, in cui rientra anche questo intervento sul torrente Guà, avrà un tracciato di 44,2 km e attraverserà 13 comuni, quadruplicando la linea esistente, aumentando la qualità dell’offerta ferroviaria e la sua integrazione con la rete europea, riducendo l’impatto ambientale e l’incidentalità associata alla mobilità stradale.

L’investimento per l’intera tratta Verona-Padova, stimato in 4,8 miliardi di euro, rappresenta un collegamento ferroviario di grande importanza nel Nord Est del Paese e un nuovo tassello nel percorso di rilancio economico e dell’occupazione che fa leva sulle infrastrutture, con la creazione di circa 4.000 posti di lavoro tra diretti ed indiretti.